◍𝐒𝐢𝐱𝐭𝐞𝐞𝐧

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Solitamente Jinyoung era sempre contento di usare il computer. Fin da piccolo, la passione per i portatili lo aveva aiutato a superare tante cose; il divorzio dei suoi genitori, il tumore che colpì in giovane età suo fratello minore e poco dopo, la sua morte.

Dirgli addio era stata la parte più difficile.

Nonostante il grande dolore, Jinyoung per distrarsi rubava dalla cantina i vecchi computer di suo padre e li smontava, li rimontava, si teneva i pezzi di ricambio per poi ricominciare da capo.
Era l'unica cosa che riusciva a distrarlo.

Ma adesso, stando seduto davanti a quell'evoluzione di tecnologia che conteneva le prove della colpevolezza di quella persona.
Si sentiva un po', strano.

E se qualcuno non l'avesse ancora capito si, Jinyoung sapeva chi c'era dietro al rapimento di Jisung. Le prove ormai erano così tante che un solo fascicolo non sarebbe bastato a contenerle.

A distrarlo però, fu il ritorno del suo ragazzo che afferrò la giacca e avanzò verso di lui.

«Sei pronto amore?»

«Si, sono pronto. Hyunjin è già andato via?»

«Siamo solo noi due al momento, è quasi l'una di notte, non sarebbe mai rimasto per così a lungo, lo conosci.» disse Chan prendendo poi la borsa «Andiamo anche noi? Sono stanchissimo.»

Jinyoung annuí e spense il computer, infilò i cavi dentro la tasca della custodia e mise il portatile dentro la valigetta assicurandosi che fosse ben conservato.

«Hyung?»

«Mh?»

«Tu ti fidi di me vero?»

Chan alzò subito lo sguardo verso di lui e storse il viso, assumendo un espressione confusa.

«Certo che mi fido di te, perché mi fai questa domanda? ti senti bene?»

Jinyoung si affrettò ad annuire e a sorridergli per farlo stare tranquillo.

«Sto bene ma ho bisogno di sapere una cosa.» disse sospirando. Incrociò le braccia al petto e si appoggiò di schiena alla scrivania «Tu ti fideresti di me anche se la pensassi in maniera diversa dalla tua? Rispondi solo alla domanda.»

Chan lo guardò ancora più confuso ma alla fine decise di stare al gioco del suo ragazzo.

«Mi fiderei di te anche se la pensassi in maniera diversa in non so quale discorso la tua brillante mente abbia messo mano.» ammiccò infilandosi le mani in tasca mentre si avvicinava a Jinyoung, fino ad arrivargli di fronte.

«Ho risposto alla tua domanda, ora posso sapere che succede?»

Jinyoung si mordicchiò l'interno guancia.

Dovrei.. dovrei dirglielo?

Dirglielo avrebbe significato metterlo in pericolo, il minore sapeva che se l'avesse fatto Chan avrebbe rischiato la vita e lui non voleva assolutamente questo.
Rivelargli quel nome, sarebbe stato fatale.

No, è meglio essere prudenti.

«Quindi?»

Il ragazzo tornò nel mondo reale e scosse leggermente la testa come per riprendersi da quello stato di trance. Si avvicinò a Chan e lo abbracciò di colpo, emettendo un forte sospiro al gesto.

«Scusami.. davvero.. è che in questi giorni sono nervoso, mi spavento di qualsiasi cosa.» mormorò affondando il viso sul suo petto «Non volevo farti preoccupare.» disse subito dopo, cercando di essere convincente.

Inutile dire che Chan ci cascò come un pero, non seppe proprio resistere agli occhioni del suo fidanzato.
Non passarono neanche due secondi che Jinyoung sentii le sue braccia circondargli la vita.

༄𝐏𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐞𝐫 𝟐 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora