Capitolo 8

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Corro fuori di casa non appena termino la chiamata.
Sto davvero uscendo fuori di testa, mi sorprende che io sia riuscito ad entrare in macchina e a farla partire così facilmente.
L'unica cosa che vorrei fare in questo momento è nascondermi sotto le coperte e piangere, ma non posso, Niall ha bisogno di me.
Sono così preoccupato, cosa può essere successo in così poco tempo? Se gli succedesse qualcosa di grave, nonostante tutto, perderei davvero ogni ragione di vita.
Sono sicuro di aver oltrepassato ogni limite di velocità esistente, ma ormai è quasi buio, non c'è praticamente nessuno per strada quindi poco mi importa.
Tutto ciò che ho in testa in questo momento è Niall.
Dopo un viaggio che sembra interminabile, arrivo in ospedale, e corro verso il bancone del pronto soccorso.
La segretaria mi guarda sconvolta, ma non posso biasimarla, ho un aspetto orribile in questo momento, i capelli arruffati, il viso e gli occhi ancora appiccicosi di lacrime, gli occhi rossi e la mia frenesia è alquanto preoccupante, aggiungiamoci che non riesco nemmeno a parlare in modo coerente e diciamo che sarei pronto per il reparto di psichiatria al piano superiore.
"Salve, sono qua per Niall Horan, mi hanno chiamato poco fa." Riesco a dire in qualche modo.
"Okay tesoro, chiamo subito il medico, gli chiedo se posso farti salire."
"Va bene, grazie." Sospiro.
Poco dopo una donna in camice bianco, la dottoressa Harpet, immagino, si avvicina verso di me.
"Salve signor Styles."
"Salve, cosa è successo? La prego, me lo dica, sto impazzendo."
"Niall ha avuto un brutto incidente d'auto, davvero brutto, è un miracolo che sia ancora vivo." Sussulto a quelle parole, e non riesco a non pensare al fatto che è tutta colpa mia, che se non fosse uscito di casa ora sarebbe sano e salvo nel nostro letto a dormire. "Ha un paio di costole rotte, tagli, ma dobbiamo ancora fare molti esami per definire ogni dettaglio. Non sappiamo esattamente come siano andate le cose, però..."
"Come no? Non glielo avete chiesto?"
"Ecco... Vede... Niall è in coma."
No, questo è decisamente, decisamente troppo. Mi gira la testa e sento la terra mancarmi da sotto i piedi.
Sono costretto a sedermi, le mani sul viso, mentre ricomincio a piangere silenziosamente per l'ennesima volta durante questa giornata che sembra non voler più finire.
"Signor Styles, andrà tutto bene, si fidi di me, i valori stanno lentamente tornando al loro posto grazie ai medicinali, domani faremo ulteriori esami ma il coma non è profondo, spesso succede durante incidenti gravi, ma sparisce dopo qualche giorno, massimo settimana. Si sveglierà, molto prima di quanto lei creda. Il suo corpo era troppo debole per restare sveglio ulteriormente, ed è anche meglio così in un certo senso, se in questo momento fosse sveglio, soffrirebbe troppo. Invece in questo modo non sente assolutamente nulla. Stia tranquillo, lo rimetteremo in piedi."
Annuisco debolmente mentre mi accarezza gentilmente la schiena, e nonostante non abbia mai visto questa donna prima, mi sento confortato da tale gesto.
"Vuole vederlo? Può stare con lui se vuole, parlargli. La sentirà, ne sono certa."
"Si, per favore." Sussurro.
La dottoressa annuisce, e mi conduce verso l'ascensore, salendo fino al terzo piano.
"È in quella stanza, entri pure." Mi indica la porta della camera singola e la ringrazio.
Entro nella stanza e sussulto di nuovo.
Macchinari e tubi di ogni tipo sono attaccati al corpo di Niall, il monitor lampeggia e suona in modo continuato e stabile, cosa che mi fa capire che nonostante tutto, il suo cuore batte ancora.
Mi avvicino cautamente al letto.
Ha la testa fasciata, un taglio con dei punti sul sopracciglio destro, lividi su tutta la parte destra del viso.
Ha una benda attorno al petto per le costole, graffi e tagli profondi o non un po' sparsi ovunque. Eppure, nonostante tutte queste cose, rimane il ragazzo più bello che abbia mai visto.
Prendo la sedia e mi metto accanto a lui.
Gli afferro la mano sinistra e la bacio dolcemente, prima di stringerla forte, ma senza ricevere, ovviamente, alcuna risposta da parte sua.
"Ciao amore." Sussurro, accarezzandogli la mano.
"Non sono certo che tu possa sentirmi, ma nel caso in cui tu lo faccia, voglio dirti un paio di cose." Sospiro, cercando inutilmente di trattenere le lacrime.
"Sai, la prima volta che ti ho visto eravamo ai boot camp di X Factor. Tu eri un buffo ragazzino innamorato di Justin Bieber, con la tinta troppo bionda per sembrare anche lontanamente naturale, e un adorabile sorriso innocente, con quelle guance rosse che lo contornavano. Mi ricordo di aver pensato che fossi simpatico, e quando ti ho sentito cantare, ho avuto l'impressione di star ascoltando un angelo. Ho pensato che non avrei mai potuto competere, che volevo vincessi tu perché te lo meritavi davvero. Ma poi, è successa la cosa più sorprendete che potesse accadere: ci hanno messo insieme come band. Sin dai primi giorni, abbiamo instaurato un rapporto un po' diverso, Louis ed io avevamo un rapporto più simile a quello che avevano Zayn e Liam, mentre io e te eravamo diversi. Ti vedevo come piccolo cucciolo da proteggere, nonostante io fossi più piccolo di te. Insomma, per me sei sempre stato speciale. Non dimenticherò mai i weekend in Irlanda, sono alcuni dei ricordi più belli che ho con te. Non te l'ho mai detto, ma adoravo il fatto che dovessimo dormire entrambi nel tuo piccolo letto, che per starci insieme dovevamo passare la notte abbracciati. Gli anni sono passati, e un giorno, succede che ci baciamo. Io a quel punto ero già stracotto di te, e baciarti per la prima volta è stato qualcosa di indescrivibile, non lo scorderò mai. Era così giusto, naturale e bello. Poi, ci siamo messi insieme. E da lì, ogni cosa è cambiata. È cambiata per noi, per te, per la band, e per il mondo intero. Tutto è sempre andato veloce. La nostra prima volta, i nostri primi piccoli litigi, tutte quelle cose insieme che facevamo, tutti quei sotterfugi, i baci rischiosi nel backstage, nei camerini, il casino in discoteca, il coming out coi tuoi genitori e poi al mondo. Tutto è sempre stato perfetto con le sue imperfezioni, tutto fino ad oggi. Tutto è cambiato per un tuo errore stupido, seguito da tanti altri miei. Non avrei mai dovuto chiederti l'anello indietro, non saresti qua adesso. Non immagini nemmeno quanto sia orrendo vederti così, soprattutto perché non ci posso fare niente, soprattutto perché è colpa mia. Ti perdono Niall, perché ho provato come sarebbe per qualche secondo, quando la dottoressa mi ha detto che stavi per morire, la sensazione di vivere su questo pianeta e questa vita senza di te, e giuro che non potrebbe capitare cosa peggiore di quella. Nessun errore è abbastanza grande da portarti via da me, non dopo oggi. Non ti lascerò mai Niall, mai, perché sono stato uno stupido se anche solo per un secondo ho pensato di potercela fare senza di te. Sei la mia metà, mi completi, e senza di te sono il nulla totale, non sono niente. Ti prego Niall, non mi lasciare amore, ho ancora bisogno di te, sempre..." Lacrime calde mi bagnano il volto, vedo sfuocato e non riesco a fermarmi.
Improvvisamente, sento la mano di Niall stringersi nella mia, e spalanco gli occhi.
So che ha sentito tutto, è il suo modo di farmelo capire, e non potrei essere più sollevato.
"Grazie amore, grazie..." Stringo forte la sua mano che è agganciata alla mia come se fosse il suo unico appiglio, e bacio ogni nocca arrossata e spaccata.
Chiamo la dottoressa per dirgli ciò che è successo ed è entusiasta, in quanto mi dice che è un buonissimo segno, e che dovrebbe svegliarsi presto.
Chiamo i ragazzi e le nostre famiglie, avvisandoli dell'accaduto. Mia madre passa da casa per farmi una borsa di vestiti e altre cose e me la porta in ospedale, devo stare qua con lui, proprio come poco tempo fa per il ginocchio.
Una volta che tutti se ne sono andati, nonostante Maura sarebbe voluta restare, comprensibilmente direi, decido che proverò a dormire.
Ma prima, tiro fuori l'anello dalla tasca e lo guardo. Guardo l'incisione che ho fatto fare dentro, l'ultima frase di You&I, "We can make it if we try, you and I" E penso che sì, ce la faremo insieme, ancora una volta.
Prendo delicatamente la mano sinistra di Niall e metto l'anello di nuovo sull'anulare, prima di baciargli il dorso.
"È questo il suo posto." Sussurro.
"Buonanotte amore mio."
E con questo, mi addormento la con mia mano nella sua, sperando con tutto il cuore che il mio Niall torni presto da me, proprio dove deve stare.

EHHH QUANTO DRAMMAAAA!!!
Scusate ragazze, ma era necessario farne quasi fuori uno lol
Anche per sto capitolo mi sono messa a piangere in più punti, ed è una cosa assurda cioè, come è possibile dico io.
Bah. Comunque, questa ff non poteva essere tutta rose e fiorellini, ma non odiatemi perché io senza fluff (e smut eh-ehm) e lieto fine non ci so stare, state tranquilli che non ammazzo nessuno, troppi traumi dopo aver letto ff con uno dei due che muore per farvi una cosa così crudele!
Benissimo dunque, sto straparlando per colpa della febbre e sono le 2 di notte, non so nemmeno come ho fatto a scrivere sta roba in un'ora.
Detto ciò, direi che posso andarmene.
A prestissimo e un bacio stramegaenormissimo xxxxx

Our Love {Sequel to "Till The End"}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora