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Jisung.

Oh mio dio, mi sta davvero invitando a casa sua?! Per tutte le cheesecakes del mondo!

"Uhm certo, perché no?" dissi senza pensarci troppo.

Proprio in quel momento un gattino si avvicinò alle mie gambe, e io lo guardai sorridendo intenerito dalle fusa che mi stava facendo.

"Perfetto, allora facciamo per le nove? Vediamo un film, mangiamo schifezze..." disse Minho, ed io annuii contento.

"Sì, va benissimo!" dissi mostrandomi forse un po' troppo euforico.

"Okay scoiattolino" mi fece l'occhiolino ed io mi sentii mancare per quanto fosse stato sexy in quel momento.

"Però, ora che ci penso..." aggiunse, facendomi risvegliare dai miei pensieri.

"Sabato c'è la festa in maschera della scuola" mise un piccolo broncio, probabilmente perché l'idea che aveva avuto lui di andare a casa sua era molto più allettante della festa.

Per quanto riguarda l'anniversario della scuola e le attività da fare...alla fine avevamo saltato le gare sportive e oggi ci sarebbero stati i laboratori.

Non che mi dispiacesse particolarmente, Minho era molto più interessante dei 50 anni della scuola.

Decidemmo di andare alla festa e quel sabato sera avrei dormito a casa sua.

Ancora non l'avevo realizzato bene evidentemente.

La festa era in maschera, e io non avevo idea da cosa mascherarmi.

Decisi stupidamente di chiedere un consiglio a Lix.

Dico stupidamente perché non mi lasciò in pace un secondo, doveva trovare il costume perfetto e doveva essere anche abbinato al suo, oppure di coppia a quello di Minho.

Così aveva ben deciso di dire a Minho di vestirsi da Joker e io sarei stato Harley Quinn.

La maschera più vista e scontata di sempre.

"Dai Lix, ma non potevo vestirmi normale e basta? Nessuno si maschererà, è una cosa stupida"

"Stupido sei tu" mi disse mentre era impegnato a trovare la tinta spray colorata nel casino che c'era nell'armadietto del bagno.

"Sì, ad averti chiamato" borbottai e meno male che non mi sentì.

"Trovata! Ora ti faccio metà testa blu e metà rosa, ho già dato quella verde a Minho, spero solo la sappia usare"

"Hai pensato proprio a tutto" dissi stupito, poi iniziò il makeover.

Dai capelli, al trucco, all'outfit, ero pronto per interpretare Harley nel nuovo film.

"Sei perfetto!" sorrise gasato non appena ebbe finito la sua opera d'arte.

Lui invece si era vestito da vampiro, e da quello che avevo capito anche Chan si sarebbe vestito così.

Chan e Minho ci sarebbero venuti a prendere lì per andare insieme alla festa, e non appena sentimmo il campanello mi salì un'ansia, mi sentii improvvisamente in imbarazzo ed andai in cucina a nascondermi con la scusa di bere l'acqua.

Felix andò ad aprire e sentii le voci dei due ragazzi fare i complimenti a Felix per il costume, mentre Minho chiedeva di me.

"Adesso arriva- Jisung! Muoviti dobbiamo andare!" gridò per farsi sentire, io presi un respiro profondo, mi feci coraggio ed uscii allo scoperto.

"Woa-" vidi Minho fissarmi da testa a piedi, aveva un'espressione strana, non capivo se gli facessi ridere o gli piacesse.

Lui aveva i capelli verdi tutti tirati indietro con il gel, il sorriso rosso del Joker e un completo viola, stava benissimo.

"E-ehy" salutai entrambi, ricevetti i complimenti da Chan, e la coppietta iniziò ad uscire di casa.

Minho era rimasto fermo a guardarmi, poi stirò un sorriso, si avvicinò e mi diede un bacio a stampo.

"Sei bellissima Harley" disse facendomi ridere imbarazzato.

"Anche tu, Joker"

"Andiamo?" mi porse il braccio ed io lo avvolsi, mettendomi a braccetto e seguendolo fuori di casa.

Chiusi a chiave e poi entrammo in macchina, Chan era alla guida e Felix accanto a lui.

Noi nei sedili posteriori non facevamo altro che fissarci e flirtare.

Avevo davvero avuto paura che Minho mi prendesse in giro per com'ero conciato?

Non appena arrivammo a scuola iniziamo a sentire la musica alta, c'erano ragazzi che facevano l'accoglienza all'entrata e ti mostravano dove si sarebbe tenuta la festa, ovvero nella palestra della scuola.

Sinceramente? Non avevo per niente voglia di stare lì, non vedevo l'ora che finisse quella serata così da poter andare a casa di Minho e stare con lui.

Era diventato un po' il mio posto sicuro, quando stavo con Minho cambiava tutto.

"Vuoi bere? Vado a prendere qualcosa" disse lui, interrompendo i miei pensieri.

"Vengo con te" gli dissi annuendo, così mi prese la mano, gesto che mi fece arrossire, e andammo verso un angolino allestito proprio per quello.

Camminare tra la gente era una cosa che detestavo, ma con lui, mano nella mano, mi sentivo al sicuro.

Minsung - Not My CrushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora