Un altro giornò passò freneticamente e Bethany ritornò a casa da sola perchè non aveva visto Abel dopo la scuola, aveva come la sensazione che la stesse dimenticando o che stesse dando più importanza alla sua amica Lili che conosceva da poco meno di un mese ma che aveva già iniziato a frequentare. Continuò a camminare in quella strada affollata prima della sua abitazione fino a quando non andò a sbattere contro qualcosa o meglio contro qualcuno. Era già successo quando aveva incontrato Abel la prima volta, forse era dovuto alla sua sbadataggine o ai passi incerti del destino verso di lei. Cadde per terra e due occhi azzurri come il cielo la osservavano preoccupata, i capelli avevano una lucentezza mai vista e le ciglia sembravano essere state scolpite <<ti sei fatta male?>>chiese lo sconosciuto <<non è niente dovrei prestare più attenzione o mi scontrerò ancora con la gente>>rispose Bethany rialzandosi ancora dolorante, il ragazzo continuò a guardarla e a causa della sua altezza Bethany si sentì profondamente in imbarazzo e di più quando si presentò <<mi chiamo Calum e tu?>>domandò il ragazzo sorridendo <<mi chiamo Bethany>>rispose la ragazza <<immagino tu stia tornando a casa>>continuò Calum <<esatto e sono anche in ritardo, tu non frequenti la scuola?>>domandò Bethany incuriosita <<no ho lasciato millenni fa>>rispose Calum ridendo <<intendi anni>>lo corresse Bethany <<sì volevo dire anni>>disse Calum imbarazzato <<cosa fai nella vita? hai qualche hobby?>>chiese Bethany che aveva dimenticato quello che stava facendo per chiedere informazioni allo sconosciuto <<ho un piccolo emporio che ho ereditato dalla mia famiglia>>rispose Calum grattandosi la nuca come se fosse innervosito <<che figo! se mi dai le indicazioni un giorno potrei comprare qualcosa lì>> disse Bethany <<c-certo ma adesso è meglio che torni a casa>>disse Calum allontanandosi violentemente e poi iniziare a correre. Bethany fu colpita dalla rapidità del ragazzo nel correre, pensò di averlo terrorizzato e se ne dispiacque così continuò il tragitto con la testa abbassata pensando quanto a volte fosse patetica ma appena svoltò l'angolo, trovò un cumulo di piume bianche sul terreno e ne raccolse una. La osservò rigirandosela tra le mani, non sembrava una piuma di uccello, era bianca e sfilacciata sulle punte ma nel momento in cui stava tentando di analizzarla, qualcuno le diede una pacca sulla spalla e poi lo osservò <<Abel! sei in ritardo>>disse innervosita come se fosse stata risvegliata da una ipnosi <<adesso ti metti a raccogliere gli oggetti da terra come una barbona?>>chiese Abel deridendola per i suoi comportamenti bambineschi <<perchè non mi hai raggiunta all'ingresso della scuola?>>chiese Bethany innervosita dal suo atteggiamento passivo <<avevo da fare>>disse Abel facendo spallucce <<ti ho aspettato per un'ora te ne rendi conto?>>lo rimproverò Bethany con una puntina di gelosia e risentimento nella voce <<cosa c'è? uno non può avere un impegno all'ultimo minuto? o se preoccupata che io passi troppo tempo con Lili?>> chiese Abel provocandola in modo da ottenere qualche reazione <<non mi interessa la tua frequentazione con Lili!>>rispose Bethany gridando <<non preoccuparti verrai sempre tu al primo posto piccola streghetta>>disse Abel a bassa voce e Bethany rimase sconvolta da quell'appellativo <<non chiamarmi strega!>> disse Bethany a pugni stretti, Abel si avvicinò e le strappò dalle mani la piuma bianca <<che ne dici se torniamo a casa adesso?>>chiese con tono affettuoso come se tentasse di calmarla <<ridammi quella piuma!>>disse Bethany <<perchè ti diverti a giocare con le piume di uccello? andiamo>>rispose Abel ordinandole di seguirlo <<penso che non sia una piuma normale>>esclamò Bethany pochi centimetri indietro di lui <<davvero? cosa credi che sia, sentiamo>>chiese Abel incuriosito dalla sua assurda ipotesi <<in base la colore e alle striature sul retro sembra appartenere ad un essere alato>>rispose Bethany e il sorriso di Abel scomparse per qualche secondo per poi scoppiare in una grassa risata <<non sarai una di quelle che crede nell'esistenza degli angeli>>disse Abel <<sono una persona cristiana, la mia famiglia ha sempre creduto in dio e quindi perchè non credere nell'esistenza degli angeli?>>spiegò Bethany mentre Abel appariva sempre più perplesso <<sai a chi appartiene?>>chiese Abel appoggiando la teoria <<ecco...ho incontrato un ragazzo prima, aveva l'aspetto di un vero angelo custode>>rispose Bethany e Abel si rabbuiò in volto ma non lo diede a vedere poichè si girò di spalle per non guardarla <<solo perchè aveva un bell'aspetto era un angelo? che assurdità dici Bethany? ridurre tutto all'essere bellissimi non significa essere angeli>>disse a denti stretti <<la bibbia li ha sempre rappresentati come creature dotate di perfezione e assoluta bellezza e lui rispecchiava quei canoni>> insistette Bethany <<ti ha detto per caso come si chiamava? magari lo conosco>>disse Abel con tono serio e Bethany lo colse come campanello d'allarme per rispondere immediatamente e non destare preoccupazioni <<il suo nome...credo si chiamasse Calum>>rispose Bethany e a quel punto Abel scomparve insieme al suo skateboard.
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La mano Destra Di Dio
ParanormalBethany é una ragazza statunitense che vive in una tranquilla cittadina del Connecticut fino a quando i suoi vicini di casa muoiono in un terribile incidente. La ragazza però ha un segreto fin troppo oscuro da nascondere. Il suo migliore amico era u...