Capitolo 13

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MENO 1 ANNO AL MATRIMONIO

L'inizio di quella che sembrava la fine comincia con una cena in famiglia andata male.

Atsumu aveva parlato di lui ai suoi genitori all'inizio della loro relazione. Erano passate solo poche settimane quando Sakusa aveva sentito per caso Atsumu al telefono con loro, che parlava di quanto fosse carino. Poi, loro avevano chiesto di parlare con Sakusa ed era stato imbarazzante per i primi trenta secondi, finché il padre di Atsumu non aveva detto, "Kiyoomi-kun! Posso chiamarti Kiyoomi? Ho sentito che hai dei polsi strani! Puoi inviarci un video?"

Inutile dire che ogni volta che avevano dei giorni liberi, il più delle volte, Sakusa non lo faceva sapere ai suoi genitori e invece li trascorreva nella casa della famiglia Miya a Hyogo e si divertiva a guardare i gemelli che cercavano di uccidersi a vicenda ogni poche ore.

In caso contrario, usciva con Komori e Yachi. Era riuscito a minimizzare il vedere i suoi genitori a... dio, non lo sa nemmeno. Quando era stata l'ultima volta che aveva visto i suoi genitori di persona prima di questa? Ma sapeva che non poteva evitarli per sempre e persino Atsumu, che non era nemmeno un grande fan dei suoi genitori, nonostante non li avesse mai incontrati come suo ragazzo, continuava a ricordare a Sakusa che non poteva rimanere nascosto.

Voleva bene ai suoi genitori, sul serio. Nonostante tutto, nonostante il fatto di dover mentire su chi era veramente per tutta la vita, gli voleva bene. È solo che ogni volta che è costretto a passare del tempo con loro che sia più di una videochiamata di cinque minuti, ricorda esattamente perché ha passato così tanto tempo a cercare di evitarli.

~

"Quindi, Kiyoomi, abbiamo notato che non hai una relazione con nessuno dai tempi di quella ragazza del liceo," Inizia sua madre e Sakusa pensa, oh dio.

"E per un po' abbiamo pensato che ti saresti messo con quella ragazza carina con cui hai fatto amicizia all'università, Yachi se non sbaglio, ma immagino che non sia una persona con cui ti vedi romanticamente?" E Sakusa pensa, cristo santo.

"Probabilmente è stato solo troppo occupato, tesoro." Ragiona suo padre, prendendo un altro boccone di pollo. "Sai com'è con un lavoro come il loro. Sono sempre in giro per il mondo, probabilmente è difficile stabilire una connessione adeguata con chi incontri, vero?"

"Giusto." Riesce a dire Sakusa. "Sì."

"Comunque, noi ci preoccupiamo." Insiste sua madre, "Spero solo che tu non ti senta solo, sai? Hai venticinque anni adesso! È intorno all'età in cui inizi a pensare al matrimonio e ad avere una famiglia. Passi così tanto tempo a giocare a pallavolo e troppo con i tuoi compagni di squadra. Mi preoccupo per il tuo futuro, quando sarai più grande e non potrai più fare sport."

"C'è ancora tanta strada da fare." Dice Sakusa, forzando un sorriso rassicurante. "Sto bene. Sono stato impegnato ultimamente, ma sono felice. Veramente. Non sto ancora pensando al matrimonio."

Non stava mentendo, ad essere onesti. Anche se lo avessero voluto, lui e Atsumu non avrebbero esattamente potuto sposarsi qui.

"Beh, dato che hai qualche giorno libero," Inizia sua madre, posando la forchetta per unire le mani, e Sakusa riconosce quel gesto come, Mamma Quando Sta Per Dire Qualcosa Che Sicuramente Non Mi Piacerà, "Ho organizzato qualcosa per te..."

"Mamma." Dice Sakusa, la voce tesa, gli occhi che si induriscono.

"Ho cercato di fermarla." Dice suo padre, alzando le mani, fingendosi innocente. "Te l'avevo detto che non gli sarebbe piaciuto." Aggiunge, guardando sua moglie.

A Liar's Truth || SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora