Sto andando a trovare Chicago in ospedale. Sono passate già due settimane dall'incidente, sta iniziando a stare meglio, ma i dolori restano. "Ciao Grace" saluta la Donna dietro al bancone "ciao Peter" ricambia, ormai tutti mi conoscono qui, forse perché vengo qui tutti i giorni. Entro in camera di Chicago. "Hey" poso lo zaino sulla sedia accanto al letto e mi siedo accanto a lei, "ciao" sta pranzando ma la vedo disgustata "cosa c'è?" "Questo dovrebbe sete purea?" Indica la ciotola, dentro c'è un liquido giallo e strano, "ew" scuoto la testa "mi domando se un medico non ci abbia pisciato dentro" gira la forchetta nella ciotola, ridacchia guardandola "però.. il caratterino ti è rimasto" "almeno quello" alza le spalle "e cos'altro hai da mangiare?" "Pasta.. al succo di pomodoro" mi fa vedere la scodella con la pasta e un liquino dentro rosso, "dovrebbe essere pasta al sugo questa?" "Esatto" annuisce "che schifo" lo guardo disgustato "non sembra buono" "eh già" "come ti senti?" Le chiedo "mi fa sempre male tutto.. ed è la quarta volta che vomito oggi.. L'infermiera dovrebbe lavare questo secchio" "la quarta volta?" "Mi hanno detto che è per via della commozione celebrale" rimette il secchio a terra, "e penso stia per arrivare la quinta" cerca di fermare i conati di vomito, prendo il secchio e velocemente glielo metto da vanti, inizia a vomitare, le tengo la fronte e le accarezzo dolcemente la schiena, quando finisce esco fuori dalla stanza col secchio, "mi scusi, può lavarlo?" "Certo" lo prende e lo porta via, rientro nella camera, prendo un fazzoletto e le pulisco la bocca, "non sopporto più tutto questo" sospira "lo so, ma devi farti forza" "non posso muovermi per via delle costole, vomito ogni tre secondi, non mi ricordo della mia famiglia, non dormo la notte e devo ancora farmi forza? Non mi ricordo neppure di avere un fidanzato che dice di amarmi" "io ti amo" butto il fazzoletto "hai intenzione di aspettare che mi ricordi di te tutta la vita?" "Si" "Peter va avanti, trovati qualcuna, vivi la tua vita" "sei tu la mia vita" le dico senza vergogna "ma io non ricordo nulla di te" "Chicago ti prego basta" scuoto la testa "no, non posso accettare che tu stia così male per colpa mia" "ma la colpa è mia, hai fatto l'incidente per colpa mia" "Peter perfavore-" "Chicago puoi per un secondo chiudere la bocca!" Le urlo senza pensarci, mi accorgo di quello che ho detto solo dopo, "mi dispiace.. scusami davvero.. scusami" mi metto le mani nei capelli "non fa nulla, tranquillo" mi accarezza la spalla "scusami, non dovevo alzare la voce" "non importa.. se vuoi.. puoi.. abbracciarmi" balbetta facendomi ridacchiare "cosa?" "Non ti ho mai sentita balbettare" "vuoi un'abbraccio si o no?" Mi avvicino a lei e l'abbraccio. Stiamo parlando un po' fra di noi, e ridiamo come bambini. "Il tuo nome mi è sempre piaciuto" le dico "davvero?" "Si, non è molto comune, per questo lo adoro" "quindi ti piace il mio nome perché non è spesso usato?" "Bhe si" "questa cosa è molto strana" mi fa ridere "non suona bene? Chicago Stark, è bello" "qual'e il mio secondo nome?" "Mary" "Chicago Mary Stark? Si potevano applicare di più" ridacchia "a me piace" mi stendo accanto a lei "la mia famiglia?" "Hai tua madre e tuo padre, poi ci sono gli Avengers, che li consideri la tua famiglia, specialmente Pepper per te è come una madre" "e la mia vera madre?" "Bhe.. con lei non hai un bel rapporto" sospiro "perché?" "Ti ha abbandonata quando avevo cinque anni, quindi sei molto arrabbiata con lei" "oh" rimane scioccata "questo.. bhe questo non lo sapevo" "ci sei rimasta male?" "Un po'.. si.. credo" "ma tu puoi sempre perdonarla" "si.. sai cosa? Non pensiamo a queste cose" gesticola "niente depressione dove c'è Chicago.. Mary?" Mi chiede se è giusto il suo secondo nome, e io annuisco "Chicago Mary Stark" conclude facendomi ridere.

STAI LEGGENDO
I think I love you
Fanfic\SCUSATE I MIEI PROBLEMI DI ORTOGRAFiA/ Chicago Stark. La figlia di Tony Stark. Il suo carattere è molto forte, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, sa come difendersi, e spesso può essere molto irritante. Ha i capelli lunghi fino alla cla...