Salgo in camera e chiudo la porta alle mie spalle.
Mi sdraio sul letto che avrei dovuto condividere con Hyunjin cercando di stare nella mia parte del materasso.
È da ormai molti anni che ho questi attacchi di panico quindi sono abituato ma non ho mai imparato a gestirli.
Va sempre in modo differente e non riesco mai a calmarli.
Mi passo le mani tra i capelli e mi tocco il viso.
Sento che c'erano le mie lacrime che avevano tolto il fondotinta dalle lentiggini e mi reco in bagno.
Mi guardo allo specchio e in preda al panico inizio a tirarmi le guance con la speranza che si tolgano. So che non succederà mai ma ogni volta mi ritrovo davanti lo specchio a fare ciò.
È più forte di me, non riesco a guardarmi, mi sento sporco con quelle lentiggini addosso, mi sento un vero schifo, più di quello che già sono.
Ogni volta mi ricordano il viso di mio padre anche se siamo completamente diversi e ringrazio Dio per questo, non riesco a vedermi con una sua caratteristica figuriamoci con tutti i lineamenti del viso.
Spero solo di non aver fatto troppo rumore, non vogliono che entrino qui e mi vedano in questi stato, nessuno mi ha mai visto così, neanche i miei.Passa un'oretta quando finalmente mi calmo e prendo il mio diario per scrivere.
*hey..
Sono Yongbok. So che non sono mai sicuro di chi io sia ma forse ora lo so.
Prima ho avuto un attacco di panico e, chissà perché, era causato dai miei.
Sono veramente stanco di dover soffrire per colpa loro.
Non so più cosa fare, in più ora vogliono pure sapere dove sono ma se... Insomma se lo scoprissero sarebbe un casino e io non voglio andarmene da qui.
Anche se sono qui da poche ore mi sento bene, a casa con persone che, credo, mi vogliano bene anche se so che è difficile volermene.
Spero che tutto questo dolore mi passi.
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo della mia vita mi chiedo perché proprio a me...
Perché devo essere io a subire tutto ciò è non qualcunaltro. Mi sento come un parassita in un corpo pieno di protezione.. Fuori luogo in poche parole.
Il problema è che non posso farci nulla.
L'unico modo per andarsene dalla sofferenza è andarsene per sempre.
Devo dire che non è la prima volta che ci penso e so che non sarà neanche l'ultima ma non voglio farlo ora.
Ho appena conosciuto delle persone simpatiche e voglio portare un po' a vanti la relazione.
Ora devo andare. Ci vediamo diario.*Metto il diario nel cassetto e sento dei passi da fuori la porta.
-"hey.. Tutto apposto?"
-"hey, Hyunjin. Si tranquillo è passato un po'. Perché non sei dagli altri?"
-"Lix, sono le 2:30 mi stupisco che tu sia ancora sveglio. Sono andati a dormire tutti."
-"ah è così tardi. Non me ne ero accorto.
Va bhe allora significa che dormirò, notte Hyunjin.... Ah vero dormi con me."Dico per poi spostarmi verso il bordo del letto per lasciargli lo spazio.
Hyunjin spegne le luci e si mette a letto con me.-"Guarda che non sono così grosso è haha. Puoi venire più in qui non mi da fastidio, tra un po' cadi giù."
Mi scappa una piccola risatina e ci mettiamo a dormire.
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Wellaaaaaa.
Ciao persone come va?
Vi piace il capitolo? Diciamo che non è scritto benissimo, ma non volevo fare troppi approfondimenti sul suo attacco di panico, perché da persona che ne soffre continuamente so che può dare un po' di fastidio a chi ne soffre e non volevo dar fastidio a nessuno.
Troppe ripetizioni in una sola frase molto bene, spero si sia capito il concetto.
Nel caso vi ha dato fastidio mi dispiace, ditemelo così cerco di rimediare, non ci sono problemi, basta che vi piaccia la storia <3
EEEEEEE
BUON ANNOOOOOOO. SPERO LO PASSIATE BENE QUESTO 2023 PERCHÉ AMETTIAMO CHE GLI ANNI PASSATI FANNO SCHIFO.
Vi auguro il meglio. BYEEEEUn'altro anno ancora qui solo grazie a loro ❤️🩹❤️🩹❤️🩹
-gio.
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Dear Diary// Hyunlix
Fiksi PenggemarUn semplice ragazzo proveniente dall'Australia, si trasferisce in Corea del Sud per seguire il suo sogno, o almeno questo è quello che fa credere alla gente. ~gay :) ~potrebbe contenere scene spinte in base al contesto della storia che potrebbe camb...