Madison non ha mai passato il giorno di Natale in ospedale.
Il non essere a casa tuttavia, dopo gli eventi della sera precedente, non la turbano. Le danno un poco di sollievo.
Ha chiuso la chiamata con Jessy nel momento in cui ha trovato la carcassa di quel corvo sul portico ed è tornata dentro casa, sbattendo con forza la porta dell'entrata, ha avuto tutta l'intenzione di chiamare la polizia.
È stato l'Hacker a fermarla.
L'ha chiamata qualche secondo dopo aver impedito che il cellulare inoltrasse la richiesta di contatto con la polizia. Ci sono state delle urla tra Madison e l'Hacker, la giovane infermiera in quel momento ha odiato tutto di lui. La calma delle sue parole, il tono metallico di quella voce camuffata.
E quella perenne richiesta di fidarsi che anche in quel momento, via chat, Madison ha mandato a quel paese: Inviandogli un emoji con il dito medio alzato.
???: Sei arrabbiata.
Lo capisco, è comprensibile.
Madison non gli risponde.
Si disconnette e basta posando il cellulare nella tasca.
Già è abbastanza per lei dover passare la notte di natale in ospedale in più non ha alcuna voglia di rovinarsi la nottata a causa dell'Hacker.
Ha altro a cui pensare, soprattutto alle ultime notizie giunte dal gruppo.
Come anticipato durante la loro videochiamata, non appena è rientrata a casa, Jessy ha scritto nella chat di gruppo raccontando del cadavere.
Madison non ha visto nulla di sospetto nella chat, se non la disconnessione improvvisa di Thomas, ma infondo è il fidanzato di Hannah. Per lui non dev'essere stato facile.
Paga il milk-shake con caramello e afferra la bustina contenente il suo cornetto. È un'abitudine che ha preso prima di ogni turno notturno, così come studiare seduta sul bordo della fontana mentre sorseggia la sua bevanda; l'ospedale di fronte l'entrata ha un piccolo parco dove ci sono giostre e panchine, la fontana posta al centro è di forma rotonda e Madison può ben confermare tutti gli esami passati grazie a quella pausa e alla quiete che avvolge il parco in quelle ore pomeridiane.
Madison prende un sorso del suo Milk-shake e apre il libro, ci sono poche persone intorno a lei: due bambini sulle altalene e le loro madri poco distanti da loro, seduto su una panchina poco distante dalle altalene vi è la figura di un uomo. Madison avverte un grido, uno dei bambini è caduto vicino l'uomo che prontamente lo ha alzato, Madison pensò che dov'esse essere il padre data la carezza che l'uomo lascia sul capo del bambino per poi lasciare che torni a giocare.
Gli occhi grigi di Madison si portano nuovamente sul manuale di biologia, portando alle labbra un pezzo del cornetto ancora caldo, le gambe sono incrociate e la schiena è poggiata su una delle colonne che circondano la fontana.
<< ora capisco perché ti piace tanto qui! >>
Madison alza lo sguardo, non ha mai sentito quella voce, così profonda e rassicurante proveniente proprio da dietro le sue spalle. Si guarda intorno, i bambini sono sugli scivoli insieme alle madri che parlano tra di loro, non vi è però traccia del padre del bambino.
<< calmo, e tranquillo... ma si sente fin qui l'odore del messicano dall'altro lato della strada. Ti si addice, Madison >>
Madison cerca di girarsi ma la voce la ferma, questa volta adotta un tono autoritario.
<< No, non voltarti, nessuno deve pensare che stiamo parlando. O che ci conosciamo qualora io venga riconosciuto. Per questo, fammi il favore di mettere le tue cuffie all'orecchio e tenere il cellulare vicino. È principalmente per la tua sicurezza! >>
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Duskwood - Il caso dell'uomo senza volto
Фанфик- Mani in alto! - Gli intima l'agente. Jake avverte il freddo suono della pistola che viene caricata, pronta a sparare. Alza le mani portandole sopra la testa. - si volti. Adesso! - - Hey, capo! È da molto che non ci vediamo - [...