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«Papà»
«Dimmi Bru»
«Tu e Simo vi sposate?»

Manuel è seduto accanto a Bruno, aspettando che questi si addormenti. Non aveva di certo immaginato che questa discussione avrebbe avuto luogo. Sente la gola diventare improvvisamente secca, ma per il bambino, quella è una domanda semplice, per cui lui dovrà trovare un modo per rispondere altrettanto semplicemente.

«Perché lo pensi?» decide di chiedere il ragazzo.

«I papà di Alberto sono sposati, e Alberto dice che è una cosa che fanno i grandi che si amano» spiega Bruno, sereno.

Manuel sorride intenerito, si stende accanto a suo figlio.

«È vero, però non tutti i grandi devono essere sposati per amarsi. Io e Simo ci vogliamo bene e ti vogliamo bene. Tu sei contento così?» sussurra, sistemandosi meglio.

Bruno annuisce, «si» conferma.

«Posso dormire con te topo?» chiede Manuel, e la risata del piccolo gli scalda il cuore.

«Dormiamo allora» decreta, coprendo entrambi con il piumone.

Il giorno seguente, Simone invita padre e figlio a pranzo a villa Balestra, e risulta particolarmente convincente comunicando all'altro l'assenza di Dante e Virginia. Saranno solo loro tre.

«Manu»
«Mh»
«Sei strano»

Simone glielo dice mentre stanno apparecchiando la tavola, e Manuel coglie l'occasione per non incrociare il suo sguardo. Tace, spera che Simone abbandoni quell'argomento se lui non risponde.

«Manu»
«Bruno m'ha chiesto se ce sposiamo»

Simone ride, semplicemente perché la reazione di Manuel ad ogni commento di suo figlio è sempre esagerata.

«È un bambino Manuel» sogghigna.

«Che me fà andà in crisi 'n giorno sì e l'altro pure però» ammette Manuel, poggiandosi al tavolo con entrambe le mani.

«Io c'ho già pensato comunque» risponde allora Simone, poggiandosi dietro di lui, accarezzandogli la schiena.

«A che?»
«Alla proposta»

Vede Manuel sbiancare. «Oh non me svenì, sto scherzando, l'unica cosa che ho deciso è il pigiama da lasciare da voi» spiega il più alto, divertito.

«Ma sarai stronzo, me stava a venì 'n infarto Simò»

«Drammatico» asserisce, prima di baciargli la guancia e dedicarsi al pranzo.

Stanno mangiando in silenzio, quando Bruno distoglie l'attenzione dalla sua pasta per parlare con Simone.

«Simo, tu lo vuoi sposare papà?» domanda, e a Simone va di traverso il cibo.

«Drammatico» afferma prontamente Manuel, chiaramente alludendo al commento dell'altro di poco prima.

Si guadagna un'occhiataccia da parte del fidanzato, e continua a mangiare. Non ha alcuna intenzione di aiutarlo a risolvere quella questione.

«Perché me lo chiedi Bruno?» domanda Simone, e Manuel ridacchia dentro di sé. È la sua stessa risposta.

Il bambino scrolla le spalle, tornando a mangiare. Non sembra voler continuare il discorso.

«Si Bruno» ribatte Simone dopo qualche secondo di silenzio. «Io lo sposerei papà. A te andrebbe bene?» chiede.

Manuel sbianca di nuovo, sente lo stomaco contorcersi. Teme di vomitare tutto ciò che ha mangiato fino a quel momento.

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