Capitolo 15

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*2 mesi dopo*

Ormai il tour è quasi finito.
È stato così corto che definirlo tour, mi sembra un insulto a tutti gli altri, ma comunque.
Mancano solo 5 concerti, e ringrazio il signore di ciò perché Niall sta diventando sempre più grosso, e con la sua pancia crescono anche le sue (ma ammetto, anche mie) paranoie.
Nessuno sembra essersi accorto di niente, ma una pancia di 5 mesi ha un suo perché.
Ovviamente, la adoro alla follia.
Mi piace accarezzarlo, a volte ci dormo anche sopra, sempre molto delicatamente perché ho paura di fare del male ai bambini, e Niall ama quando canto la ninna nanna ai piccoli.
Perché si, nelle ultime settimane abbiamo iniziato a sentire i primi movimenti, tra le mie lacrime e quelle di Niall (disperate il triplo rispetto alle mie leggere di commozione).
Fatto sta che però col tempo i bimbi hanno iniziato a ballare la samba di notte, e l'unica cosa che sembra farli addormentare (quindi di conseguenza anche Niall, visto che sta sveglio ore ed ore nella speranza che i bufalini smettano di tirargli calci a destra e a manca), è il mio cantargli qualche canzone dolce.
Sto pensando di scriverne una per loro, da cantargli per farli addormentare.
Non ho detto nulla a Niall, perché si sarebbe messo a piangere, tanto per cambiare, quindi glielo dirò a cosa fatta (non che in questo modo eviterò le sue lacrime).
Beh, possiamo dire che avrete capito tutti che Niall è diventato un piagnucolone.
Ormoni, ormoni e ancora ormoni.
Ma finché si tratta di lacrime di felicità, lo lascio fare.
Insomma, tutto procede per il meglio, stranamente.
I controlli sono perfetti, i bambini crescono sani e ad un ritmo regolare.
Adesso siamo a Phoenix, e nonostante ami questa città e stare sul palco, parlando sinceramente non vedo l'ora di essere a casa.
Sono piuttosto stanco, e con tutta la questione della gravidanza voglio davvero godermi gli ultimi mesi di essa a casa, in tranquillità.
Anche Niall è distrutto, spesso ha il fiatone anche solo a camminare perché i piccoli gli tirano calci ai polmoni, e cantare quando ti manca il respiro non è esattamente semplice.
Per fortuna le nausee sono sparite del tutto, e questo ha fatto sentire Niall molto più tranquillo.
Anche i ragazzi sembrano entusiasti, avevamo deciso anche di rendere due di loro i padrini dei piccoli, ma non ci sembrava giusto lasciarne uno escluso, perciò l'abbiamo semplicemente chiesto a Gemma e a Greg, che hanno accettato più che volentieri.
Oggi non abbiamo concerti.
È sera, ed abbiamo appena finito di cenare.
Siamo davvero stanchi, siamo arrivati qui stamattina, ed il viaggio ci ha distrutto.
Motivo per cui la cena è stata piuttosto rapida e silenziosa.
Abbiamo quindi salutato i ragazzi e siamo andati in camera nostra.
Niall si siede sul letto e si stropiccia gli occhi.
Sorrido alla vista, e mi avvicino anche io al letto, sedendomi vicino a lui.
Gli cingo in vita le braccia, e lo faccio sdraiare insieme a me.
"Sei stanco amore?" Gli chiedo, accarezzandogli la pancia.
"Si." Si lamenta lui, con gli occhi già mezzi chiusi.
Ridacchio leggermente, e lo aiuto a cambiarsi.
Nel mentre, si sente d'improvviso un gruppo di ragazze sotto la finestra cantare.
"Dannazione." Sussurro a me stesso.
Mi affaccio e si, un gruppo di circa 20 o 30 fan è davanti all'hotel, cantando a squarciagola nella speranza di farci scendere.
"Mhm." Mormora Niall, che si è già messo sotto le coperte.
Decido di ignorare il fracasso, sperando che la troppa stanchezza ci consenta di dormire ugualmente e che la smettano in fretta.
Spengo semplicemente la luce, e mi infilo anche io con Niall a letto.
Subito nasconde la testa nel mio collo. Gli bacio la nuca e lo abbraccio, chiudendo gli occhi.
"Buonanotte amore." Mi sussurra lui.
"Notte anche a te."

***

Mi sveglio nel cuore della notte, non sentendo più il corpo caldo di Niall accanto al mio. Come speravo, la stanchezza ha avuto la meglio, e sono riuscito ad addormentarmi nonostante il rumore, che ancora non è cessato.
Ma dov'è Niall?
Osservo l'orologio sul comodino: è l'una passata da poco, quindi ho dormito circa 3 ore.
Mi alzo in fretta, e vado in bagno.
Trovo Niall seduto sul bordo della vasca, mentre giocherella con le sue stesse dita.
"Tesoro, va tutto bene? Ti fa male la pancia?" Gli chiedo preoccupato, ma lui fa subito "no" con la testa.
"Non riesco a dormire... Davvero non ci riesco, ma sono così stanco Harry, non ce la faccio più."
Corrugo le sopracciglia, il suo volto affranto visibilmente.
"Vieni amore, ti faccio una cioccolata calda, va bene?" Gli porgo la mano, che afferra immediatamente, mentre annuisce.
Lo faccio sedere sul letto ed accendo il piccolo bollitore in dotazione con la camera.
In pochi minuti la cioccolata calda è pronta, e la porgo a Niall, sedendomi sul letto accanto a lui.
Soffia lentamente su di essa, prima di berne un po'.
Stiamo in silenzio, che poi silenzio non è, siccome ancora le fan non hanno smesso di cantare.
Niall finisce in breve tempo la cioccolata, e perciò lo faccio stendere di nuovo, accarezzandogli i capelli.
Cerco di farlo rilassare, ma non c'è verso.
Decido quindi di alzarmi, per andare al piano di sotto.
"Dove vai?" Mi chiede debolmente Niall, gli occhi chiusi e la voce stanca.
"Torno subito tesoro, tranquillo."
Chiudo delicatamente la porta alle mie spalle, e cammino nell'atrio deserto.
Un urlo più forse si inalza non appena le ragazze notano la mia presenza, ma non appena esco fuori dall'hotel, faccio loro segno di fare piano, e mi danno retta.
"Ciao a tutte, sono venuto per fare autografi e foto con voi, però vi chiedo una piccola cosa in cambio: dopo andate a casa a riposarvi, siete qua da tutta la notte, e lo apprezzo, ma noi abbiamo bisogno di dormire e anche gli altri ospiti all'hotel, perciò facciamo in fretta e andiamo tutti a letto, vi va?" Sorrido, vedendole annuire entusiaste tutte quante.
Faccio foto con tutte, autografi, abbracci, baci, qualche piccola chiacchiera, e nel giro di circa 10 minuti, abbiamo finito.
"Va bene ragazze, sono passato da tutte?"
Annuiscono ancora una volta.
"Perfetto, ora andate a casa, non c'è bisogno di stare ancora qua. Buonanotte ragazze!"
Saluto con la mano, e rientro nell'atrio, osservando le ragazze felici che lentamente tornano a casa.
Sospiro di sollievo e torno in camera, sperando che Niall nel frattempo si sia addormentato.
Ha gli occhi chiusi, quindi immagino di si, ma mi ricredo non appena mi siedo accanto a lui.
"Grazie Harry, ti amo." Mi dice a voce bassa, gli occhi ancora chiusi.
Sorrido alle sue parole e mi sistemo accanto a lui, abbracciandolo.
"Non c'è problema, ti amo anche io."
Ed è così, che finalmente, riusciamo a prendere sonno.

***
Il giorno dopo, abbiamo un concerto. Il primo degli ultimi 5 di questo breve tour.
La giornata è sempre quella, quando dobbiamo esibirci. Viaggio, sound check, una doccia, cibo qua e là quando si riesce, una scappatella nel backstage per trucco e parrucco e si va in scena.
Il concerto procede bene, tutti si stanno divertendo, noi compresi.
La pancia passa inosservata, le voci sono okay. Insomma, tutto procede secondo i piani.
Ma ad un certo punto, durante Alive, mi rendo conto che Niall, dopo il suo assolo, non gira più per il palco, ma bensì si siede sulla panchina con fare sospetto.
Cerco di non andare nel panico, pensando che magari gli manchi semplicemente il fiato (cosa che sta succedendo spesso ultimamente), e che abbia bisogno di qualche secondo di riposo.
Lo osservo da lontano comunque, cercando di non far trapelare la mia preoccupazione.
Quando vedo che non si alza però, e che si piega leggermente su se stesso, le mani sulla pancia ed un'espressione di dolore sul viso, corro da lui in un istante.
"Amore, amore, stai bene? Cosa succede?"
Mi abbasso al suo livello, cercando di capire quale sia il problema.
"La pancia Harry, mi fa male, tantissimo. Ma non è un dolore come quelli che ho ogni tanto, fa più male è come una mors-ah!"
"Calmo, va tutto bene." Provo a calmarlo.
"No Harry non va bene, non so cosa sia, so solo che fa male cazzo, fa male!" Inizia a piangere ed urlare, anche se ciò passa inosservato grazie alla musica forte.
A quel punto, cercando di tenere i nervi saldi, lo prendo di peso stile sposa e inizio ad incamminarmi nel backstage, non curante del fatto che siamo nel bel mezzo di un concerto.
"Ho paura Harry, ho paura che sia successo qualcosa." E da li capisco che non sta piangendo per il dolore, ma semplicemente perché sente che qualcosa non va.
"Cosa ci fate qua? Cosa è successo? Niall?!" Dice frenetico Paul.
"Chiama un ambulanza, sbrigati, dobbiamo portarlo in ospedale."

Non è domenica. Ma fa differenza ormai?
Ciao ragazze, sono viva.
Forse ho detto questa frase più volte di quanto avrei voluto. Per l'ennesima volta, scusate davvero per questo ritardo immenso. Sono quasi passati due mesi e sono imperdonabile. Non vi sto nemmeno a raccontare cosa mi sta succedendo perché farei notte!
So solo che oltre a tutti i vari casini, ho avuto un blocco ENORME, e passato letteralmente ore a fissare la tastiera, cercando di capire cosa scrivere.
Alla fine, ho partorito (rimanendo in tema di gravidanze) quella schifezzuola.
Volevo riscrivere il capitolo perché mi fa schifo, però ho capito che avremmo fatto Natale, perciò ho deciso di pubblicarlo nonostante sia orrendo, a mio parere.
Non so dirvi quando aggiornerò di nuovo, spero presto, come sempre.
Un bacione xx

Our Love {Sequel to "Till The End"}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora