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Jimin's pov:
Lo abbraccio quasi d'istinto e sento la sua pelle soffice, seppur fredda, tra le mie dita.

Sento il suo tocco freddo sulla mia pelle. Rabbrividisco al contatto e tiro un sospiro profondo.

Ci separiamo e, per un attimo, nella stanza governa un silenzio abbastanza imbarazzante. Yoongi sta per uscire fuori, ma poi si ferma e senza girarsi, mi dice «Cerca di non fare disastri biondino.» annuisco e rispondo «Va bene Yoongi».

Dopodiché Yoongi esce fuori e sento le sue ali sbattere per prendere il volo.
Mi guardo intorno e cerco qualcosa con cui distrarmi ma non trovo niente... così decido di camminare per quella specie di casa.

C'è tutto quello di cui si ha bisogno: cucina, salotto, bagno e una stanza da letto. Entro all'interno di quest'ultima, vedo un semplice letto disordinato e un comodino.

Il mio spirito curioso mi dice di aprire il cassetto, ma non vorrei che Yoongi entrasse senza avvisare e mi colga con le mani nel sacco... cosa faccio?

Alla fine cedo alla tentazione, afferro la maniglia del cassetto e tiro, ma non si apre, è chiuso a chiave. Schiocco la lingua sul palato e, tra me e me, dico «Dai... Volevo sapere cosa c'era all'interno».

Mi metto alla ricerca di una possibile chiave per aprire il cassetto del comodino. Cerco dappertutto, da sotto al letto a sotto le lenzuola del letto, ma poi alzo il cuscino e noto una chiave... potrebbe essere quella del comodino.

La prendo subito e la inserisco nella fessura del cassetto ed effettivamente funziona. Apro il cassetto e noto solo una specie di diario in pelle e un laccio che lo chiude. Lo afferro ed è tutto qui... perché chiudere un diario in un comodino? perché un tizio come Yoongi ha un diario?

Comincio a sfogliarlo, ma il disordine del letto non mi permette di concentrarmi, così sistemo prima il letto come mi ha insegnato mia mamma.

Alzando le lenzuola posso sentire ancora il suo odore, sembra di averlo davanti in questo momento. Scuoto nuovamente le lenzuola per poter sentire il suo odore. Prendo un respiro a pieni polmoni e riesco a sentire il suo odore entrare dalle narici e finire nei polmoni.

Scuoto la testa e mi ritorno alla realtà, cominciando a ridere. Dopo aver riordinato il letto, prendo il diario e comincio a sfogliarlo.

Ci sono tante, ma tante, pagine scritte e mi fermo per leggerne una che mi incuriosisce. Il titolo dice "Le regole per amare: Yoongi" comincio a leggerle una ad una.

Sto per leggere le regole, ma comincio a sentire la porta aprirsi, ripongo immediatamente il diario nel cassetto e lo richiudo, mettendo la chiave sotto al cuscino.

Neanche il tempo di uscire dalla stanza che vedo Yoongi entrare nella stanza.

Mi guarda con diffidenza e mi domanda «Perché sei qui?» metto le mani dietro la schiena per poi fare cenno di non aver capito la domanda, così ripete «Perché sei qui? Chi ti ha dato il permesso di entrare?».

Gli sorrido e rispondo, facendo finta di niente «Ho visto il letto disfatto e l'ho riordinato. Ti avevo detto che lo sapevo rifare, ora mi occupo della cena.» dopodiché esco dalla stanza, sperando di aver mascherato bene la tensione del momento.

Lo sento seguirmi mentre vado in cucina per vedere cosa posso cucinare. Cerco un frigo ma non lo trovo da nessuna parte, guardo il ragazzo e gli domando «Dov'è il frigorifero?».

Lui mi guarda perplesso e sembra non sapere cosa sia un frigorifero, così mi domanda «Cosa intendi?» rimango di stucco nel venir a sapere che Yoongi non sappia cosa sia un frigorifero.

Mi guardo intorno e gli domando «Cosa posso cucinare?» Yoongi si gira silenzioso, senza dirmi niente, e capisco che devo seguirlo.

Mi riporta fuori e mi indica un orto non molto lontano da lì. Riesco a vedere pomodori, carote, patate, di tutto e di più. Rimango incantato dalla visione di quell'orto così abbondante e illuminato.

Guardo Yoongi e gli domando «È davvero tutto nostro? - lo vedo confuso e perplesso, mi accorgo di aver detto "nostro", così mi ricorreggo - Tuo. Volevo dire tuo.» Yoongi annuisce e si limita a rispondermi con «».

Divento quasi rosso dall'imbarazzo, lo guardo con i raggi solari che gli illuminano il volto. Non ho mai fissato così a lungo una persona, ma sembra che non riesca a togliergli gli occhi di dosso. Il suo atteggiamento freddo e da strafottente viene rovinato dalla farfalla sulla sua testa.

Yoongi sembra accorgersene, così distolgo immediatamente lo sguardo, e improvvisamente mi dice «Bello no?» annuisco. Il maggiore mi gira la testa dal mento e mi dice «Non l'orto. Io.» deglutisco rumorosamente mentre lui si avvicina sempre di più.

«Jimin!» un urlo sembra riportarmi alla realtà. È Yoongi che mi dice «Smettila di fissarmi, mi dai fastidio.» lì mi rendo conto di averlo continuato a fissare, era tutto frutto della mia immaginazione...

Yoongi's pov:
Il piccoletto comincia ad inchinarsi mentre si scusa, ma lo fermo con la mano e gli dico «Basta così. Ora prendi qualcosa dal mio orto e prepara da mangiare.» il minore mi sorride e mi dice «Subito.» mettendo la mano sulla fronte come se fosse un soldato.

Alzo gli occhi al cielo e gli urlo « presto!» il minore comincia a guardarmi impaurito, mentre la farfalla sulla mia testa sbatte ancora una volta le sue ali.

Guardo Jimin, gli accarezzo la testa e gli dico «Scusami non volevo urlarti contro.» dopodiché il sorriso sembra ritornargli sulle labbra carnose e i suoi occhi scompaiono.

Vado via, mentre il minore comincia a raccogliere tutto ciò che gli serve. Mi guardo la mano e cerco di ricordare la sofficità dei suoi capelli, non può essere che mi stia innamorando di lui.

Improvvisamente sento un lamento, mi precipito subito da Jimin. Lo vedo in ginocchio, controllo che stia bene e gli domando «Tutto bene Jimin? Ti sei fatto male?».

Il minore mi mostra il dito ferito, lo guardo e controllo la piccola ferita sul suo piccolo dito. «Baciala...» improvvisamente mi dice Jimin.

Lo guardo confuso e domando «Cosa?» ma lui mi ripete esattamente quello che ha appena detto «Dalle un bacio. Mia mamma dà sempre un bacio sulla ferita quando mi faccio male».

Schiocco la lingua contro il palato e gli dico «Ti fai male spesso.» lui annuisce proprio come un bambino. Il mio lato ragionevole esce fuori in questo momento «Sarebbe molto meglio curare la ferita.» ma il minore sembra non volermi dare ascolto «Poi mi darai il bacio?» annuisco, alzando gli occhi al cielo e non vedendo via di scampo.

Avvolgo il suo piccolo indice tra le mie mani, chiudo gli occhi e comincio a concentrarmi. Il piccoletto continua a farmi domande «Cosa stai facendo? Perché non fai niente? Hey mi sono fatto male, non so se te ne sei reso conto».

Apro gli occhi solo per guardarlo male e poi li richiudo per poi dirgli «Devo concentrarmi, mi serve il massimo silenzio.» così si sta zitto e si guarda intorno, sentendosi terribilmente a disagio.

All'interno della mano si forma una piccola luce brillante e dopodiché riapro gli occhi e lascio il suo dito, non c'è nessuna ferita e il suo dito è tornato come prima. Niente cicatrice e neanche un graffietto.

Dopodiché prendo il suo dito e avvicino le mie labbra sul suo dito e lo bacio, lo guardo negli occhi e dico «Ho mantenuto la promessa.» posso notare il rossore sulle guance del piccolo e così gli domando «Cosa c'è? Sei timido?».

Il piccoletto si avvicina di molto al mio volto, mi guarda e con un tono malizioso, mi dice «Io no. Forse lo sei tu.» ah, è azzardato...
Vedo i suoi occhi che vanno dalle mie labbra e i miei occhi, così decido di accettare la sua sfida e mi annullo la distanza che ci separa, baciandolo e tuffandomi sulle sue labbra che sembrano due cuscinetti.

Beyond the Forest || YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora