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Finiamo la cena tra uno shot e l'altro, finché sento fermarmi il polso prima di dirigermi verso la mia stanza.

"Lascia Vic e Lea dormire insieme, tu rimani con me."

Sono a livello quindi devo cercare di mettere insieme tre parole in croce che in modo carino declinino l'invito.

"Jacopo per favore, sei fidanzato."

Gli rispondo staccando la sua mano dal mio polso e seguendo le altre; lui intanto accosta dietro di me cingendomi la vita.

"So che lo vuoi anche tu..."

"Apprezzo la tua capacità di leggermi nella mente ma la mia risposta non cambia, scusami."

Raggiungo le altre a passo svelto, le quali cercano di estrapolare informazioni su ciò che mi ha appena detto.

"Vi prego ragazze, mi ha solo chiesto un appuntamento in settimana."

Vic mi spintona leggermente facendomi perdere l'equilibrio.

"Entra lì."

È... una cantina...?
Prende due bottiglie di vino rosato e con passo felpato, facendoci segno di non fiatare, torniamo nel corridoio principale.

"Date una festa?"

Oh no, Rebecca.

"È il vino preferito dei miei, è un regalo..."

Dico io afferrandole violentemente.

"Siamo sicure sia tutto a posto tra noi?!"

È particolarmente agitata nel porre questa domanda, gesticola e palesemente non sa dove mettere le mani.

"Certo, alla grande Rebi."

Rispondo io poggiandole una mano sulla spalla. Lei sembra infastidita, o forse è solo sorpresa. Andiamo via dopo averla salutata, anche abbastanza in fretta.

"A me dispiace per quella ragazza ma non me va giù."

"Noi non la conosciamo."

Risponde Lea precedendomi. Non avrei voluto dire la stessa cosa ma un diretto "non me ne frega un cazzo di lei", credo abbia percepito la mia risposta e abbia rattoppato la situazione facendo finta di niente.

"Non capisco se non ti piaccia Jacopo o se ti piaccia tanto da aver paura di rovinare il vostro rapporto."

Mi dice la biondina aprendo la bottiglia di passito che trattiene tra le gambe.

"Non abbiamo alcun rapporto, è un amico di mio fratello, stop."

"A me sembra assurdo che tu debba reprimere ogni cosa per Andrea... Non è il tuo fidanzato e non decide per te e Jacopo."

La fermo prima che possa continuare il discorso, durato anche già troppo.

"Lui ha già una ragazza. Viene da me solo quando è ubriaco e ormai quando siamo insieme lo è sempre. Ma ripeto, ha già una ragazza."

Vic mi lancia un cuscino addosso, facendo cadere del vino sul cuscino, non ci fa nemmeno caso.

"Stanno insieme per abitudine Bianca, almeno Damiano mi ha sempre detto questo... perché non ne parli con lui? Magari può darti qualche consiglio..."

"È la persona meno indicata con cui parlarne, non lo conosco tanto da potermi confidare... e poi ho ancora in testa Ethan."

Lea mi mette una mano sulla spalla, odio la compassione.

"È fidanzato anche lui."

"Infatti dovrei conoscere qualcun altro."

Vic ci racconta di alcune sue storie amorose e di quanto si senta serena adesso con la sua nuova ragazza. Chissà, spero di non sbagliarmi nemmeno io un giorno sulla mia "persona giusta", mi andrebbe bene passarci anche una sola giornata insieme. Ed ecco che facendo questo ragionamento si palesa in testa Ethan. Credo di essere confusa, forse una bella dormita è la soluzione a tutto.

"Lasciala dormire, magari la chiami uno di questi giorni e ci parli con tranquillità, adesso sicuramente presi dalla rabbia vi direste di tutto."

Sento la voce di Victoria provenire dall'ingresso della stanza, sono le 10:23 e credo di essere crollata come un sasso ieri sera... o forse sono ubriaca e mi sono addormentata solo tre minuti fa.

"Devo parlarle un secondo Vic, prima che si svegli Rebecca."

Inconfondibile Ethan.

"Fidati di me e soprattutto riflettici qualche giorno, non è la decisione giusta parlarci ora, te lo dico da sorella."

Sento la porta chiudersi e lei tornare al suo posto sul letto. Ho la bocca secca e una fame di dolce pazzesca.

"C'è un succo nel frigobar?"

Chiedo ancora arrotolandomi nelle coperte.

"Pera."

Odio il succo alla pera ma voglio qualcosa di dolce.

"Lancia."

Bevo il mio succo mentre cerco di vestirmi il più veloce possibile, dobbiamo lasciare la stanza entro 10 minuti.

"Vuoi un passaggio a casa?"

Chiedo a Vic prima di lasciare la stanza.

"Torno con la nostra manager, abbiamo alcune prove, niente spoiler però."

La abbraccio forte e prendendo Lea sotto braccio le chiedo di salutare gli altri da parte nostra.

"Sgattaiolate così senza nemmeno salutare?"

"Hai ragione Thom, non volevamo dare fastidio, grazie di tutto, davvero."

"Non sparite!"

Entriamo in macchina, io con una certa malinconia infilo la chiave per accenderla. Sono stata molto bene in questi giorni ma li immaginavo sinceramente molto diversi. Io ed Ethan in una specie di luna di miele... e invece ho dovuto assistere a quella sua e di Rebecca.

"Bianca... mi hai ospitata tante volte da te, volevo dirti che casa mia è aperta se non vuoi essere la sua vicina per un po'."

Avevo rimosso dalla mia testa che Ethan abitasse nell'appartamento di fronte al mio, questa cosa mi da un forte senso di panico.

"Grazie!"

Mentre torno a casa penso, penso tanto ai miei comportamenti e ai suoi, dove abbiamo sbagliato? Forse se fossi stata meno paranoica ora non starebbe con lei... O forse semplicemente stanno insieme da tempo e io ero... cos'ero?
Troppe domande e zero risposte, come al solito d'altronde.
Tornata nella mia dimora, cerco disperatamente una camomilla per addormentarmi e non farmi i miei soliti film mentali, spero di non incontrarlo mai più.

Sono fuori di testa || Ethan TorchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora