Capitolo 2

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Era finalmente agosto e la nuova stagione di calcio stava per iniziare.
Ero troppo emozionata!
Non vedevo l'ora di cominciare.

Nell'email che mi avevano mandato i dirigenti del PSG, c'era scritto che il mio primo giorno sarebbe stato il 9 agosto, pochi giorni dopo l'inizio della Ligue.

Era l'8 agosto quando mi sono messa a prepare la mia borsa e soprattutto a prepararmi psicologicamente, dato che il 9 viene subito dopo l'8...strano vero?

Appena mi sono svegliata, mi sono lavata e vestita e mi sono messa al lavoro.
Quella borsa mi avrebbe dovuto accompagnare ogni giorno al mio nuovo lavoro, quindi doveva essere perfetta.
Non sto scherzando quando vi dico che ci ho messo 2 ore a prepararla, però alla fine del mio duro lavoro avevo tutto il necessario.
Anche in caso di un attacco alieno, io ero pronta.

Ero così stanca che appena mi sono stesa sul letto per riposarmi due minuti mi sono svegliata alle quattro di pomeriggio.
Non avevo pranzato, infatti il mio stomaco ne risentiva gli effetti.
Dato che non avevo voglia di prepararmi qualcosa da mangiare, decido di andare alla tavola calda sotto casa.
C'è sempre molta gente, ma io sono la benvenuta e alcune volte mi fanno mangiare anche nell'area riservata al personale.
Ormai sono di famiglia, soprattutto perchè la figlia del proprietario, Céline, e io siamo grandi amiche.
Mi ha accolta a braccia aperte quando sono andata a vivere da sola a 20 anni.
Lei è più grande di me di 2 anni e per me è come una sorella maggiore: ci vogliamo davvero bene.

"Bom Dia a todos!" esclamo entrando nel ristorante allargando le braccia.
"Camilaaaa" esclama a sua volta Céline.
Ci abbracciamo e lei mi dice prendendomi il viso con le sue mani delicate "Ho sentito la grande notizia! Sono così felice per te!"
"Già! Ce l'ho fatta!" rispondo io sorridendole.

Mi fa segno di seguirla e mi fa vedere una parete dietro al bancone piena di foto di calciatori.
Noto che uno di quelli è suo padre, nonchè proprietario della tavola calda, che indossa la maglia della nazionale francese.
"Wow Céline non sapevo che tuo padre aveva giocato nella nazionale!" esclamo ammirando le fotografie datate.
"Eh già, nemmeno io lo sapevo, fino a circa 2 anni fa. Non ne parla spesso...per come è andata a finire" il suo viso diventa all'improvviso triste e vedendo la mia curiosità mi spiega "Si è rotto il ginocchio e l'anca durante una partita. È dovuto stare un anno senza giocare e anche dopo l'infortunio il suo corpo non era più lo stesso, quindi ha deciso di smettere. Ma questo è successo tanti anni fa, io non ero ancora nata"
"Oh mi dispiace, so come ci si sente...davvero" le dico e tanti brutti ricordi mi vengono in mente, ma li scaccio via velocemente.

"Allora, cosa desidera la signorina Gomes?" mi chiede Céline facendomi tornare il sorriso.
"Faccio scegliere a voi, non ho nessuna ispirazione oggi" rispondo guardandomi intorno.
"Ok, torno subito!" e corre in cucina.
Come promesso, torna dopo pochi minuti e ci sediamo al bancone.
"Quando inizi?" mi chiede la ragazza prendendo dell'acqua.
"Domani. Oggi ho preparato tutto e sono super emozionata" rispondo io appoggiando le mani sulle coscie e alzando le spalle.
"Immagino! Magari conosci qualche ragazzo carino..."
Ed eccola ancora sull'argomento ragazzi.
Da quando ho rotto con Mathias, perchè quello stronzo mi ha tradita, tutte le mie amiche provano a farmi mettere con qualcuno, ma non hanno capito che me lo devo trovare da sola.

"Célli! Quante volte te l'ho detto? Poi di solito i calciatori sono sbruffoni..." mi invento io cercando qualche scusa per farle cambiare argomento.
"Dai! Con tutti quei calciatori ce ne sarà uno simpatico e gentile...e possibilmente carino, ma quelli sono gusti"
Io la guardo male ridendo e intanto mi arriva un bel piatto di pasta al sugo.
Inizio a mangiarlo con foga e in due secondi lo finisco.
Dopo aver chiacchierato con la mia amica, ringrazio e saluto tutti e torno a casa.

Quando entro nel mio appartamento mi rendo conto che erano già le sei di pomeriggio.
Non ho nemmeno cenato e alle nove ero già in pigiama, davanti a Netflix e a una grande ciotola di popcorn.
Non riuscivo a concentrarmi sulla serie tv da quanto ero emozionata per il giorno dopo!
Era la cosa più bella che mi potesse mai accadere.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora