capitolo 12

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<Jace...> sussurrai, talmente piano che nessuno se ne accorse. <È lui?> domandai, girando l'immagine del bambino, ormai cresciuto, e facendola vedere alle due donne.
Handler annuì e poi domandò:<Perché? Non ti va bene?>
<No no, va benissimo.> affermai sospirando alla fine della frase.

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<Hai capito il piano?> mi domandò Lila. Io annuii.
<Perfetto. Allora andiamo.> disse la donna, caricando la sua e la mia pistola che, successivamente, mi passò.

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<Cazzo!> urlammo io e Lila al sentire la sirena della polizia avvicinarsi sempre di più mentre Jace correva lontano.
<Teletrasportati!> mi urlò la ragazza.
<Non ci riesco!> risposi urlando, per sovrastare il rumore delle sirene dopo aver provato invano a teletrasportarmi davanti all'uomo che continuava a correre.
<Merda!> imprecò Lila iniziando a correre nella direzione opposta a quella della polizia, io la seguii. Entrambe arrivammo in un vicolo. Lì salimmo delle scale lì presenti e arrivammo sul tetto del palazzo dove c'era la valigetta della commissione. Un'ora dopo la valigetta sarebbe scomparsa ed entrambe saremmo rimaste bloccate in quell'era che un po' mi apparteneva.
<Eden muoviti!> mi urlò Lila prendendo la valigetta in mano. Mi avvicinai a lei e presi in mano la valigetta, la ragazza mise una mano sul manico e io aprii la valigetta teletrasportando entrambe nel 30/01/1982

<Eden? Ci sei?> dice una voce maschile.
<Mh? Ah, sì, sì. Ci sono.> dico mangiando uno spicchio di pizza.
<Sei tu quella nella foto?> domanda mostrandomi la foto scattata dagli agenti di polizia del 1963.
<Sì, sono io.> rispondo continuando a mangiare.
<E questa sei sempre tu quindi.> ipotizza Vanya passandomi un'altra foto.
Questa volta nell'ufficio di Handler, prima di andare negli anni '63 da Jace.
Io annuisco lentamente guardando per bene l'immagine dove ci sono io seduta davanti alla scrivania con i documenti della busta gialla in mano.
<Se eri nella capsula, da dove vengono queste foto? Sono dei falsi?> domanda Luther.
<Non lo so da dove vengono, ma non sono dei falsi. Mi ricordo di quei momenti...>
Tutti mi guardano perplessi, nei loro occhi posso vedere che sono chiaramente confusi da ciò, e, sinceramente, lo sono anch'io un po'. Però non è solo questo.
<Ho detto qualcosa di male?> domando, sempre io notando i loro sguardi fissi su di me.
<No, sai com'è. Una ragazza viene rinchiusa in una capsula ed al suo risveglio vengono trovate delle foto di lei al di fuori della capsula. Tutto nella norma, insomma.> dice Diego, con un'alta quantità di sarcasmo.
<Cosa sai, Eden?> domanda Cinque.
<So quanto voi, se non di meno.> dico sussurrando e poggiando la faccia su un palmo.
<Come fai a ricordare quei momenti?> domanda Allison
<Non lo so...>
<Secondo me sta mentendo. Non si ricorda niente, ma dice il contrario per il semplice fatto che vuole la nostra attenzione completamente su di lei.> commenta Diego, rigirandosi uno stupido coltello tra le mani.
Ma come si permette?!
<Se proprio ti interessa, posso anche dirti quello di cui stavamo parlando.> dico alzando le mani dal volto.
Chi me l'ho ha fatto dire...

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