Era una giornata soleggiata.
Una brezza leggera quasi impercettibile scosta i riccioli scuri di Madison, gli occhi grigi sono privi di emozioni mentre osserva la bara di Dan essere calata nel cimitero di Duskwood.
Ha ormai terminato tutte le sue lacrime, come sono arrivati a questo?
Perché sta accadendo a lei? Che cos'ha fatto di male perché questo accadesse?
Perché uccidere Dan? Perché rapir Michael?
Al pensiero di suo fratello avverte una mano stringergli il cuore, stritolarlo. Non c'è attimo in cui non pensa a come stia, se gli hanno fatto del male, se è ancora vivo, se avesse mangiato, se sentisse freddo.
I suoi pensieri forse sono stati sentiti da Brenda che le stringe il braccio e con l'altra mano le accarezza la schiena. Ci sono tutti: Ricky, Cloe, Thomas, Jessy, e anche Lilith che piange qualche metro di distanza da lei. Vi è una donna, su una carrozzina che stringe per un ultimo istante la bara con le braccia prima di essere tirata su da altre persone. Vedere il dolore della madre di Dan è uno strazio e Madison non riesce a capire come faccia Lilith a stare lì, in piedi come se non fosse colpa sua ciò che era successo.
Il prete benedice la bara che viene coperta dal terriccio: << cenere alla cenere, polvere alla polvere. Ma non temete fratelli. Nel sacrificio di Cristo un giorno risorgeremo insieme al nostro fratello Daniel >>
Madison chiude gli occhi non vuole sentire nulla eppure è costretta ad ascoltare le parole di Alan arrivato in quell'esatto instante al suo fianco.
<< come sta? >>
Madison resta in silenzio e non sposta neanche il volto verso Alan.
<< Mi scusi. Immagino la risposta stupido da parte chiederglielo. Ma signorina Chapman, ho bisogno che lei collabori >>
<< vi ho detto tutto quello che so! >> mormora Madison.
Alan resta in silenzio e Madison spera che continui a restare tale, che non le chieda altro che non le chieda di Jake.
<< venga con me nel mio ufficio. Facciamo giusto una piccola chiacchierata, anche perché dobbiamo raccogliere la sua deposizione >>
Brenda è immediatamente attenta forse osserva Alan, come è suo solito fare.
<< se serve verremo, ma io non lascio Madison da sola >>
<< non può entrare in sala con me, ma può aspettare fuori, per lei è un buon compromesso? Saletta esterna, terrò le tende aperte così che lei possa vedere >>
<< affare fatto! >>
Madison si umetta le labbra, porta una mano all'interno della tasca del giubbino che indossa, sperava in una vibrazione del cellulare, anche piccola. Un segno che almeno Jake fosse di nuovo con lei. Le aveva giurato di proteggere suo fratello, non li avrebbe lasciati soli in questo inferno.
*
Quando ha capito chi fosse morto, fuori da quell'ospedale, Jake ha respirato di sollievo.
Si è sentito una merda per essere sollevato che a morire sia stato Dan e non Madison? No, anzi, non si è sentito minimamente in colpa. Neanche in quel momento quando distante metri da lei nascosto dietro ad un albero la osserva, in quell'abito nero: nota come il volto sia pallido, provato dall'accaduto.
Avrebbe voluto avvicinarsi, avrebbe voluto avvicinarsi ad Alan e consegnarsi, avrebbe collaborato a patto che avrebbe salvato lei. Ma poi ricorda che neanche lui può fermare i suoi inseguitori, e deve restare libero per liberare Michael glielo ha promesso!
Si guarda velocemente intorno. Non vede persone sospette ma non può sostare oltre, non può metterla oltre in pericolo. Prima riesce a far perdere le sue tracce, meglio è!
Eppure ha bisogno di farle sapere che lui è qui, con lei. Che non è scomparso nel nulla.
*
Madison si allontana per un momento, è stanca ha chiesto semplicemente un attimo vicino la tomba di Dan in solitudine. Ed è li che resta, inginocchiata dinanzi quella lapide.
<< ... ti avevo detto di stare a casa! >>
Mormora abbassando il capo.
<< mi dispiace Dan. >>
Tira fuori il cellulare apre la chat con Jake e la osserva, ne osserva i messaggi e senza pensarci inizia a digitare:
Madison: Non so se tu stia bene, se sei stato preso o sia ancora vivo.
Senza di te sta andando tutto a rotoli! Dan è morto, e Michael è stato rapito!
Ho bisogno di te Jake.
Ti prego
Torna!
Chiude il cellulare porta il dorso della mano agli occhi, cerca di non piangere e riesce a frenare le lacrime solo quando avverte un sassolino toccarle le gambe.
Si volta non vedendo nessuno si alza e si avvicina ad un albero vicino, distante solo qualche metro. Con la mano tocca il tronco ne segue la figura ma non trova nessuno. Abbassa il capo, sentendo qualcosa di diverso sotto il piede, abbasta lo sguardo è vi è un libro piccolo, dalla copertina flessibile.
Madison sfiora il d'orso dove vi è impresso in caratteri d'orati il titolo: "IL FANTASMA DI CANTERVILLE" il cuore inizia a battere all'impazzata e il respiro diventa affannoso.
Vi è una foglia nel libro. Ferma alla prima pagina in bianco dove sulla sinistra vi è una piccola scritta in corsivo: "Tu sei la chiave, Madison".
*
Alan osserva Madison all'altro capo della scrivania. Dietro la finestra rigorosamente con le tende aperte, Alan può notare Brenda con gli occhiali neri con la catenina d'orata a coprirle gli occhio e i guanti neri sulle mani. Doveva ammettere che sembrava uscita dagli anni sessanta.
<< è tutto ciò che so >>
<< è sicura? >>
<< si! >>
Alan picchietta contro la scrivania, osserva Madison, sa che nasconde qualcosa, lo sa ne è a conoscenza. E allora in quel momento decide di fermare la registrazione. Nota uno sguardo confuso nella ragazza ma poi si sporge verso di lei.
<< conosco Jake! E so che è lui che ti sta aiutando! >>
Osserva il suo volto ed eccolo lì, lo stupore celato a malapena dietro gli occhi grigi.
<< signorina Chapman lui è pericoloso. Molto pericoloso. La prego di collaborare, di essere chiara così che possa aiutare suo fratello a tornare a casa. >>
<< io... non lo conosco. Non so di cosa stia parlando >>
<< rivuole suo fratello a casa? >>
<< cosa? ... certo che domande >>
<< allora collabori, mi dica dove si nasconde mi dica che contatti ha con lui, non posso proteggerla se continua a proteggerlo! È un assassino! >>
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Duskwood - Il caso dell'uomo senza volto
Fanfiction- Mani in alto! - Gli intima l'agente. Jake avverte il freddo suono della pistola che viene caricata, pronta a sparare. Alza le mani portandole sopra la testa. - si volti. Adesso! - - Hey, capo! È da molto che non ci vediamo - [...