Capitolo 4

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La mattina, la sveglia suona alle 6.30 e nonostante sia davvero stanco, devo trovare da qualche parte al forza per iniziare questa giornata.
L'operazione di Niall è tra circa 3 ore, quindi devo sbrigarmi.
Mi faccio una doccia a tempo record e mi vesto con la prima cosa che trovo.
Siccome sarei dovuto rimanere lì le successive due notti dopo l'operazione, afferro un borsone riempiendolo di cambi puliti e spazzolino.
Nel giro di un'ora esco dalla stanza, non mi fermo nemmeno a fare colazione per paura di arrivare in ritardo, ma probabilmente anche se avessi avuto tempo, non avrei mangiato nulla comunque per via dell'ansia che mi chiude lo stomaco.
Non appena arrivo in ospedale, mi catapulto nella camera di Niall.
Sta sonnecchiando leggermente, ma so che l'hanno già svegliato più o meno alla mia stessa ora per fare gli ultimi controlli prima dell'operazione.
Gli do un semplice bacio sulla fronte, decidendo che voglio lasciarlo riposare ma non appena le mie labbra si staccano dalla sua pelle, spalanca gli occhi e un sorrisone enorme spunta sulle sue labbra.
"Harry!" Esclama, prima di aprire le braccia aspettando che lo abbracciassi.
Ridacchio nel vedere il suo entusiasmo e lo stringo forte, per poi dargli un bacio.
"Buongiorno amore, tutto bene?" Gli chiedo, sistemandogli i capelli arruffati con una mano.
"Ho dormito male stanotte, perché non c'eri tu e poi ho fame e sono in ansia ma ora che ci sei tu va decisamente meglio." Sorride, prima di baciarmi rapidamente sulle labbra.
"Andrà tutto bene, quando ti sveglierai sarò qua al tuo fianco, va bene?" Annuisce e lo abbraccio ancora una volta.
Nel giro di un'ora, il dottor Miller ci dice che tutto è pronto.
Accompagno Niall davanti alla sala operatoria, e gli dò un ultimo bacio prima di lasciarlo andare.
"Ci vediamo dopo amore, ti amo." Gli accarezzo una guancia e lo lascio andare, sentendo un suo debole "ti amo anche io" in risposta.
Le porte si chiudono e in quell'esatto momento mi rendo conto di essere solo.
Solo con i miei pensieri, speranze e preoccupazioni, ed un'attesa che so per certo non finirà mai.
Sospiro e mi siedo su una delle sedie della sala d'attesa. Tiro fuori il cellulare e mando un messaggio ai ragazzi, a mamma e a Maura per avvisarli che Niall è entrato in sala operatoria.
In questo momento mi sto davvero pentendo di non aver portato nessuno con me.
Cerco di distrarmi, andare su Twitter e rispondere a qualche fan, provando ad evitare che i miei nervi abbiano la meglio su di me.
Non ci sto riuscendo molto però, continuo a fissare l'orologio appeso al muro, che nonostante ticchetti incessantemente, sembra aver sempre le lancette bloccate nello stesso punto.
Perché non posso avere un po' di anestesia anche io?
Sbuffo e decido di andare a fare un giro nei pochi negozi di questo silenzioso, fin troppo, ospedale.
C'è il minimo indispensabile, un bar, un'edicola ed un fioraio.
E da lì mi viene l'idea che comprare un mazzo di rose a Niall, da dargli quando si sveglia, non sarebbe una brutta idea.
Sorrido lievemente perché finalmente ho trovato qualcosa da fare.
Entro ed un signore sulla sessantina mi accoglie con un caldo sorriso che fa sorridere anche me. E solo quel sorriso sincero, mi migliora un po' la giornata.
"Buongiorno giovanotto, in cosa posso esserti utile?" Mi chiede.
"Salve, ehm, vorrei un mazzo di rose rosse, per favore."
"Subito! La tua ragazza ne sarà felice." Esclama, aggirandosi per il negozio e fasciando una dozzina di rose rosso fuoco nella carta colorata.
"Ragazzo, a dire il vero." Gli sorrido.
"Oh, perdonami, dovrei smettere di presumere le cose." Scuote la testa e ciò mi fa ridacchiare leggermente.
"Non si preoccupi, può capitare."
"Ecco fatto ragazzo, vuoi scrivergli un biglietto?" Mi chiede.
"Si, per favore."
"Okay, da...?"
"Harry. Per Niall." Rispondo.
"Harry? Harry Styles? Aspetta, ma tu sei quel simpatico ragazzo che adora mia nipote!" Esclama ancora una volta e scoppio a ridere.
"Esattamente, io in persona."
"Quando lo racconterò a Beth non ci crederà mai, e si mangerà le mani sapendo che il suo idolo è venuto proprio qua in questo negozio in cui lei non vuole mai venire ad aiutarmi!" Scuote la testa e rido ancora, trovando adorabile questo vecchietto.
"Se vuole posso farle una dedica."
"Oh sarebbe fantastico! Sei proprio un bravo ragazzo." Mi sorride, e le sue parole mi scaldano il cuore.
Prendo carta e penna e inizio a scrivere.

"Per Beth, la prossima volta aiuta tuo nonno in negozio e magari ci faremo una foto insieme! Tutto l'amore del mondo, Harry."

Appoggio la penna sul bancone e faccio leggere la dedica al fioraio, che mi ringrazia ancora.
Scrivo anche la dedica per Niall.

"Un augurio di pronta guarigione all'amore della mia vita, ti amo da impazzire, tuo Harry."

Il vecchietto la legge e mi sorride, augurandomi buona fortuna.
Lo ringrazio caldamente e mi avvio con il mazzo all'interno dell'ospedale.
Sono passate ormai due ore da quando Niall è entrato in sala operatoria e secondo i medici dovrebbe uscire da un momento all'altro ormai.
Mi dirigo al bar e prendo una ciambella da sgranocchiare ed un succo di mela.
Rispondo ad un paio di altri messaggi, quando improvvisamente un'infermiera mi si piazza davanti.
"Signor Styles, è sveglio." Mi sorride, e un sospiro di sollievo lascia la mia bocca.
Mi dirigo nella camera di Niall in silenzio, e sorrido quando lo vedo sul lettino, che sonnecchia leggermente.
Mi avvicino lentamente per non svegliarlo e gli do un bacio leggero sulla guancia.
Mi siedo vicino a lui e gli prendo la mano, accarezzandogliela dolcemente.
È così bello quando dorme.
Sto impalato a fissarlo dormire per ciò che mi sembrano ore, ma sono in realtà solo pochi minuti.
Pian piano i suoi occhi si aprono e un debole sorriso appare sulle sue labbra quando mi vede.
"Ciao amore." Sussurro, baciandolo leggermente.
"Ehi." Mi risponde lui con voce flebile.
"Come ti senti?" Gli chiedo.
"Stanco, ma non ho alcun dolore."
"Mi fa piacere tesoro, ti ho portato una cosa." Dico, mostrandogli il mazzo di fiori.
Un sorrisone spunta sulle sue labbra e prende le rose in mano, annusando il profumo e leggendo poi il biglietto.
"Grazie mille, sei un amore."
Mi abbraccia forte e dopo di ciò posiziono i fiori nel vaso appoggiato sul davanzale della finestra.
Niall dopo poco si riaddormenta, ha ancora molta anestesia in corpo e ciò lo rende assonnato più del solito.
Mentre dorme parlo con il dottore e mi dice che l'intervento è andato benissimo, con mio grande sollievo.
I giorni successivi aiuto Niall a fare tutto. Letteralmente tutto.
A lavarsi, vestirsi, camminare.
Ha le stampelle per quando uscirà ma per ora è ancora troppo debole per usarle.
Dopo una settimana di ospedale, Niall può uscire e il giorno dopo torniamo a Londra.
Niall viene accolto a casa da una piccola festa a sorpresa, con i ragazzi, la sua famiglia, la mia e altri suoi amici di Mullingar.
Vedo la felicità nei suoi occhi, e penso che nonostante tutto, non potrebbe andare meglio di così.

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