◍𝐅𝐨𝐮𝐫

1.1K 112 111
                                    

***Flashback***

«Sono in ritardo. Sono in fottutissimo ritardo!» esclamò il biondino, mettendo velocemente il cambio nello zaino.

«È la prima lezione porca troia, perché dovevo mancare proprio alla prima lezione!»

Prese tutte le sue cose e corse fuori dal dormitorio come se fosse un piccolo razzo dai capelli gialli.

La prima lezione a Quantico di solito non si scorda mai, e Jisung sapeva già che non l'avrebbe dimenticata affatto.

Quando i suoi futuri figli gli chiederanno come aveva passato il primo giorno da aspirante poliziotto, lui avrebbe risposto così:

«Ero sudato fradicio e correvo nei corridoi come Pietro Mennea correva alla sua prima corsa.»

«Quella sveglia del cazzo doveva suonare venti minuti prima, non capisco perché non l'abbia sentita!»

Fanculo, fanculo, fanculo, dove minchia è la sala adesso?

Jisung imprecò, sapeva di avere il senso d'orientamento di uno scoiattolo, ma non si rese conto di essere davvero così pessimo!

Scese velocemente le scale ma quando mise piede nel pavimento del primo piano finì addosso ad una persona o meglio, una qualcuno gli venne addosso facendolo cadere come un sacco di patate a terra.

Jisung si massaggió le tempie ma subito dopo si ricompose pronto ad uccidere con lo sguardo chi l'avesse urtato in quella maniera ma quando alzò lo sguardo verso la persona gli si bloccò il respiro.

«Yah! Ma ti sembra modo di-»

«O-oddio! Mi dispiace tanto, non ti avevo visto, ti sei fatto male?»
Esclamò il ragazzo alzandosi da terra per allungare la mano verso il biondo che non esitò ad afferrare.

«Va tutto bene vero? Scusa ma andavo e vado di fretta, sono in ritardo ed è solo il primo giorno!»

"Condividiamo gli stessi neuroni bro." pensò Jisung afferrando la sua borsa da terra.

«Io, ehm bene si. Sto bene e in ritardo sono anch'io, si insomma, devo andare!»

Esclamò gesticolando, arrossendo per quel che aveva appena detto o meglio, tentato di dire.

Ma per Dio come poteva non andare nel panico?!
Un bel ragazzo come quello non spuntava come i funghi in un Accademia di polizia dannazione!

Era leggermente più alto di lui, aveva i capelli scuri chiusi in una piccola frangetta e un sorriso così luminoso da togliere il fiato.

Il ragazzo scoppiò a ridere alle affermazioni poco chiare dell'altro e ciò lo fece imbarazzare ancora di più.

Fare una clamorosa figura di merda il primo giorno: Fatto✅.

Jisung guardò attentamente il ragazzo davanti a sé e gli venne un incredibile sensazione di dejavu, come se l'avesse già visto da qualche parte ma non ricordava dove.
Però, più guardava quegli meravigliosi occhi d'ossidiana più i ricordi riaffioravano nella sua testa e iniziò a vedere tutto sfocato.

I baci, le carezze, i sospiri, i sorrisi di Minho.
Ricordava tutto.
Fino all'ultimo dettaglio.

«Minho?» sussurrò indietreggiando.

Si sentii morire, cadde dentro un abisso più grande delle sue certezze e non appena sbattè contro la parete fredda e liscia del pavimento, improvvisamente, aprì gli occhi.

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 𝟐 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora