Capitolo 11

44 1 1
                                    

Quando entriamo io e Peter nell'Avengers Tower troviamo mia madre con mio padre e degli uomini al tavolo di cucina. "Che ci fa lei qui?" Chiedo dura "bhe.. questa è casa mia" alza le spalle "casa tua ma che dici? Papà?" Lo guardo "ha preso la torre" sussurra abbassando lo sguardo "ci caccerai?" "No tesoro non preoccuparti, saremo una bella famiglia" sorride maliziosa "papà.. Peter.. nel laboratorio, ora" prendo i due per mano, e insieme andiamo nel laboratorio. "Che cosa sta succedendo?!" Esclamo "in qualche modo ha preso la torre, lasciandoci solo una piccola percentuale" "papà no! No! No! No! Non va bene! Io voglio quell strega fuori da casa mia" "vorrei poter fare qualcosa piccola" sussurra "io qualcosa posso fare" si fa avanti Peter "io e Chicago possiamo andare a casa di mia zia, possiamo dormire lì, così lei non potrà vedere sua madre" "è una buona idea" parla tra se e se, "posso? Posso davvero?" "Va a prepare le valigie" sospira, urlo dalla felicità e abbraccio Peter che ridacchia "devo solo chiamare mia zia" prende il telefono, "grazie papà" abbraccio anche lui "di nulla, ma una mossa sbagliata e vi stacco le mani ad entrambi" ci punta il dito contro "ricevuto".
Io e Peter siamo sul mio letto, sono a cavalcioni su di lui, e lui ha le mani poggiate  sul mio sedere, improvvisamente la porta si apre ed entra Caterina. "Come siete carini voi due, state insieme?" Sbuffo alzando gli occhi  al cielo "va via di qui" "volevo passare del tempo con mia figlia.. e volevo darle questo" mi passa un pacchetto di preservativi "no, ew ew ew" butto il pacchetto nel cestino "non vorrai finire sul programma, incinta a sedici anni" mi punta il dito contro "io e Peter siamo amici, ora esci da camera mia" "a me non sembra, parliamo un po'" si siede sul letto "Peter.. se non la cacci lo giuro che la uccido con le mie mani" Peter si alza dal letto e si mette da vanti a me "va tutto bene" "no, non va nulla bene, deve andarsene" sussurriamo "e dai ma sono la tua mamma" "mi hai abbandonata" "l'ho fatto per amore" "amore? Quello era amore?" "Si, lo era" "tu non hai idea di quello che ho passato io.. tutti i pianti, tutte le urla, tutti i tagli sulle mie braccia, tutti i pugni al muro.. ed è tutta colpa tua!" Lei sospira e si alza lentamente dal letto "ci vediamo per la torre Chicago" "oh no, io non abiterò qui" "e dove vorresti andare?" Ridacchia "a casa di Peter, staremo con sua zia, non ho intenzione di vederti" la donna fa per ribattere, ma ci rinuncia e se ne va.
Abbiamo appena finito di preparare le valigie, Happy ci accompagnerà a casa di May. "Happy!" Lo abbraccio "ciao Chicago, come stai? Come è andato il primo giorno di scuola?" "Alla grande" "non ci vediamo da tanto" "eh già" "Peter" lo saluta "ciao Happy" ci mette le valigie in macchina e partiamo.
Quando arriviamo da May, Happy ci da le valigie, "siate prudenti" "come sempre" lo abbraccio "hey, tratta bene questa ragazza, capito? L'ho cresciuta io" punta il dito contro Peter "tranquillo Happy" sorride lui "ci vediamo".
Bussiamo alla porta, May ci apre, "ragazzi!" Ci abbraccia "come state?" "Stiamo bene grazie" risponde Peter "Chicago, ma come sei bella" mi accarezza i capelli "grazie.." "venite entrate" ci fa entrare , "mettete le valigie nella camera di Peter" facciamo come dice, mi guardo attorno, e in effetti è una bella stanza, "carina" sussurro "ti piace?" "Si.. mi ricorda la camera di un bambino sinceramente" ridacchio "bhe qui non c'è Jarvis, non ci sono tutte le comodità che hai tu, ma.. è casa" "ed è bella".
Ci siamo appena seduti a tavola, May ha cucinato il polpettone, che mangio con piacere. "Allora.. voi due state insieme?" Chiede, mi strozzo con l'acqua che stavo bevendo, e Peter inizia a darmi dei colpetti sulla schiena, "sto bene.. sto bene" mi ricompongo "come hai fatto a capirlo?" Le chiedo "conosco Peter troppo bene, ti guarda in un modo diverso" mi volto verso di lui e gli prendo la mano sotto il tavolo, "quindi per te.. va bene?" "Certo, sei simpatica, e anche molto gentile" mi sorride "tuo padre che ha detto invece? Visto che lavorate insieme" "non glielo abbiamo ancora detto, e sinceramente non so come dirglielo, ho paura della sua reazione" "se ti ama capirà" mi sussurra "grazie May..".

I think I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora