Sto cercando di aprire l'armadietto ma non riesco proprio, "te lo giuro che se non si apre in meno di due secondi lo sfondo" dico a Peter "da a me" riesce ad aprirmelo così che io possa mettere i libri nel armadietto "ho trovato una cosa dove sono più bravo di te" sorride "l'unica" gli punto il dito "ho fame" mi lamento "tieni" mi passa una merendina "grazie papi" do un morso alla merenda mentre lui ride, "dopo chiama Tony, e digli che non veniamo per pranzo" "come mai?" "Ti farò mangiare i panini più buoni di tutti il Queens" "va bene" prendo il telefono e scrivo a mio padre, "dobbiamo andare in palestra" sbuffa "e allora?" "E allora dovrò subirmi Flash" "chi è?" "Uno stupido bullo" "me la vedo io, tu non preoccupati". Arriviamo entrambi in palestra ed iniziamo a fare gli addominali. Ned tiene i piedi di Peter, che fa su e giù velocemente "allora... voi due state insieme" annuisce Ned "bhe... non abbiamo proprio un'etichetta" alzo le spalle "quindi non stiamo insieme?" "Non lo so.. tu lo vorresti?" "Dipende se lo vuoi tu" "e per me dipende se lo vuoi tu" "dici solo si e no" "perché devo dirlo io Peter?" "Perché tra noi due sei quella più matura" "non provarci" gli punto il dito contro "controlliamo le circostanze" si siede "ci siamo baciati" alza le spalle "e stavamo per andare a letto insieme due volte" "stavate per andare a letto insieme?" Chiede Ned "ma tu che c'entri? E soprattuto come fai a saperlo?" "Glielo detto io, era l'unico che sapeva della sorpresa" risponde Peter "ritornando al discorso di prima" "non mi va di parlarne ora Peter, stiamo facendo ginnastica" "non vuoi essere la mia fidanzata, non è così?" "Cosa? Certo che voglio esserlo" "si bhe non sembra" incrocia le braccia "io voglio essere la tua fidanzata" "e allora perché nascondi la nostra relazione alla tua famiglia?" "Perché lavori con mio padre e.... Tu l'hai detto a May?" "Non girare la frittata" "tu non manipolarmi" "non ti sto manipolando!" "A me sembra di sì" "sei irritante quando fai così, sembri una bambina" esclama "ti ho solo chiesto se tu l'ha detto a May!" "Bhe... no" "allora perché ti lamenti che non l'ho detto alla mia famiglia?" "Forse perché hai paura che penseranno che la grande Chicago Stark sta con lo sfigato Parker forse?" "Mi credi quel tipo di persona?" Sussurro "tu credi che io sia capace di fare una cosa del genere?" Esclamo alzandomi da terra "ovviamente.. perché Chicago Stark è solo un'egoista" me ne vado "no, Chicago aspetta-" prova a fermarmi ma non ci riesce "dovevi proprio dirlo?" Guardo Ned.
Dopo che l'ora di ginnastica finisce corro a cercare Chicago, la cerco ovunque, ma non riesco proprio a trovarla. "Flash, hey Flash" lo chiamo "pecora Parker!" Sorride "hai visto Chicago? Chicago Stark?" "Che ci guadagno se ti rispondo?" Chiede "tutto quello che vuoi ma devi dirmi lei dov'è?" "È andata nel bagno delle ragazze, e voglio il tuo pranzo per un mese" sbuffo e vado verso il bagno delle donne. Busso alla porta "Chicago? Chicago sei lì dentro?" Non si sente nulla "sai che non posso entrare, perfavore rispondi... sono stato un'idiota, scusami, sono solo insicuro" mi giustifico "il fatto è che sono solo spaventato, perché quello che provo per te non l'ho mai provato per nessuna, si mi sono piaciute delle ragazze ma.. non sono mai state come.. te... ma ora Chicago, devi uscire, altrimenti entro" non si sente ancora nulla, sospiro ed entro coprendomi gli occhi "sono Peter, nessuna è nuda vero?" Testo toccando qui e di la, sento delle mani prendermi e scoprirmi gli occhi, da vanti a me c'è Chicago in tutta la sua bellezza "hey.." la saluto "ciao.." si guarda le scarpe "stai bene?" "Alla grande.." sussurra "mi dispiace tanto Chicago.. non sai quanto.. per questo voglio chiederti una cosa.. anche se mi imbarazza un po'" mi inginocchio prendendole la mano "Chicago Mary Stark.. vuoi diventare la mia ragazza?" Lei mi sorride "mi darai merendine tutto il giorno?" "Si.." ridacchio "allora con molto piacere Peter Benjamin Parker" le sorrido, mi alzo da terra per poi baciarla, "sai.. di.. fragola" le dico tra un bacio e l'altro, piano piano ci dirigiamo verso la toilette, chiudiamo la porta dietro di noi, la metto al muro, le alzo le mani sopra la testa che tengo ferme con una mano "hai detto che volevi di più stamattina?" Sussurra con fiato caldo, sentiamo lo scarico del water accanto a noi, che interrompe l'atmosfera, "e rimanderemo" sbuffa "un giorno ci riusciremo" le sorrido "un giorno"

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I think I love you
Fanfiction\SCUSATE I MIEI PROBLEMI DI ORTOGRAFiA/ Chicago Stark. La figlia di Tony Stark. Il suo carattere è molto forte, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, sa come difendersi, e spesso può essere molto irritante. Ha i capelli lunghi fino alla cla...