wyd here, kitten

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"Vedo che fare il bastardo ti si addice ad ogni ora, non solo a quando sei di fretta" sbottò Jisung, sistemandosi i vestiti.

"Che ci fai qui, gattino?" domandò Minho, mettendosi le mani in tasca e avvicinandosi leggermente al mio piccolo.

"I cazzi miei? E poi chi ti ha dato tutta questa confidenza per chiamarmi in questo modo?" sbuffò il moro, incrociando le braccia al petto.

"Come se non ti sia pia-"

"Senti, ho ben altro da fare quindi se non ti dispiace.." lo interruppe Jisung, prima di fare un inchino con un falso sorriso stampato in faccia e andare dalla parte opposta insieme a Hyunjin.

Pochi minuti dopo, i due amici si trovavano davanti alla reception del retro del locale.

Vennero subito accolti da una ragazza bionda che salutò Hyunjin in modo caloroso, dato che era un cliente molto frequente, specialmente nell'ultimo periodo.

"Questo è il mio migliore amico, Jisung" disse alla ragazza, presentando l'altro che fino a quel momento aveva tenuto la bocca chiusa e lo sguardo basso.

Era molto a disagio, era la prima volta per lui fare qualcosa del genere e non sapeva come sarebbe stato.

Era pur sempre la sua prima volta, e nel giro di un'ora sarebbe stata presa da un completo sconosciuto.

"Hyunjin, Felix ti sta aspettando nella solita stanza. Jisung? Tu hai già visto qualcuno sul palco o preferisci che ti pres-"

"Non staccava gli occhi da Jay" disse Hyunjin, prima di fare un occhiolino all'amico e incamminarsi verso un lungo corridoio rosso.

(NON QUEL JAY HO PRESO UN NOME A CASO VI PREGO🕴️🕴️)

"Come darti torto del resto, è proprio un bel ragazzo" ridacchiò la ragazza, che aveva scoperto chiamarsi Yuji.

Jisung sorrise, diventando rosso in volto.

"Stanza 25, infondo a sinistra. Lo informo io che stai arrivando" gli disse, aggiungendo un sorriso di incoraggiamento.

"Grazie Yuji" rispose, ricambiando il sorriso.

Camminò lentamente lungo il corridoio illuminato da led rossi, lo stesso dove poco fa si incamminava anche Hyunjin.

Scorreva lo sguardo sulle porte alla sua sinistra, leggendo distrattamente ogni numero cercando di calmarsi.

Stava davvero per farlo?

"19,20,21,22,23,24.....25" ripeté nella sua mente.

Fissò per lunghi secondi il numero inciso in blu sulla porta.

Passò un minuto.

Ci stava ripensando? Esattamente.

Voleva davvero perdere così la sua verginità? Avrebbe fatto male? E se l'altro non voleva farlo con lui?

Mille dubbi passavano per la sua mente, ma vennero interrotti da una voce alle sue spalle.

"Che fai gattino, non entri?"

Si voltò verso quella voce, vedendo la figura di quel ragazzo di nuovo davanti a lui.

"Mi stai seguendo per caso?" domandò corrugando la fronte.

"Anche se fosse?"

"Lo vuoi sapere davvero?"

"Illuminami, Jisung" rispose, avanzando verso di lui.

Il più piccolo fece dei passi indietro per mantenere la distanza adatta tra loro, finendo però con la schiena contro al muro.

"Ti-"

bj lee knowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora