Era da un ora che ero seduta sul letto disperata perchè non sapevo cosa mettermi.
Mi provavo un vestito e poi me lo toglievo subito.
Lui aveva detto una cena e niente di più, ma non sapevo se mettermi un vestito elegante o qualcosa di più semplice, tipo una gonna e un top.
Sarei dovuta uscita un quarto d'ora dopo ed ero ancora in reggiseno e tuta.
Finalmente, trovo un vestito adatto.
Era lungo fino a mezza coscia, era verde e aderente e aveva le spalline sottili.
La scollatura era semplice, dritta e il tessuto era lucido.
Metto un trucco leggero formato da fondotinta, mascara, eyeliner, blush e lucidalabbra e raccolgo i capelli in una coda alta, lasciando qualche ciocca davanti.
Al mio look aggiungo una collana e degli orecchini d'oro e una borsetta a spalla, anch'essa verde.
Per uscire, metto degli anfibi neri con una suola alta e una giacca oversize di pelle nera.
Mi do un'ultima occhiata allo specchio e divento sempre più sicura me.
Salgo sulla mia BMW bianca e mi dirigo verso la casa del calciatore.
Durante il viaggio, ero così nervosa che continuavo a picchiettare l'indice sul volante e avevo le mani sudate.
Dovevo stare calma.
Era solo una cena.
Una cena e niente di più.Faccio un lungo respiro, mi faccio forza e suono al campanello.
Dopo poco, la porta si apre e compare Neymar, vestito elegante.
Non aveva il solito completo con giacca e cravatta, ma era stupendo comunque.
Appena mi vede, sposta gli occhi dal basso verso l'alto osservandomi e poi mi sorride.
"Ehi" lo saluto io, spostando timidamente una ciocca di capelli dal viso.
"Ehi" ricambia lui.
"Vieni pure, ho appena finito di sistemare..." dice il calciatore.
Io entro in casa e mi tolgo la giacca, appendendola sull'appendino.
Mi giro verso la sala da pranzo e rimango meravigliata.
Aveva apparecchiato la tavola perfettamente, aggiungendo dei bellissimi fiori al centro e delle candele.
Aveva fatto tutto questo per me?
"Wow Neymar...io...non so che dire, è-" dico io sorpresa.
"Non devi dire niente. È il minimo indispensabile" mi interrompe lui.
Cala un momento di silenzio e Neymar lo interrompe conducendomi al tavolo.
"Non l'ho preparato io, ma spero che ti piaccia comunque" mi anticipa lui e la governante porta un piatto di spaghetti molto invitante.
"Gli spaghetti! Quanto mi piacciono" esclamo io con gli occhi scintillanti.
"Me lo ricordo. Ogni volta che venivo da te mangiavamo spaghetti" dice lui ridendo.
I giorni migliori.
I pomeriggi passati a farci le coccole o a divertirci giocando alla play station...
A ripensarci mi vengono ancora i brividi.
"Già..." sussurro io con aria malinconica.
Ci gustiamo in silenzio il piatto di spaghetti e poi, una volta finito, il brasiliano chiama la governante per portare il dolce, che era una fetta di crostata, la mia torta preferita.
"Ney! Sei serio?" esclamo io divertita appena vedo il dolce.
"Ovvio! Non volevo darti qualcosa che non ti sarebbe piaciuto" risponde lui sorridendo e io arrossisco.
I nostri sguardi si incrociano per qualche secondo e io sprofondo nei suoi occhi verdi.
Resto incantata dal suo sguardo profondo.
In un attimo, mi passano per la mente tutti i momenti che ho vissuto con lui.
Cazzo se mi mancavano.
No, mi mancava lui.
Mi mancava avercelo affianco sempre, pronto a proteggermi e a coccolarmi.
Mi mancavano i suoi abbracci, le sue mani, le sue labbra.
Ritorno in me e mangio l'ultimo boccono di crostata.
Poi poso la forchetta sul piatto e fisso il vuoto pensierosa.
"Perchè?" gli chiedo io.
"Perchè cosa?"
"Perchè l'hai fatto? Andava tutto benissimo tra di noi"
Vedo il viso del calciatore incupirsi.
"Almeno mi puoi dire chi è lei? Vi sentite ancora o...non so, scopate ogni notte?"
"Cosa?! No! Non la vedo più da quel giorno..."
"Ok e allora cos'è successo? Sono pronta a sentire le tue scuse"
"Ero fatto Camila. Ero totalmente andato. Non so quanto avevo bevuto. E lei si è approfittata di me"
"Ma come hai fatto a non ricordarti di me?
"Te l'ho detto, ero ubriaco"
"Ney non dire cazzate. Anche se uno è ubriaco non si dimentica di una persona importante, o forse non lo ero nemmeno?"
"Ovvio che lo eri, lo sei ancora Camila, non pensarlo nemmeno" ribatte lui serio.
"Non so Ney, non capisco se mi posso fidare ancora..." dico io mordendomi il labbro inferiore.
Il calciatore si alza e si mette affianco a me.
Allunga la mano e mi dice "Te lo dimostro proprio ora allora"
Io afferro la sua mano e mi alzo.
Neymar mi porta al centro del salotto e mi fa fare una giravolta.
"Ney, daiii" dico io ridendo.
"Balla che ti fa bene" ribatte lui e mi tira a sè.
Iniziamo a ballare un lento, senza musica, e io rido, nascondendo la faccia sulla sua spalla.
Contagio pure lui e finalmente sento la sua risata, capace di mettere il buon umore anche alla persona più triste di questo universo.
Per tutto il nostro piccolo "spettacolo" avevo il sorriso stampato in faccia e vedere la sua espressione impegnata a non pestarmi i piedi, mi rendeva ancora più felice.
Dopo un po', ci fermiamo e restiamo abbracciati: le sue mani sui miei fianchi, le mie attorno al suo collo.
Alzo la testa dalla sua spalla e restiamo a fissarci per lunghi secondi, entrambi sorridenti.
"Sei bellissima" dice dolcemente il brasiliano.
"Pure tu non scherzi" ribatto io accarezzandogli i capelli.
"E tu sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato" sussurra lui, provocandomi le farfalle allo stomaco.
"Addirittura? Non credo che a quella mora dell'idromassaggio faccia piacere sentirlo" lo stuzzico io.
"Può anche andare all'inferno quella. Per me esisti solo te"
"Mi sei mancato Ney"
"Pure tu...ma la cosa che mi era mancata di più era questa..."
Si butta sulle mie labbra e io lo seguo.
Lo desideravamo tutti e due.
Avevamo aspettato troppo tempo.
Le mani del calciatore scendono sempre di più fino a fermarsi sul mio fondoschiena e mi teneva stretta a sè.
Quel bacio era magico.
Era una necessità.
Ci stacchiamo, senza fiato, e scoppiamo a ridere.
"Potevi dirmelo che mi portavo delle mentine!" esclamo io, tenendo sempre le braccia attorno al suo collo.
"Tanto abbiamo mangiato la stessa roba e poi, è l'ultima cosa di cui mi preoccupo" ribatte lui sorridendomi.
Rimaniamo in silenzio, l'uno perso negli occhi dell'altro.
Eravamo di nuovo innamorati.
In realtà, non avevamo mai smesso di esserlo.Spazio autrice ♡
FINALMENTE. È. SUCCESSO.
Non vedevo l'ora di scrivere questa scenaaa
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Ci vediamo al prossimo capitolo!
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BLESSED || Neymar Jr
FanfictionCamila Gomes è una ragazza di 26 anni nata a Parigi ma di origini brasiliane. È entrata da poco nel mondo del calcio, dove lavora come giornalista. Da quel giorno si è innamorata della squadra della capitale: il PSG. Ma il suo cuore verrà catturato...