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Minho.

Solitamente, quando guidavo la mia amata moto, ero sempre concentrato, non riuscivo a togliere gli occhi dalla strada e andavo veloce. Sempre con i pensieri rivolti alle sensazioni che quella libertà mi provocava.

Questa volta no, era diverso. Avevo la persona che più mi attraeva, sotto ogni punto di vista, proprio dietro di me.

Cercavo di non pensare al modo in cui mi stringeva, come se fossi l'unica sua fonte di salvezza e sicurezza.

Le occhiate di sfuggita che davo agli specchietti retrovisori che inquadravano perfettamente il suo visino curioso, mi facevano battere il cuore e provare una tenerezza unica.

Erano sensazioni così belle, e proprio da quelle mi stavo pian piano rendendo conto di essere innamorato follemente di Jisung.

Passati una quindicina di minuti, arrivammo finalmente nel posto in cui volevo portarlo da tanto, perché ero sicuro che gli sarebbe piaciuto.

Fermai la moto e aiutai Jisung a scendere, mentre lui si guardava intorno curioso, poi posò gli occhi sul locale in cui volevo portarlo, e la sua espressione mi fece ridere.

"Davvero mi hai portato qui? Che bello entriamo!" disse iniziando a saltellare euforico.

"E tu davvero sei così gasato? Wow, ho fatto centro allora" lo presi per mano, ma lui non sembrò farci troppo caso, era troppo felice di entrare nel cat cafè.

Entrammo e subito vedemmo avvicinarsi un gattino ai nostri piedi, che iniziò a farci le fusa.

"Io non resisto ai gatti" dissi abbassandomi per accarezzarlo e quindi lasciando la mano a Jisung, mentre lui sorrideva e si accorgeva del fatto che eravamo entrati mano nella mano.

"Salve, volete accomodarvi?" chiese una cameriera, sorridendo nel vedere me giocare con il gattino.

"Sì, grazie" dissi, e lei ci indicò il tavolo nell'angolo, dove ci sedemmo.

Il gattino che stavo accarezzando mi seguì e quando mi sedetti sulla sedia in legno, mi saltò addosso e si appollaiò sulle mie gambe.

"Quel gattino è innamorato di te" disse Jisung ridendo, ed io ghignai.

"E non è il solo" lui arrossì, ma non fece in tempo a dire niente che la cameriera arrivò a prendere i nostri ordini.

"Una cheesecake alla fragola" disse subito Jisung, e non mi stupii dell'ordine. Felix mi aveva detto che amava le cheesecakes, proprio qualche ora prima, quando l'ho chiamato per chiedergli dove fosse Jisung.

"Per me dei waffles al cioccolato" dissi e lei annuì, andando verso la cucina.

Io e Jisung rimanemmo in silenzio per un po', lui ancora rosso in viso per ciò che avevo detto prima.

"A te piacciono i gatti?" chiesi per rompere il silenzio, e lui sembrò riprendersi dal rossore.

"Sì, mi piacciono. Quando ero piccolo, vicino casa mia c'era un gattino randagio, gli davo sempre da mangiare e gli portavo spesso il latte. Mi ci ero affezionato" disse finendo con un piccolo broncio, il labbro inferiore all'in giù.

"Non è più tornato?" chiesi intuendo qualcosa, e infatti lui annuì.

"Da un giorno all'altro non l'ho visto più. Mi piace solo pensare che abbia trovato qualcuno che si potesse prendere cura di lui, non che abbia fatto...insomma, una brutta fine" disse mordendosi il labbro.

"L'unica cosa di cui mi pento è di non averlo tenuto con me, sarebbe stato diverso. Ma mia madre non voleva, è allergica al pelo degli animali."

"Capisco...purtroppo tu non potevi farci niente, eri anche piccolo. Però il fatto che tu lo abbia aiutato sempre è bello" dissi facendogli un piccolo sorriso, accarezzando il pelo del gattino sulle mie gambe, che mi continuava a fare le fusa.

"Ecco a voi, ragazzi. La cheesecake e i waffles" arrivò di nuovo la cameriera e ci servì i nostri ordini, e prima di andarsene mi sorrise.

Jisung iniziò a mangiare, anzi no- a divorare la cheesecake.

"Aww sei proprio uno scoiattolino quando mangi!" risi guardando le sue guanciotte che si riempivano, poi iniziai a mangiare, vedendolo arrossire di nuovo.

"Allora...che fai sabato sera?" chiesi cercando di non risultare troppo invadente.

"Uhm...non ne ho idea. Di solito viene Felix a casa e guardiamo insieme un film, abbuffandoci di schifezze. Ma credo che vorrà stare con Chan sta volta" disse facendo spallucce.

"Mh credo anch'io. Quei due ormai vivono incollati l'uno all'altro" risi, contagiando anche la sua risata.

"Sì, però sono contento che Lixie abbia trovato una persona come Chan. Si vede che gli vuole bene" annuii, continuando a mangiare i waffles.

"Già...è fortunato. Conosco Chan da quando eravamo piccoli, è un bravissimo ragazzo"

"Davvero? Vi conoscete da così tanto tempo?" chiese lui curioso ed io annuii.

"Sì, era il mio vicino di casa, in più le nostre mamme erano molto amiche, e così iniziammo ad andare a scuola insieme, vederci quasi tutti i pomeriggi per giocare e studiare...oh, e poi conoscemmo Hyunjin e Jeongin"

"Ah sì, i ragazzi che stavano alla festa... avrei dovuto parlarci di più, ma lo sai, ero settimo incomodo" disse con una smorfia sul viso.

"Oh sì, mi ricordo perfettamente quella sera" dissi sorridendo in modo strano, e lui arrossì ancora una volta.

"Quindi...ti va di venire a casa mia sabato?"

Minsung - Not My CrushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora