◍𝐓𝐰𝐞𝐥𝐯𝐞

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Quando Jisung aprì gli occhi si trovò ancor più confuso dei giorni precedenti. Ormai aveva perso il conto di tutte le volte che lo avevano picchiato e drogato, pian piano stava iniziando a sentire e fibre del suo corpo indebolirsi e rompersi.

Sospirò e appoggiò la testa al muro, era davvero stremato.

Mi manca così tanto Minho...

Quasi pianse nel ricordare il dolce viso di Minho, il suo Minho, non lo vedeva da più di un mese, si sentiva vuoto.. perso.

Sobbalzò improvvisamente quando vide una figura accovacciata vicino a lui e cercò di mettere a fuoco per vedere chi fosse.

«Taehyung? sei tu?! che diavolo ci fai lì?» chiese guardandolo confuso.

Il ragazzo si voltò lentamente verso di lui, poi abbassò lo sguardo verso il cellulare che il suo "amico" aveva distrutto.

«Sono qui da quando ti hanno picchiato, non mi sono mosso.» rispose senza alcuna espressione.

Jisung all'inizio era un po' terrorizzato da Taehyung, insomma.. era dalla parte opposta.. giusto?

«Non capisco.. cosa ci stai a fare qui?! E poi come diavolo ho fatto a non notati per tre giorni!»

Taehyung si alzò immediatamente e andò verso di lui con fare minaccioso.

«Non capisci?! Non capisci cosa esattamente Jisung?! Il fatto che sono chiuso qui da tre cazzo di giorni e nessuno ancora si è accorto che sono sparito?!! Oh no! Forse perché sono stato torturato psicologicamente per anni dal mio migliore amico e dalla ragazza che amo?!» urlò facendo spaventare il più piccolo, sapeva purtroppo che tutto quello era vero «Forse è perché per mio padre l'unico modo di farmi seguire le regole era quello di riempirmi la schiena di cinghiate?! L'unica cosa che ho chiesto... l'unica cosa che ho veramente desiderato con tutto il mio cuore era quella di ricevere un briciolo di amore, nessuno si è mai preoccupato per me, non so neanche cosa sia l'amore!» urlò ancora una volta.

Taehyung aveva gli occhi stracolmi di lacrime e un dolore al centro del petto che si portava avanti da tanti anni, probabilmente da tutta la vita.
E ora, lì, era esploso.
Non sapeva perché avesse tirato tutto fuori in quel momento, con Jisung che nel frattempo stava provando i peggio sensi di colpa.

«Taehyung, prova a calmarti un momento okay? A-avvicinati un po', siediti di fronte a me.» disse il biondo.

Taehyung si passó le maniche della felpa sulle guance e fece come gli venne chiesto, si mise seduto a gambe incrociate davanti a Jisung.

«Innanzitutto respira profondamente mh? Hai bisogno di rilassarti qualche secondo o potresti avere un attacco di panico da un momento all'altro. Nel mentre stammi a sentire per favore...so che nella tua vita i ricordi felici sono pochi, so che tuo padre ti picchiava e so cosa è successo a tua madre.. di questo sono veramente dispiaciuto, so che per te lei era importante.»

«Era l'unica ragione che m-mi spingeva ancora a vivere con quell'uomo.» sussurrò Taehyung con sguardo fisso sui suoi piedi.

«Quell'uomo adesso è in prigione a scontare la sua pena, quindi non hai nulla di cui preoccuparti okay?» disse Jisung cercando con gli occhi quelli di Taehyung «Minho e gli altri lo hanno arrestato, non può più farti del male.. lo capisci questo?»

«Con questo che vorresti dire?» chiese Taehyung.

«Perché non provi semplicemente a fidarti di me?»

Jisung disse quelle parole con estrema sincerità, mentre guardava Taehyung e cercava di fargli capire che non aveva cattive intenzioni.

«Come faccio? Jisung.. lo sai cosa mi stai chiedendo vero?»

«So che non ti sei mai fidato di nessuno ma perché non cominciare? magari adesso? con me?» chiese il biondo speranzoso

«N-non lo so insomma.. che pensi di fare?»

«Innanzitutto dobbiamo andarcene da qui Tae, non possiamo continuare così e poi non sei nelle condizioni di star seduto in questo schifo di posto, ci trattano come animali!»

Taehyung si morse piano il labbro e annuii lentamente.

Lui e Jisung iniziarono a parlare del più e del meno, in quei piccoli istanti Tae trovò piacevole parlare con qualcuno che non gli ricordasse costantemente che fosse solo una nullità da gettare nella spazzatura, come suo padre.

E chi lo sa, forse si sarebbe anche abituato.

Non era poi così male, giusto?

«Tu.. tu come stai?» chiese proprio quest'ultimo sorprendendo il minore per quella domanda così inaspettata.

«Uno schifo...mi manca Minho, i miei amici.. mi manca la mia vita. Ho dei dolori allo stomaco che sono più angoscianti di tutti i lividi che mi ha fatto quel pezzo di merda del tuo amichetto, ringrazio dio che non mi abbia toccato altre parti del corpo. Sono distrutto, voglio solo tornare a casa mia Taehyung.»

Fu lì che Tae si mise ad osservare l'aspetto dell'agente davanti a lui. Jisung aveva la maglietta strappata piena di sangue ormai asciutto, lividi ai polsi e su tutta la schiena.
Sul collo c'erano due tagli e le braccia erano legate al muro, provocandogli un forte dolore all'addome e alle spalle.

«Mi dispiace... t-tu.. tu non te lo meritavi.» sussurrò, a Jisung fece un enorme tenerezza.

«Hey, non ti preoccupare, ne usciremo okay? » disse Jisung rivolgendogli un piccolo sorriso.

Si, ne usciremo..

...

**✿❀ ❀✿**

...

«Come ti chiami ragazzo?»

«Jeon Jungkook signor vice direttore Wang, del ventunesimo distretto.»

Minho sorrise quando vide il suo ormai ex-capo reclutare nuovi cadetti per la squadra.

Il ragazzo nuovo era alto, corpo snello, pelle ambrata e un viso che era come se l'avessero scolpito gli angeli.

«Come mai reclutiamo gente nuova?» chiese Minho incrociando le braccia al petto.

Chan lo guardò per un secondo, poi posò lo sguardo sul suo fidanzato e un sorriso nacque sul suo volto quando vide quest'ultimo parlare tranquillamente con i novellini per incitarli a fare del loro meglio.

Jeon Jungkook e Kim Namjoon.

«La squadra aveva bisogno di un piccolo allargamento, non ti piace come idea?»

«No! no.. non è che non mi piace, solo.. uhm.. ero semplicemente curioso, credo.» sibiló Minho mentre Jackson continuava a parlare con Jeon.

«Jackson ha insistito tanto, a quanto ne so sono due agenti modello ma sono comunque alle prime armi, non vedo l'ora di lavorare con loro.»

Minho sorrise ancora, gesto che fece sorprendere nuovamente l'amico.

«Ultimamente sorridi spesso, è successo qualcosa?»

«Hm, no. Ho fatto una nuova conoscenza di recente e forse.. forse mi ha fatto sentire meglio, o almeno è quel che credo.»

Chan si voltò completamente verso di lui.

«Beh, spero che questa conoscenza continui per tanto tempo, sai, era da un bel po' che non ti vedevo sorridere così


𝐍/𝐀

𝐕𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐓𝐚𝐞𝐡𝐲𝐮𝐧𝐠 :(

𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐢𝐧 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 👁

-𝐌𝐢𝐧𝐡𝐞𝐞

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 𝟐 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora