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Euphemia era passata anche qualche altro giorno vicino a quella bancarella, ed i venditori di quella via avevano iniziato anche a riconoscerla ed a salutarla.
A tutti stava simpatica quella giovane inglese così educata e rispettosa.
Alcuni vociferavano che fosse anche una strega, perché sembrava che chiunque la conoscesse ne fosse conquistato.
Questo effetto non ci fu però su Yamir, il padre di Fleamont.
Lui era un mago, e sapeva che quelle voci non potevano che essere vere.

Aveva notato le occhiate da pesce lesso che il figlio riservava a quella ragazza, e visto che gli stava organizzando il matrimonio con la figlia di un suo amico non dovevano esserci ostacoli a questo suo "affare".
Sua moglie invece sosteneva che suo marito stesse dando i numeri e che Fleamont aveva il diritto di guardare chi voleva finché non si fosse sposato.

E finalmente Fleamont ebbe l'occasione di parlarle, visto che Euphemia aveva dimenticato il suo foulard in un bar.
Lo prese, e dopo averla trovata le corse incontro.
"oh uhm scusa, hai dimenticato questo credo" le disse, arrossendo profumatamente al largo sorriso che lei gli rivolse.
"oddio grazie mille, in effetti mi sentivo che mi mancava qualcosa" disse prendendo il morbido tessuto di lino in mano.
Il ragazzo non seppe cosa dire, i suoi amici gli avevano consigliato di provarci subito ma lui si vergognava fin troppo.
"uhm, ma tu parli hindi?" la ragazza ridacchiò leggermente.
"beh direi di sì, lo sto studiando"
"studiate la nostra lingua?!" chiese stupito.
"beh sì, lingua e cultura. Sono qui in vacanza con i miei amici anche per questo"
"oh, bello. E da dove vieni?"
"da Londra, in Inghilterra" Fleamont si ammutolì, ricordandosi ciò che suo padre aveva detto riguardo agli inglesi.
"so che non sono visti bene qui da voi, ed onestamente capisco perché" il ragazzo annuì, leggermente sorpreso da quella frase.
"davvero lo capisci?"
"beh, è anche molto ovvio. C'è un forte razzismo in Inghilterra" gli disse lei.
"certo" seppe dire Fleamont, ancora bloccato dalla paura di dire qualcos'altro di stupido.
"e...e studiate la nostra lingua?"
"beh in realtà conosco solo i miei amici che la sanno, oltre alla fidanzata indiana di un mio amico" disse lei. "i miei genitori non volevano nemmeno pagarmi gli studi, eppure eccomi"
"certo, lo capisco" rispose lui. "uhm... ma per quanto starai qui?"
"un mesetto penso" rispose la ragazza "perché?".

capitolo di mezzanotte🤭

at first sight | potter familyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora