Capitolo 17

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"Akari," Grida Miya Itsuki dal soggiorno, "I gemelli hanno detto quando saranno di ritorno dalla loro gita in montagna?"

Miya Akari fa un verso pensieroso, le mani impegnate a mettere via gli onigiri di tonno avanzati che aveva preparato per il ritorno a casa dei suoi due figli.

"Non l'hanno detto. Il termine che hanno usato è stato ricerca dell'anima e tempo tra gemelli."

Itsuki sbuffa. "Che cazzata."

Akari fa schioccare la lingua. "Quei due... non sono mai riusciti a fare niente da soli. Se uno di loro faceva qualcosa, l'altro doveva seguirlo subito dopo. Non dovrebbe nemmeno sorprendermi che la cosa si applichi anche ad un cuore infranto."

"Samu e Rintarou è stato un peccato..." Riflette Itsuki, "Ma era qualcosa di inevitabile."

"Il tempo guarisce e il tempo fa male, come si dice." Risponde Akari, "Samu lo ha affrontato meglio che poteva e penso che starà bene ora che sta trascorrendo del tempo con suo fratello... Tsumu e Kiyoomi però..."

Itsuki sospira. "Atsumu è nostro figlio, quindi non mi piace vederlo ferito, ma non posso dire di non provare pena per Kiyoomi. Sta vivendo esattamente quello che noi ci siamo assicurati che i nostri gemelli non avrebbero dovuto mai affrontare."

"Vorrei poterlo aiutare, sai?" Pensa Akari ad alta voce, camminando verso suo marito per raggiungerlo sul divano, "Come madre di due figli gay. Ma ogni volta che lo vedo, non posso fare a meno di sentirmi come se non spettasse a me."

Itsuki si limita a dire un 'Mm' in risposta, appoggiandole una mano sulla coscia.

"È difficile da guardare, però." Sospira lei, "Guardare nostro figlio soffrire così tanto... e guardare quel ragazzo farsi male da solo."

Suo marito si limita ad annuire dolcemente, stringendole la coscia in modo rassicurante, prima di accendere la TV con un, "Sono sicuro che andrà tutto bene. Faranno quello che devono fare... e anche noi."

~

Il sole sta cominciando a tramontare quando sentono un bussare esitante alla porta.

Akari si alza lentamente, "Di già? Pensavo che sarebbero stati via qualche giorno in più."

"Probabilmente è solo la vicina che ci chiede di nuovo le uova fresche. Shinsuke potrebbe fare una fortuna se smettesse di darle via gratis."

Akari sbircia dallo spioncino e si gira a guardare suo marito, con sguardo consapevole.

"È Kiyoomi."

Gli occhi di Itsuki si spalancano considerevolmente prima di mettersi a sedere, sistemandosi le pieghe della maglietta e i capelli arruffati.

"Oh cielo. Eccoci qui."

Akari fa un respiro profondo, preparandosi, prima di aprire la porta, fingendosi sorpresa. "Oh! Kiyoomi! Non ci aspettavamo-"

Si interrompe dopo aver dato un'occhiata più chiara al ragazzo in piedi di fronte a lei.

I suoi occhi erano iniettati di sangue, i capelli spettinati, completamente infagottato, compresi i guanti e la mascherina, eppure continuava a tremare.

Akari non poteva dire con certezza se fosse semplicemente a causa del freddo.

"Kiyoomi, tesoro?" Lo prende per il gomito, il suo istinto materno che prende il sopravvento, "Vuoi entrare? Stai tremando."

Itsuki si alza preoccupato, le sopracciglia aggrottate per lo stato attuale di Sakusa.

Sakusa entra nel soggiorno in cui era stato molte volte prima, eppure in qualche modo sembrava così poco familiare senza Atsumu in piedi proprio accanto a lui.

A Liar's Truth || SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora