Capitolo 14

1K 76 4
                                    

"Niall, lo so che hai paura, ma dobbiamo partire. Ti prometto che andrà tutto bene, ti stai facendo mille preoccupazioni per nulla." Niall questa mattina si è svegliato ed ha deciso che lui in tour non ci vuole andare. Così, dal nulla.
Peccato che non può. Capisco gli ormoni e tutto, ma odio quando è così ostinato.
"Harry non puoi saperlo, non voglio andarci, fine del discorso."
Sbuffo e mi tiro i capelli in segno di frustrazione, stufo di sentire la solita frase da ormai un'ora passata.
"Stai facendo il bambino, lo capisci che metti tutti nei casini se non ti presenti senza una spiegazione? Abbiamo cancellato già un sacco di date non possiamo cancellare il tour ad un giorno dall'inizio! Su Niall, sì ragionevole per piacere." Sto cercando di non arrabbiarmi ma è come parlare ad un bambino capriccioso, che non capisce che non può avere la sua caramella.
Niall incrocia le braccia e mi lancia un'occhiataccia, prima di girare i tacchi e scappare su per le scale.
Alzo gli occhi al cielo quando sento sbattere la porta.
Perché diavolo deve fare così?
Deciso di lasciarlo stare comunque, non è la prima volta che ha queste crisi ultimamente. E spero sinceramente che finiscano presto perché sto già uscendo di testa e stare dietro ad ogni sbalzo d'umore.
Non capisco, fino a ieri era tutto okay, qual è il problema adesso?
Mi butto sul divano pensando al da farsi.
I ragazzi passeranno a prenderci in mezz'ora, e non posso portare di certo Niall di peso. O forse si.
Solo dopo cinque minuti, decido di salire al piano di sopra, e bussare alla porta di camera nostra.
"Niall, posso entrare per piacere?" Dico in tono annoiato.
"No, vattene." Borbotta.
Sbuffo ed apro la porta in ogni caso, trovandolo sul letto che mangia caramelle, un broncio sul viso quasi adorabile.
"Ti avevo detto di andartene." Mi dice acido.
"Non mi importa, mi vuoi dire come mai sei così spaventato? Capisco la situazione ma fino a ieri andava tutto bene."
"Non voglio andarci e basta." Mente lui.
"Ti conosco da anni, e so quando menti. Questo è uno di quei momenti."
"Sono grasso." Sussurra.
Strabuzzo gli occhi e aggrotto le sopracciglia.
"Ma che stai dicendo?"
"Si Harry sono grasso, non voglio che le persone mi vedano così."
"Niall per l'amor di Dio, non sei grasso, aspetti un bambino, anzi due! È molto diversa la cosa!"
"Ma nessuno lo sa, penseranno tutti che sono grasso e non voglio."
Inizia improvvisamente a piangere e mi gira di nuovo la testa per l'improvviso cambio d'umore, ancora una volta.
Non posso far altro che abbracciarlo, però.
"Tesoro, sarà solo per due mesi. La pancia non è ancora praticamente visibile, abbiamo comprato magliette larghe per farti stare tranquillo, ed in più avrai la chitarra davanti alla pancia per la maggior parte del tempo, ne avevamo già parlato, perché adesso fai così?" Gli chiedo accarezzandogli i capelli per calmare i singhiozzi.
"Non lo so i-io..."
"Shhh, va tutto bene, so che non puoi controllarlo, la gravidanza ha anche effetti collaterali come questo, non preoccuparti amore, ci sono io con te, qualsiasi cosa succeda, va bene? Non stressarti così tanto per queste piccole cose, non ti fa bene e non fa bene ai piccoli. Smetti di piangere, coraggio." Gli bacio una guancia, aspettando che si calmi.
Dopo poco smette di piangere e nasconde la testa nel mio collo.
"Ho sonno, sono stanco." Bisbiglia, e posso dire con certezza che i suoi occhi siano chiusi.
"Tra meno di un'ora saremo sull'aereo, resisti ancora un po' e poi potrai dormire, va bene?"
Annuisce leggermente e finisce di asciugarsi le lacrime.
Nel frattempo sento il clacson suonare, segno che i ragazzi sono arrivati.
Si prospettano due mesi stressanti.

***

"Lo sai che ti amo tantissimo?" Dico a Niall, la testa nell'incavo del suo collo.
Siamo sull'aereo, ovviamente seduti vicini, Niall ha un gran sonno ma io non riesco a fare a meno di coccolarlo. Forse dovrei smetterla prima che inizi a diventare nervoso e mi lanci da uno di questi finestrini minuscoli, che manco mi ci passa una gamba attraverso.
"Dai Harry, basta, voglio dormire." Mi dice mugugnando.
"Ma io volevo darti un bacino!" Faccio una faccia triste, che lo fa sorridere un pochino, così mi tira per il mento e mi pianta un bacio sulle labbra. Sorrido quindi a mia volta, prima di tirare giù entrambi i nostri sedili e sollevare il bracciolo che ci separa, in modo da potermi accoccolare su di lui.
Gli bacio ogni tanto la guancia, mentre accarezzo i gemelli attraverso la pancia, cosa che lo fa rilassare tra le mie braccia in poco tempo.
Ormai siamo entrambi quasi addormentati, ma gli sussurro ad occhi chiusi, prima di addormentarmi definitamente un "sono così grato di averti".
Niall sente le mie parole, e mi stringe più a lui, un ultimo rapido bacio sulla mia fronte prima di cadere in un sonno profondo.

Our Love {Sequel to "Till The End"}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora