◍𝐒𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐞𝐧

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Dopo aver portato Seojun a casa Minho notò che il bambino fosse ancora spaventato per quel che era successo all'orfanotrofio, così cercò di farlo calmare.
Lo portò in cucina e lo fece sedere sul tavolo, gli chiese se ci fosse qualche cibo in particolare che amasse alla follia o semplicemente che volesse mangiare in quel momento e si sedette vicino a lui.

«Hai della cioccolata?» chiese.

Minho annuí e andò subito a prepararla.

In quei minuti Seojun iniziò a guardarsi intorno, ovviamente quella casa non era in alcun modo paragonabile a quel posto e ciò gli bastò a sorridere lievemente.
Saltò giù dal tavolo e guardò Minho.

«Mentre la prepari posso fare un giro?» chiese ancora.

«Certo che puoi, questa è casa tua adesso.» gli sorrise Minho.

Seojun sorrise, gli abbracciò la gamba e uscì fuori dalla cucina per guardare la casa. Gironzolò sia al piano inferiore che al piano superiore chiedendosi in testa in che stanza avrebbe dormito e poi, quando la merenda fu pronta tornò in cucina.

Minho mise il piattino con i waffle sul tavolo e la tazza fumante di cioccolata.

«Che dici, ti piace?»

«Mi piace tanto, è una bella casa.» rispose il bambino.

Diede un morso al waffle e iniziò a mangiare.

«So che all'inizio potrà sembrarti un po' strano ma, voglio che tu sappia che non riceverai mai, da parte mia, lo stesso trattamento che hai ricevuto in quel posto. Potrai andare a scuola, potrai avere dei giocattoli o tutto quello che desideri. Voglio che tu sia felice e che non viva più con l'ansia di venir portato via.»

Seojun sorrise.

«Tranquillo, penso che riuscirò ad abituarmi. Sono felice di essere qui.»

Minho gli scompigliò i capelli giocosamente.

«Oggi ho il giorno libero, se ti va più tardi andiamo al centro commerciale a comprarti dei vestiti nuovi. Ho una camera degli ospiti di sopra che potrà benissimo diventare la tua stanza, prenderemo anche qualcosa per decorarla. Mi occuperò della tua istruzione e ti iscriverò a scuola, in una vera scuola.. senza suore. Ti va bene?»

Il bimbo rise.

«Va bene, mi piace come idea.»

E così fecero.
Dopo aver finito di mangiare la cioccolata Seojun seguí suo padre in macchina e insieme andarono al centro commerciale.
Comprarono tutto il necessario per il bambino; vestiti, scarpe, sciarpe, cappelli, oggetti scolastici e qualcosa per la sua stanza.
Seojun si prese qualche peluches da stringere la notte e un gioco soltanto. Quelli che c'erano non gli piacquero molto.

Una volta tornati a casa salirono in camera del bambino e iniziarono a sistemare tutto ciò che avevano comprato.

Mentre Seojun sistemava i peluches sul letto, sentì qualcosa strusciarsi sui suoi piedi e ciò lo fece sobbalzare leggermente.

«Ma cosa-»

Abbassó lo sguardo e vide un gatto arancione e bianco, fissarlo negli occhi.

«Meow»

«E questo da dove salta fuori?»

Minho rise.

«Ti presento Soonie. Strano che tu non li abbia visti in giro per casa, prima.»

«Quanti sono?»

«Sono tre in tutto, Soonie, Doongie e Dori.»

Il bambino si abbassò per accarezzare il micio e sorrise quando questo iniziò a fare le fusa e ad avvicinarsi.
Minho, dopo aver finito di sistemare i vestiti nell'armadio lasciò che Seojun si ambientasse e andò a preparare la cena.

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 𝟐 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora