Suona la sveglia, puntuale come al solito proprio sul più bello del mio sogno.
Vado in bagno a lavarmi e ad avvisare Alice che non ci sarò per qualche ora, lei è già in cucina a fare colazione."Buongiorno! Sta mattina vado a prendere un caffè con una mia amica, ti va di venire?"
Prima di ingoiare l'ultimo pezzo della sua merendina, mi risponde con una voce assonnata e roca.
"Giorno a te... Tra mezz'ora devo essere in università, grazie comunque per l'invito. Comunque Rocco mi ha chiesto se può pranzare qui con noi, non ci sono problemi vero?"
"Nessun problema, vado a fare un po' di spesa, cosa avete voglia di mangiare?"
Ha lo sguardo perso, a parer mio sta ancora dormendo.
"Alice?!"
Alza lo sguardo e sbadiglia, è molto buffa.
"Si scusami, tranquilla andremo noi dopo lezione."
Mi sorride e mi dirigo verso il bagno, anch'io sono alquanto assonnata a dirla tutta.
Sento che qualcosa non vada ma non riesco a capire cosa. C'è qualcosa di negativo nell'aria.
Torno in camera mia per prepararmi, indosso un vestito lungo verde scuro con degli stivaletti neri e una giacca nera, volevo mettere anche un cappello ma non so dove sia finito.
Saluto frettolosamente Alice, salgo in macchina e mi dirigo verso casa di Lea per andarla a prendere. Non capisco perché debba sempre girare io la città in macchina."Ehi biondina!"
La saluto con un bacio sulla guancia.
"Buongiorno Bià."
Risponde lei in modo freddo. Mette la cintura e aspetta che riparta.
"Va tutto bene? Dove vuoi andare?"
"Si tutto a posto, sono solo un po' stressata. Baretto?"
Dio è ossessionata da quel bar. Da quando hanno girato una serie tv, è d'obbligo andarci.
Per tutto il tragitto non parla, risponde a monosillabi alle mie domande e messaggia continuamente. Parcheggio proprio di fronte al bar, Lea esce dalla macchina sbattendo la portiera e si dirige verso l'entrata. La seguo correndo."Ma che succede?"
Ci sediamo una di fronte all'altra.
"Succede che in casa tua vive la nuova ragazza di Rocco. Ecco cosa succede."
Scoppio a ridere.
"La fidanzata di Rocco? Alice non è la sua ragazza, sono solo amici."
"Amici eh...? Sono sempre appiccicati in università, lui la abbraccia continuamente e le porta sempre il caffè durante le pause."
Da quando portare un caffè a qualcuno è sinonimo di fidanzamento?
"Allora Lea, stai viaggiando con la mente. Alice e Rocco non stanno insieme, si sono conosciuti in università e lui me l'ha presentata poiché cercava casa temporaneamente. La vostra relazione è finita da una vita per cui qual è il tuo problema ora?"
Sono certa non mi stesse ascoltando ma aspetto comunque una risposta.
"Il mio problema è che non solo tu continui ad essere sua amica nonostante tutto ciò che mi abbia fatto ma diventi anche la coinquilina della sua nuova troietta."
"Smettila Lea, non la conosci, non puoi dire queste cose. Ragiona un attimo. Non ho mai avuto rapporti con le ragazze che Rocco si portava a letto, non aveva senso farlo."
Accende una sigaretta e fissa la tazzina di fronte a lei, sembra voglia disintegrarla con lo sguardo.
"Mi rispondi? Non fare la bambina."
"Anche Clara e Siria sono d'accordo con me."
Risponde finalmente ma con aria spavalda.
"Cosa c'entra Siria in questa storia?"
Siria è una mia amica di università. Qualche volta è uscita con noi quattro ed è sempre venuta ai nostri compleanni dacché la conosco ma non immaginavo fosse tanto amica stretta di Lea da essere a conoscenza dei suoi drammi esistenziali.
"Mi ha chiesto come mai mi facessi andar bene questa situazione ma visto che non ne ero al corrente non ho saputo cosa risponderle."
"Lea questa situazione è ridicola. Fate dei film mentali assurdi. Al posto di prendertela con me, parlane con Rocco e Alice ma non mettermi in mezzo. Se non mi credi non è un mio problema."
Cerco in tutti i modi di farle capire che i suoi ragionamenti siano assurdi e che debba smetterla di comportarsi in questo modo infantile. Non riesce ad andare avanti perché Rocco le piaceva sotto tutti i punti di vista possibili ed immaginabili, mentre gli altri ragazzi non la attirano più di tanto sotto alcuni aspetti.
"Tutto questo non è giusto, perché lei si ed io no? Perché tu si ed io no? Sono l'unica persona con cui non parla, tutto questo è assurdo Bià, te ne rendi conto o no?"
Le faccio un discorso abbastanza convincente mettendole davanti l'unica e sola verità, se mi vorrà ascoltare, bene così.
Dopo averla più o meno convinta, posso fare un sospiro di sollievo, è difficile farle entrare in testa certi ragionamenti, a tratti impossibile.
Non le dirò che pranzo con Rocco e Alice, ho già fatto abbastanza veleno fino ad ora.
Sulla strada di ritorno passo da un negozio di articoli decorativi per la casa e poi dal supermercato. Compro tre candele profumatissime da mettere in salotto e gli ennesimi cuscini da aggiungere alla vasta collezione sul letto della mia stanza."Eravamo certi non tornassi più"
Mi dice Rocco una volta tornata a casa.
"Sono andata a comprare qualche cuscino."
Rispondo tirandoli fuori dalla busta.
"Sono passato dal Baretto sta mattina, dovevo prendere un cornetto per me e uno per Alice ma ho visto te e Lea bisticciare e ho preferito cambiare bar."
"Si... Eravamo indecise su cosa comprare a Sveva per il suo compleanno e abbiamo iniziato a litigare per chi delle due la conoscesse meglio."
Mi squadra con aria dubbiosa, poi sbuffa e passa una mano tra i capelli scomponendosi il ciuffo.
"Sveva è nata ad agosto e non vive più qui, vorrei ricordarti. Non volevo sapere il motivo del litigio, volevo solo dirti dell'accaduto"
Sa perfettamente che stessimo parlando di lui, è uno degli unici motivi per cui io e Lea litighiamo. Apro intanto una bottiglia di vino rosso e dopo averlo versato in tre calici, ne bevo un sorso.
"Questa Lea L'ex di Rocco Non sarà gelosa di me... Vero?"
Bevo molto più velocemente il mio vino, facendo cadere qualche goccia sul pavimento.
"Non credo Ali Tranquilla."
Risponde Rocco gettandomi uno sfuggente sguardo d'intesa. Annuisco con la testa, accordando con la risposta del mio amico e mi dirigo poi verso il piano cucina per preparare qualcosa per pranzo.
"Ah, Bianca Qualcuno si sta trasferendo qui di fronte che tu sappia? Ho visto dei cartoni sta mattina prima di andare in università e prima alcuni rumori provenienti dalla casa accanto."
Non vive nessuno da anni in quella casa da ciò che so.
"Non so dirti, da quando ci sono io qui, nessuno è mai venuto nemmeno a dare un 'occhiata!"
Ci mancano solo i vicini!!!
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Sono fuori di testa || Ethan Torchio
RomanceTra equilibrio, passione, paura e destino.