Capitolo 7

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I giorni passarono tranquillamente e molti si domandarono quando il killer avrebbe colpito di nuovo, Abel dal canto suo era rimasto scioccato da ciò che era accaduto ad Ardat Lili e temeva che accadesse lo stesso a Bethany. Caliel era un angelo ma era spregevole, in grado di mettere sempre i doveri a dio prima di qualsiasi altra cosa, tutto ciò per Abel non aveva più senso e percepiva le sue candide ali ormai sul filo del rasoio. Essere un angelo o diventare un caduto? Caliel non gli aveva lasciato scelta e lui doveva solo obbedire. Rigirò tra le mani la lista che gli era stata data, sette giovani ragazzi avrebbero dovuto perdere la loro vita quella stessa notte semplicemente perchè avevano sbagliato come qualunque essere umano, avevano peccato di ingordigia e avevano miseramente fallito. Furono trovati morti l'indomani, con lo stesso modus operandi di Caroline nel parco comunitario della città e tutto sarebbe stato archiviato come un suicidio. Bethany assistette di nuovo a tali atrocità sia da consenziente che non, iniziava ad odiare il fatto che lei non potesse ricordare e che di conseguenza fosse solo avvolta da un'aura di depressione <<la gente continua ad uccidersi>>esclamò Bethany in lacrime mentre intravedeva l'ambulanza portare via i corpi ormai morti <<penso che tutto accada per una ragione e che quei ragazzi non erano poi così innocenti>> rispose Abel mentendo <<vedi che ha ragione Lili? qui c'è sotto qualcosa non può essere un semplice caso di suicidio>> insistette Bethany vedendo l'amica fare capolino e intromettersi nella conversione <<ragione di cosa?>>domandò con voce bassa e profonda, Abel spalancò gli occhi quando vide il corpo di Lili intatto <<ricordi il discorso di qualche giorno fa? tu stessa hai detto che in realtà un serial killer sta uccidendo la gente>>rispose Bethany pretendendo delle risposte ma ottenne solo un cenno con la mano come se a Lili non importasse più nulla dell'argomento <<che mi importa>>disse sbuffando e Bethany si sentì a disagio <<nervosetta stamattina?>> chiese all'amica preoccupata per il suo atteggiamento <<non sono affari tuoi, terrena>>rispose Lili, Abel ascoltando quella parola prese la mano della ragazza come se volesse intimarle di non parlare ma in compenso Lili gliela strinse fino a quando non fece male <<non osare toccarmi!>>gridò innervosita <<aria di tempesta nella coppietta>> disse Bethany a bassa voce ridacchiando <<io stare insieme a questo tipo vomitevole? mi credi così sciocca?>>rispose Lili voltandosi verso Bethany con tono serioso <<può capire avere dei momenti no ma l'importante è superare tutto non è così? e poi si sa Abel è un vero diavolaccio>> disse Bethany sorridendo e Abel strinse i pugni come se si stesse offendendo per quell'aggettivo che non gli si addiceva <<semmai è Lili il diavolaccio!>>sbottò Abel guardando di malomodo Lili <<stai alla larga da me, pennuto>>disse Lili puntandogli un dito contro <<suvvia Lili, cosa avrà mai fatto Abel per meritarsi questo? tu stessa eri contenta di questa relazione>>disse Bethany per poi essere brutalmente interrotta da Lili <<non c'è nessuna relazione!>>gridò di nuovo la ragazza per poi sfuggire via. Abel la inseguì e finirono entrambi dietro la scuola dove si erano incontrati per la prima volta Abel e Ardat Lili, Abel la prese per un braccio <<Lili insomma parlami se sei tu! dopo quello che Caliel ti ha fatto>> la supplicò Abel ma la ragazza indietreggiò <<non toccarmi, servo di dio>> rispose una voce tutt'altro che femminile ma che sembrava più simile a quella di un mostro e poi Abel lo capì, quella davanti a sè non era Ardat Lili bensì Belial. Era un demone di grado superiore per questo gli era stato concesso di prendere le sembianze di Lili, era un demone cattivo, superbo e spesso ingannatore, amava Lucifero più di chiunque altro e se era lì sicuramente aveva un compito dato dallo stesso in persona <<Belial come mai hai raggiunto la terra? cosa ti spinge fin qui?>>chiese Abel allontanandosi dalla demone visto che tra loro c'era una inimicizia eterna <<gli stessi per i quali tu sei qui, Abaddon o vorrei dire la mano destra di dio>>rispose Belial che a differenza di Lili le era concesso pronunciare il nome della divinità senza bruciarsi la lingua <<essere prima nell'armata demoniaca, mi rende un demone superiore e potente>>spiegò Belial <<non hai risposto alla mia domanda>>insistette Abaddon <<non potrei mai rivelare i piani del mio amato soprattutto ad un angelo come te>> rispose Belial <<cosa ne resta di Ardat Lili?>> chiese Abel <<quello che hai visto tu stesso, l'angelo guardiano ha deciso di ucciderla con il flagello di dio, quella succube ormai è morta>>spiegò Belial <<immagino che il falso dio sia dispiaciuto per la perdita di una sua servitrice>>disse Abel, la demone scoppiò in una fragorosa risata <<solo ad un angelo come te potrebbero interessare certe questioni, ce ne sono a migliaia di puttane che servono Lucifero e se qualcuna viene fatta a pezzi da uno di voi, non cambia nulla>> rispose Belial che aveva dimostrato una insensibilità di fondo tipica dei demoni <<sei un essere spregevole! parlare così di Ardat Lili>> sbottò Abel stringendo i pugni <<sono o non sono un demone? sono il male e sono qui per causare distruzione non come un sempliciotto come te che si fa comandare a bacchetta da un pennuto dalle candide ali>>disse Belial schernendolo, Abel la prese per il collo ma Belial riuscì a liberarsi con il sangue velenoso che bruciò la mano dell'angelo <<dimmi fa male il sangue demoniaco? è troppo per la vostra pelle lucente e senza macchia?>>ridacchiò Belial <<dimmi cosa vuoi demone!>>sbottò Abel ancora con la mano dolorante <<uccidere Caliel ecco cosa voglio!>>rispose Belial guardando Abel sorridendo <<ti fará a pezzi, è più forte di noi due>> rispose Abel <<magari è più forte di te ma non di me, mi sottovaluta l'angioletto e nessuno dovrebbe mai sottovalutare Belial>> rispose la demone <<quindi vuoi che io ti aiuti ad ucciderlo? sai che non posso farlo!>>disse Abel scuotendo la testa <<so anche che però quella terrena ti sta a cuore e Caliel vuole ucciderla>>aggiunse Belial tentando di manipolarlo <<io non sono un essere umano, non puoi manipolarmi e non potrei mai uccidere un mio simile perchè è contro la legge divina>>rispose Abel <<anche amare Bethany è contro la legge divina eppure continui a farlo, nel modo più carnale possibile>>sussurrò Belial maliziosamente <<smettila! il mio amore per lei è qualcosa di astrale!>>sbottò Abel che sapeva in realtà quale fosse la verità e che Belial aveva ragione. Amare in quel modo una terrena, volerla baciare così follemente e provare tutte le emozioni umane, era un sacrilegio e non sarebbe stato più un angelo dopo aver compiuto l'azione proibita. Belial aveva i suoi motivi, era una demone e il suo compito era sconfiggere chiunque fosse servitore di Dio ma addirittura uccidere Caliel, sembrava esagerato <<pensaci e dimmi se ne vale la pena rimanere fedele ad un Dio che non ti permette di amare chi tu vuoi>> disse Belial <<é la regola, gli esseri eterni non possono innamorarsi degli esseri umani e io sono un peccatore>> rispose Abel rassegnato e Belial scoppió in Una fragorosa risata <<e chi lo ha deciso che sei un peccatore? Dio ha imposto questo ed é per questo che il mio amato Lucifero si é ribellato a lui perché le regole del paradiso sono fin troppo rigide anche per essere alati come voi e poi non c'é cosa migliore per un demone guardare un angelo trasgredire le regole del cielo davanti al suo stesso dio>> spiegó la demone e poi fece leva su un altro lato che lo avrebbe convinto di più dell'amore che nutriva per Bethany
L'orgoglio.
Caliel era un angelo guardiano, tutti lo avevano denominato "l'angelo della giustizia" portatore di verità ma in realtà era Abaddon il solo e unico al quale era stato affidato quel compito ma continuava a sentirsi preso in giro sia dai suoi simili che dai demoni e questo lo feriva terribilmente. Belial gli si avvicinò per ottenere più contatto visivo <<Caliel ti ha soffiato il posto angioletto, non vuoi dimostrare a tutti che vali davvero? Non parlo del lavoro sporco che fai per dio poiché sei solo un semplice schiavo che svolge le faccende più difficile, é ora di prendere in mano il tuo destino e capire se vuoi ancora passare per un inutile o darti da fare per riprendere ciò che era tuo>> disse Belial incitandolo sempre Di più a fare del male all'angelo guardiano <<immagina se lui morisse, non si verrebbe mai a sapere che sei stato tu anzi tutti ti vedrebbero come un eroe, la spalla dell'angelo più valoroso dei guerrieri celesti, persino Michael e Gabriel ti guarderebbero in modo differente>> continuó Belial <<Tu cosa ne sai di come mi guardano? sei uno sporco demonio che sguazza nello Stige e viene inghiottito dalle fiamme perenni sbottó ancora Abel che non avrebbe tradito mai la sua natura <<pensaci angioletto, potrebbe giocare a tuo favore per gli aspetti che ti ho elencato>> concluse Belial voltando le spalle ad Abel <<cosa ne farai di Bethany?>> chiese Abel, Belial lo guardó per qualche secondo e con sorriso sghembo disse <<Bethany é destinata ad essere una delle streghe più valorose di sempre ma questo ci penserà Juana>> e dopo aver detto quella parole, se ne andó lasciando Abel da solo.
Non poteva assolutamente fidarsi di Belial ma sapeva che Caliel non aveva buone intenzioni e per questo decise di non fare niente per il momento da quella stessa decisione capí che la demone aveva ragione, era inutile e non poteva fare nulla per cambiare le cose. Aveva permesso che Ardat Lili morisse davanti ai suoi occhi dopo che Caliel aveva assorbito metá delle sue energie, era debole anche se avesse voluto non sarebbe mai stato capace di fronteggiare un angelo così possente e virtuoso come un angelo guerriero. Dopo aver parlato con Belial, decise di tornare da Bethany ed entrambi come al solito tornarono insieme a casa.

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