CAPITOLO 6

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Jake: non aver paura.

È la prova che lui ha protetto le registrazioni. Molto probabilmente oltre il virus ha installato

anche un sistema che lo avvisa qualora qualcuno provi a scaricarle, come ho fatto io!

Madison: in quelle registrazioni c'è qualcosa.

Jake: Si, senza ombra di dubbio.

 Ma abbiamo bisogno delle copie fisiche per fare prima.

Madison: non dovremmo dire tutto alla polizia? Jake, è troppo!

Avrei dovuto denunciare quelle chiamate mesi fa.

Jake: ma non lo hai fatto!

Si sta esponendo solo ora che sa che stai indagando.

Madison: probabilmente anche lui è a conoscenza delle mie chat.

Jake: no. Non lo è.

Madison: come fai a saperlo?

Jake: ho cryptato la nostra chat e quelle con il gruppo.

Non può vedere a chi scrivi o chi ti scrive. Ho provveduto poco prima che ti contattassi.

Il non sapere lo spaventa.

Madison: credi sia un Hacker come te?

Jake: Si.

Per sua sfortuna io non sono da meno.

Madison: è troppo pericoloso.

Jake: ti proteggerò!

Te lo prometto!

Quella fu solo una parte della lunga conversazione avuta.

Quelle chiamate anonime cominciarono a settembre e con il tempo sono aumentate di frequenza. Lo sconosciuto non ha mai parlato. È sempre rimasto in silenzio ad ogni chiamata, e Madison non è mai andata dalla polizia perché non ha prove di chi ci sia dietro.

Sono passati circa dieci giorni da quando quella paziente le ha messo a forza il biglietto in mano senza proferire alcuna parola. Giorni in cui la mente di Madison è stata presa d'assalto da una moltitudine di pensieri e paure.

Ha fatto installare delle telecamere fuori e dentro casa, ha pensato anche alle sbarre alle finestre, ma qualora fosse entrato qualcuno lei e suo fratello non sarebbero potuti scappare.

Appena ha un secondo libero il suo pollice scorre freneticamente sulle chat presenti nell'app: Dalle chat singole a quelle di gruppo. Cerca un indizio qualsiasi cosa che possa farle capire se lo sconosciuto sia uno del gruppo. Ma come ha detto a Jake, non ha parlato delle chiamate tanto meno delle registrazioni con il gruppo. Con loro, ha parlato di Hannah, dei momenti precedenti la sua scomparsa e della sua personalità. È stata descritta da tutti come una persona buona e altruista, acqua e sapone.

Una sorella amorevole, una fidanzata fedele e un'amica devota. Perché una persona dalla vita così perfetta debba sparire da un giorno all'altro?

Cleo: non ci sono motivi per cui Hannah dovesse andarsene volontariamente.

Non era neanche preoccupata l'ultimo periodo, era normale. Come sempre.

Lilly: potresti dirci tu dov'è! Chiudiamo finalmente questo teatrino.

Madison interagisce poco nella chat di gruppo. Parla singolarmente con i ragazzi escludendo volontariamente Lilly, infatti non ha caso, ad ogni uscita della ragazza nella chat di gruppo Madison ha iniziato ad ignorarla volontariamente, il povero Richy ormai da giorni fa da tramite ponendo le domande di Lilly, poiché Madison risponde a tutti tranne che a lei!

Duskwood - Il caso dell'uomo senza voltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora