Ricordo di un passato ormai lontano pt.2

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T/n pov
Nel presente...

<<Ragazzi a tavolaaaa, è pronta la cenaaa>>-li chiamo, Castiel e i nostri figli: Liv e Alex. Apro il forno, prendo il polpettone che ho preparato facendo attenzione a non scottarmi sebbene indossi i guanti. Non si sa mai.
Mi giro di spalle, per ritrovarmi due bambini di 1 e 3 anni che corrono in cucina, dove mi trovo io adesso.
<<Mammaaa!>>
Sorrido, poggiando la teglia con il polpettone  dentro e mi chino in ginocchio nella loro direzione, allargando le braccia.
<<Ehy piccoli>>-li abbraccio così forte che mi rendo conto, che non c'è nulla al mondo che potesse capitarmi di bello se non queste due meraviglie. Tutto grazie a Castiel. Lo amo così tanto, sebbene questi bambini sono due nephilim ricercati. Ma che importa? Siamo nascosti e loro vivono felici nonostante tutto. E io darei la vita per loro.
<<Che profumino. Avete fatto il bagnetto?>>-chiedo, scuotendo a entrambi i capelli. Il più grande annuisce.
<<Papà ci ha aiutati>>-risponde. Proprio in quel momento, in cucina entra Castiel. A petto nudo, con dei semplici jeans addosso e una asciugamano poggiata sulla spalla.
<<Sì e avete fatto il bagno pure a me>>-risponde, scherzosamente. Ridacchio, alzandomi e andando verso di lui. Porto le mie braccia al suo collo, guardandolo negli occhi come la prima volta che gli ho detto che lo amo. E chi se la scorda più.
<<Beh, il bello di essere papà >>-dico, avvicinandomi sempre di più alle sue labbra. Poggia le mani sui miei fianchi, mettendo su un sorrisetto.
<<Grazie a te>>-risponde, baciandomi. Un bacio passionale, le sue mani viaggiano dai miei fianchi fino a stringere le mie natiche. Gemo leggermente, ripensando alla notte prima.

Liv e Alex si coprono gli occhi, imbarazzati.
<<Mamma, papà, noi siamo ancora qui>>-risponde Alex. Mi stacco dal bacio, ridacchiando insieme a Cas. <<Ops...>>
Lui sospira, felice. Si stacca dolcemente da me, per mettermi un braccio sulle spalle e baciarmi la fronte.
<<Beh, andiamo a cenare? Siete pronti bambini?>>-dice, abbassando lo sguardo verso i due gnometti dagli occhi celesti che lo guardano innamorati. Mette su un ghigno, avanzando con le gambe semi piegate e le mani a mo di dinosauro. È così buffo, che sorrido.
<<Arriva il mostro del...polpettone!>>-dice, fintamente minaccioso, correndo verso di loro. I bambini, ridendo, iniziano a correre verso il tavolo fino a sedersi per prima. Seguiti da Castiel che riempie entrambi di baci. È sempre stata la sua tecnica per farli mangiare, perché già...i bimbi quando si tratta di mangiare fanno sempre i capricci.
Rido, sedendomi a capotavola e iniziando a tagliare il polpettone, per poi distribuirlo nei piatti.
<<Mangiate prima che si mangi tutto lui!>>-dico, scherzando. I bimbi, ora sono tra le braccia di Castiel e si dimenano sbellicandosi dalle risate.
<<Papà basta non ce la faccio più !>>-dice Alex ridendo, quasi senza fiato. Castiel annuisce, asciugandosi le lacrime dovute alla risata. Si mette a tavola vicino a me, ricomponendosi, poggiando delicatamente la mano sulla mia e stringendola con dolcezza. Un calore così piacevole.
<<Su, mangiamo o il polpettone si farà freddo>>-dice, iniziando poi a tagliarlo. I bimbi annuiscono. La più piccola ha già il polpettone tagliato, quindi prende semplicemente la forchetta e mangia con attenzione come le abbiamo insegnato. Il più grande, lo sta tagliando.
<<Va bene mammina>>-risponde, educato.

Iniziamo a mangiare tutti. All'improvviso, Castiel smette di mangiare e si gira verso di me.
<<Mi dai un bacio?>>-chiede. Annuisco, pulendomi la bocca con un fazzoletto e girando lo sguardo verso di lui.
<<Anche due>>-rispondo, felice di avere questa vita con lui. Gli lascio due baci a stampo sulle labbra, fino a quando poi non mi ricordo che la torta che ho messo nel forno dovevo uscirla 10 minuti fa...

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