Mi tremavano le mani.
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Tiro un pugno alla poltrona e corro fuori dal mio ufficio.
Arrivo al campo d'allenamento e vado dritta verso Neymar, che stava chiaccherando con i suoi compagni.
Appena mi vede apre la braccia e mi dice "Eccola! Come va amore?"
Senza rispondere gli tiro uno schiaffo sulla guancia, che gli lascia il rosso.
Tutti indietreggiano e si guardano perplessi.
"Che cazzo-" dice Neymar toccandosi la guancia che gli avevo colpito.
"Come hai potuto farmi questo?! Brutto stronzo. Mi fai schifo" gli urlo in faccia.
Lui mi guarda corrugando le sopracciglia e io gli mostro la foto che avevo visto, che raffigurava lui insieme ad una bella ragazza in un idromassaggio.
Appena vede la foto chiude gli occhi e io dico "Esatto, l'ho scoperto. Non te lo saresti immaginato eh? Pensavi che fossi una rincoglionita eh? Solo una troietta che ti scopi, beh sai cosa Neymar non sono più la tua bambolina con cui fai quello che vuoi"
"Camila posso spiegare-"
"No! No tu mi spieghi proprio un cazzo. Non voglio sentire una parola venire dalla tua lurida bocca. Ti rendi conto? Io mi fidavo di te, tutti mi dicevano che ero una cogliona e io negavo, dicendo che ero innamorata di te. Ed era vero. Lo ero, mi facevi impazzire. A quanto pare per te non era lo stesso" dico io, stringendo i pugni così forte da farmi male con le mie stesse unghie.
"Amore aspetta"
"E non chiamarmi amore! Chissà quante donne hai chiamato così in questi mesi eh...non farti più sentire, addio Neymar"
Detto così, gli volto le spalle e me ne vado a passo spedito verso la macchina: non avevo intenzione di stare nello stesso posto in cui era lui.
Entro nella mia 500 e mi chiudo dentro.
Scoppio in un pianto disperato e inizio a tirare i pugni al volante.
"Perchè! Perchè a me!" grido io, tra un singhiozzo e l'altro.
Inizio a respirare affannosamente e mi girava la testa.
Faticavo a inspirare l'aria e le mani mi iniziano a tremare.
Non capivo più niente.
Stavo avendo un attacco d'ansia.
In panico, prendo il telefono per chiamare qualcuno e la prima persona che mi compare era proprio il calciatore.
Subito dopo c'era il numero di Dean, quindi lo chiamo.
"Pronto?" risponde lui.
"D-Dean, sono Camila" dico io con la voce rotta e il respiro affannoso.
"Cami, stai bene? Cosa è successo?" mi chiede preoccupato Dean dall'altra parte del telefono.
"Sì, cioè no. Ti prego vieni, Dean ti prego"
"Ok ok dove sei?"
"S-sono al lavoro, nel parcheggio"
"Ok arrivo subito, non ti muovere da lì"
Mi tranquillizzo e inizio a respirare normalmente.
Ma il cuore mi batteva a mille e vedevo doppio.
Ancora non ci credevo.
Ero stata tradita.
Non riuscivo nemmeno a pensarlo.
Mi ero innamorata e quello stronzo aveva giocato con il mio cuore.
Mi aveva fatto credere che ero importante per lui, quando invece ero solo una delle tante.
Dopo poco vedo la macchina di Dean e io esco dalla mia.
Mi viene incontro e io lo abbraccio forte.
Lo stringo sempre di più, piangendo sul suo petto.
"Cami, stai tranquilla, è tutto a posto" mi dice lui con la voce calma e accarezzandomi i capelli.
"Non ci credo Dean, non è possibile" piango io.
"Vieni, siediti qui" mi dice lui facendomi sedere nella sua jeep.
Lui resta fuori davanti a me, che mi teneva le mani.
"Cos'è successo?"
"Quello stronzo mi ha tradita. Neymar, ho visto una foto..." gli spiego io asciugandomi le lacrime.
"Io lo ammazzo te lo giuro. Te l'avevo detto che è un donnaiolo quello lì" ribatte lui scuotendo la testa.
"No! Non è vero, non è un donnaiolo. Lui è dolce e mi ha fatto sentire amata" dico io.
Lo stavo proteggendo.
Non so nemmeno io il perchè: mi aveva trattata di merda e io lo difendo.
Che cazzo di problemi ho?
"No Cami, è un donnaiolo. Ha ferito i tuoi sentimenti, era impegnato con te e ha scopato un'atra. Non ha preso la cosa sul serio e non è giusto che lo difendi Cami" ribatte duro Dean.
"Lo so, è che...è che io lo amo ok?" dico io singhiozzando.
"Lo so Cami" sussurra lui abbracciandomi.
"Ora andiamo dai, non ti fa bene stare qui"
Sale in macchina pure lui e partiamo, uscendo da quell'inferno.------------------
"Grazie Dean" dico io mentre stava guidando.
"Figurati Cami, è il minimo" risponde lui sorridendomi.
"Scusa se ti ho tirato in mezzo...è che eri la prima persona a cui ho pensato e-e non volevo disturbarti, m-ma ero in crisi" mi scuso io, impanicando un'altra volta.
Dean mi mette una mano sulla gamba e mi dice calmamente "Tranquilla Cami, non mi hai assolutamente disturbato e poi sai che per qualunque cosa io ci sono"
"Grazie, veramente" ripeto io, mettendo la mia mano sulla sua.
Gli rivolgo un sorriso confuso e lui toglie la mano, dato che eravamo entrambi a disagio.
Eravamo come fratelli, ma c'era qualcosa nel suo sguardo che mi confondeva.
A che gioco stai giocando Dean?Neymar's pov
"Non è vero, dovevi passarmela" dico io ai miei compagni.
"A te? Figuriamoci" ribatte Verratti ridendo.
Kylian mi fa segno di voltarmi indietro e vedo la mia ragazza, stupenda come sempre, camminare verso di me.
Ma non era la solita, rilassata e contenta, il suo passo era spedito e il suo viso era duro.
"Eccola! Come va amore?" esclamo io aprendo la braccia per abbracciarla.
Lei non apre bocca e mi tira uno schiaffo sulla guancia destra, facendomi sobbalzare.
Wow mi aveva fatto davvero male, non pensavo fosse così potente a dare gli schiaffi.
Tutti i miei compagni indietreggiano, sorpresi dall'accaduto.
Pure io lo ero, infatti le chiedo massaggiandomi la guancia "Che cazzo-"
Ma lei mi interrompe e inizia ad urlarmi contro "Come hai potuto farmi questo?! Brutto stronzo. Mi fai schifo"
Ei, piano con le parole.
La guardo perplesso e lei mi mostra una foto sul telefono: c'eravamo io e una bella ragazza in un idromassaggio.
Era una brasiliana che avevo incontrato circa un mese prima, mi aveva invitato ad una festa e io che faccio? dico di no?
Forse ero un po' troppo fatto per ricordarmi di Camila...sì, ero decisamente troppo fatto.
Sento una scossa per tutta la schiena e io chiudo gli occhi, ripensando alla mia cazzata.
"Esatto, l'ho scoperto. Non te lo saresti immaginato eh? Pensavi che fossi una rincoglionita eh? Solo una troietta che ti scopi, beh sai cosa Neymar non sono più la tua bambolina con cui fai quello che vuoi" mi dice lei con gli occhi lucidi.
Che cosa le avevo fatto.
Io cerco di spiegarle ma lei mi ferma "No! No tu mi spieghi proprio un cazzo. Non voglio sentire una parola venire dalla tua lurida bocca. Ti rendi conto? Io mi fidavo di te, tutti mi dicevano che ero una cogliona e io negavo, dicendo che ero innamorata di te. Ed era vero. Lo ero, mi facevi impazzire. A quanto pare per te non era lo stesso"
Vedo che aveva i pugni serrati, si stava massacrando i palmi con le unghie.
"Amore aspetta-" dico io.
Brutto errore.
Chiamarla amore dopo questo?
Ma che cazzo mi passa per la testa?
"E non chiamarmi amore! Chissà quante donne hai chiamato così in questi mesi eh...non farti più sentire, addio Neymar"
Si gira e se ne va, lasciandomi impalato in mezzo al campo.
Mi metto le mani tra i capelli e inizio a camminare avanti e indietro.
"Cazzo amico, sei proprio fottuto" dice Kylian.
"Stai zitto Kylian! Devo...devo trovare una soluzione" rispondo io bruscamente al mio amico.
Prendo un pallone e lo calcio con tutta la forza che avevo.
Kylian aveva ragione, ero proprio fottuto.Spazio autrice ♡
E come promesso, il nuovo capitolo è subito arrivato!
Spero vi piaccia :))
Non odiatemi, ma dovevo aggiungere un po' di drama alla storia hahaha
Fatemi sapere cosa ne pensate (gli insutli a Neymar sono più che accettati ;))
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BLESSED || Neymar Jr
FanfictionCamila Gomes è una ragazza di 26 anni nata a Parigi ma di origini brasiliane. È entrata da poco nel mondo del calcio, dove lavora come giornalista. Da quel giorno si è innamorata della squadra della capitale: il PSG. Ma il suo cuore verrà catturato...