Oggi mi sveglio scattante, forse perché sono emozionato perché è il mio primo giorno alla Avengers Tower. Sono le sette e venticinque, e scendo al piano di sotto per fare colazione, domani sarà lunedì e sarà il mio turno di cucinare e lavare i piatti, sono spaventato da questo perché non sono un'ottima cuoco, potrei probabilmente avvelenare tutti senza volerlo. "Ciao Peter, dormito bene?" Mi saluta il signor Stark "s-si grazie" mi guardo attorno e non vedo sua figlia "Chicago?" "Starà dormendo" "dovrei svegliarla? Altrimenti non fa colazione" "no Peter, le metto qualcosa da parte" "si può?" Chiedo "per lei si" le porte dell'ascensore si aprono ed esce Chicago, con il computer tra le mani "buongiorno" ci saluta "scusate il ritardo" si siede accanto a me sempre fissando il computer, "che cosa fai?" Le chiede suo padre "sto lavorando su un'arma" alza lo sguardo dal computer "un'altra?" "Certo, è un bracciale che posso indossare anche la sera se c'è qualche pervertito, basta che premo un pulsante che ci istallerò sopra e da esso esce un laser, che potrebbe tagliare in due qualsiasi cosa" risponde eccitata "a volte mi fai paura" bevo un sorso di caffè "non capita solo a te" la guarda Steve "non dovete avere paura principesse" ci sfotte "oggi l'allenamento è alle tre" ci informa Steve "va bene" annuisce Chicago "quando finisce?" "Alle sei" "papà" alza lo sguardo verso il padre "stasera esco" "dove vai?" "Ellen ha organizzato una festa, mi verrà a prendere Josh, Peter vuoi venire anche tu?" "I-io?" Balbetto "non credo ci sia un'altro Peter Parker in questa stanza" Si guarda attorno sarcastica "V-va bene.." accetto l'invito "hai detto che ti viene a prendere Josh? Quello alto, con il ciuffo e la pelle più liscia di una modella?" Chiede il padre "si, lui" "non mi piace quello, ti guarda come se fossi una Lamborghini" "non lo sono?" Fa un sorriso malizioso la ragazza "l'ultima volta che ti è venuto a prendere non faceva altro che fissarti il seno" "guardare ma non toccare" sussurra lei "ti ho sentito, ed é non guardare e non toccare" le punta il dito contro prima di andarsene "e non ti vestire scollata!" Esclama "no papino" sentiamo le porte dell'ascensore chiudersi "ti metterai la cosa più scollata dell'armadio vero?" Chiede Nat "tu lo dirai a papà?" "No" "allora si".
Sono in camera mia e sto facendo scuola online, quando sento qualcuno bussare alla porta "avanti" vedo che entra Chicago "hey" la saluto "c-come mai qui?" "Sai la risposta alla terza domanda?" Chiede con un'espressione disperata in faccia "si vieni qui" ridacchio, la faccio sedere accanto a me sul letto, le spiego il concetto e quando capisce esulta, "l'ho ripetuto stanotte ma non me lo ricordavo" "soffri di insonnia?" Le chiedo "si" sospira "mi dispiace" "non fa nulla, ci ho fatto l'abitudine... che ti metterai stasera?" "Una camicia e un pantalone, te?" "Non lo so!" esclama mettendosi le mani sugli occhi "ho tante opzioni ma non ho la più pallida idea... dovrei inventare qualcosa che mi aiuta a vestirmi.. un macchinario" mi metto a ridere e lei non capisce il motivo "perché ridi?" "Perché inventi qualcosa per tutto!" "Sono uguale a mio padre.. che posso farci" alza le spalle "hai fratelli?" Chiedo improvvisamente "come mai questo interesse?" "Oh.. i-io n-non volevo- s-scusa-" "tranquillo Peter, non mi ha dato fastidio, e comunque no, sono figlia unica, forse è anche un po' per questo che sono egocentrica" "e tua madre? Pepper Potts" "lei non è mia madre" ridacchia "ma come? Non è la compagna di tuo padre?" "Si, ma non è la mia vera madre" si ricompone "e allora chi è?" Le chiedo, velocemente il suo sorriso scompare facendomi spaventare terribilmente "hey ma come mai tutte queste domande?" Mi da un leggero pugno sulla spalla ridacchiando nervosa "ora vado a prepararmi per l'allenamento ciao" esce dalla camera.
Cosa è appena successo? Le ho chiesto della mamma e si paralizza? Chissà come mai. Lascio stare e mi rimetto a studiare.
Scendo di sotto per l'allenamento, ma trovo solo Steve e Wanda "Chicago?" Chiedo "si sarà dimenticata.. peggiora" sospira Wanda "si è dimenticata anche di vedere la lavagna secondo me" "sicuramente, forse sta dormendo, non svegliamola" "peggiora cosa?" "Lei ha un problema con la-" "steve ma che fai?" Lo ferma Wanda "quando vorrà dirtelo te lo dirà lei, ora va a chiamarla per favore, e se dorme lasciala stare" "V-va bene". Arrivo da vanti alla porta di camera sua e la trovo sul letto a guardare il soffitto "hey Peter, che ci fai qui?" "L'allenamento, non sei venuta" "me lo sono dimenticata?.." chiude con aria triste "penso proprio di sì" "mi dispiace, ora vengo" "c-certo, a dopo" esco dalla camera. Perché era ora triste? Che problemi ha? Bho.
Chicago arriva in palestra e fa un'espressione dispiaciuta, "mi dispiace tanto ragazzi, scusatemi, non volevo farvi aspettare così tanto, l'ho anche segnato sulla lavagna ma oggi-" "tranquilla" la fermo io "va tutto bene" lei mi sorride e rilassa finalmente le spalle "allora" si avvicina a me "vuoi combattere con me anche oggi?" "No grazie" ridacchio.
Dopo ore di allenamento ci andiamo a preparare per la festa, e dopo poco siamo pronti.
Chicago's pov
Indosso tubino con uno scollo a V profondo, nero. Mi trucco poco, perché in genere non mi piace impasticciare la mia faccia. Raccolgo i capelli in uno chignon basso, con davanti due piccoli ciuffi mossi. Qualcuno bussa alla mia porta, che però ho chiuso a chiave, "Friday sblocca la porta" ordino, e l'intelligenza artificiale esegue, la porta si apre e da vanti a me c'è Peter, con una camicia bianca e un jeans nero, quando mi vede si blocca, e apre di poco la bocca, inizia a guardare ogni centimetro del mio corpo, "s-sei... b-bellissima.." balbetta insicuro "anche tu bimbo-ragno, ora andiamo che stiamo facendo tardi" usciamo dalla camera. Siamo al piano di sotto e stiamo per uscire ma papà ci ferma, sussulto e mi nascondo dietro di Peter per non far vedere il mio scollo, "non fate tardi, e non bere più di un bicchiere, capito?" "Ricevuto" "state attenti" "certo papà, ciao" lo saluto, mi accorgo che svolta l'angolo e mi stacco da Peter "uh, finalmente, forza, andiamo" usciamo fuori l'avengers tower e da vanti a noi c'è una Mercedes bianca, io salgo da vanti e Peter dietro, "ciao Josh" lo saluto "ho portato un mio amico, si chiama Peter" "Ciao Peter" lo saluta "c-ciao" "però, hai aperto per bene il sipario" posa gli occhi sulla mia scollatura "abbassa la cresta e il tuo amichetto dei Paesi Bassi" indico con un cenno del testa in mezzo alle sue gambe.
Arriviamo alla festa, e Ellen mi salta addosso "ma ciao! Non ti ho vista per tanto! Come stai?" Mi abbraccia "sto bene, grazie, ho portata un mio amico, Peter, lei è Ellen" "c-ciao E-Ellen" balbetta come sempre "però! Sei carino! È carino, Chicago" esclama mettendo il ragazzo in imbarazzo "lascia stare Peter, sarà già ubriaca" "oh.." annuisce "andiamo, ti faccio conoscere i miei amici" lo prendo per mano e insieme a Ellen ci dirigiamo tra la folla Chicago Stark!" Si alza dal divano dove tutti sono seduti "Mitch lo stronzo!" Esclamo abbracciandolo "lui è un mio amico, Peter" "Ciao Peter! Sono Mitch, il migliore amico di questa stronzetta" mi indica, Mitch è gay, e me l'ha confessato qualche anno fa se non sbaglio "p-piacere" "non essere timido, tieni, così ti sciogli un po'" passa a me e Peter due shot "ciao ciao dignità" sventolo la mano sarcastica, prima di buttare tutto giù, noto che però Peter non ha bevuto "avanti, bevi!" Inizia a sorseggiare il liquido "pivello" spingo il bicchierino e l'alcol gli finisce in gola "guardarmi" passo due dita da vanti a i nostri occhi "stasera non voglio che balbetti o chiedi scusa per qualcosa di stupido, ok? Ubriacati, balla o fatti una" lui annuisce e strizza gli occhi per via del liquido, a noi si avvicina Josh che poggia un braccio attorno alle mie spalle e fissa la mia scollatura, "vuoi una foto?" Chiedo sarcastica "nah,solo un paio di succhiotti" "li avrai" lo prendo per mano, ci allontaniamo, e noto lo sguardo di Peter, lo sbatto al muro, fermo una ragazza, e lo butto da vanti a lui "divertiti" ritorno dagli altri "andiamo a ballare" prendo Peter per mano e ci buttiamo in pista.
Peter's pov
In meno di poco tempo Chicago è a ballare su un cubo,e scuote sensualmente i fianchi, i ragazzi iniziano ad avvicinarsi maliziosi a lei, così la prendo in braccio facendola scendere "noo" si lamenta "Josh, puoi portarci a casa?" Chiedo al ragazzo "scusa amico, ma mi sto divertendo" ritorna a concentrarsi su una ragazza, sospiro e esco dalla casa di Ellen, "torniamo alla festa.. andiamo" "no,Chicago, sei ubriaca, e neanche io sono chissà quanto sobrio.. chi possiamo chiamare per tornare alla Avengers Tower?" "nessuno.." sussurra per poi poggiare la testa sul mio pettorale, sospiro e vado verso un vicolo, metto Chicago seduta per terra e mi indosso il mio costume "hai dei..bellissimi addominali.." sussurra la ragazza, dopo che ho messo il costume a riprendo in braccio "sei pronta?" "Mh" mugola. Andiamo tra un palazzo all'altro e lei non si smuove neanche un po'. Entriamo dalla finestra della sua camera aperta, le tolgo le scarpe e la adagio sul suo letto, mi guardo attorno, incuriosito dalla struttura della camera, è molto bella, i colori principali sono nero e bianco, noto una lavagna sulla parete, e ricordo di quello che ha detto Steve prima dell'allenamento, su di essa sono scritti vari orari, e noto una scritta in basso, prendere i medicinali per dormire, mi guardo attorno, e quando li ho trovati ne prendo uno, sul suo comodino c'è una bottiglia d'acqua e ne approfitto, "Chicago.." la chiamo "mh" "devi prendere la pillola" "ah è vero.." sussurra, gliela faccio ingerire, e me ne vado, la lascio dormire tranquillamente.

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Fiksi Penggemar\SCUSATE I MIEI PROBLEMI DI ORTOGRAFiA/ Chicago Stark. La figlia di Tony Stark. Il suo carattere è molto forte, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, sa come difendersi, e spesso può essere molto irritante. Ha i capelli lunghi fino alla cla...