Ritorno giù in soggiorno, dove decido di togliermi un dubbio di dosso.
<Ma voi questo libro lo conoscevate tutti?>domando.
Tutti annuisco, tranne Klaus.
<Seriamente ero l'unico che non ne sapeva l'esistenza?>chiede.
<Che vuoi che ti dica, eri e sei sempre fatto.> risponde Cinque, credo con arroganza.
Klaus si limita a sospirare, mentre mamma ci raggiunge.
<Volete che vi preparo dei biscotti?> domanda con lo stesso tono di voce che usava quando parlava con me.<Volete dei biscotti?>ci domandò mamma. Io e Jace ci guardammo per poi annuire talmente fortemente da rischiare di romperci il collo. Mamma sorrise e poi se ne andò in cucina.
<Che facciamo intanto?>mi chiese il bambino.
<Mh...> <Andiamo in giardino?> dissi in risposta.
<Ma sta piovendo...> commentò lui.
<Giusto. Allora andiamo giù a giocare?> gli chiesi. Lui annuii e così corremmo entrambi verso i piani inferiori, dove un tempo si trovava una stanza in cui io ero solita a giocare<No, ma grazie lo stesso.>dice Diego, raggiungendola e riportandola in cucina a braccetto.
Io li seguo con lo sguardo, finché il muro, che divide la cucina dal soggiorno, me lo permette.
<Tutto apposto?> mi chiede Allison mettendo una mano sulla mia spalla.
Allison è una donna dolce è con un cuore d'oro. Sì è comportata bene con me fin da subito e, per quanto ci conosciamo da soli 3 giorni, contando anche oggi, un po' sento di potermi fidare di lei. Ma è ancora un po' troppo presto per dirlo. È meglio se mi tolgo questi pensieri dalla testa il prima possibile, in più, ho notato una certa tensione fra di lei e Luther. Che ci sia qualcosa? Non lo so, ma anche se fosse, non mi riguarda.
<Oh, ehm, sì. Tutto okay.> le rispondo tirando su un sorriso forzato. Non ho mai visto nessuno trattare mamma così; come la trattavo io...~~~
ore 12:30<È pronto il pranzo!> ci urla Allison dalla cucina.
In questi minuti, non abbiamo fatto nulla di produttivo. Ci alziamo tutti da dove eravamo seduti e ci dirigiamo,assieme ad uno strano silenzio, in cucina, dove già ci sono i piatti in tavola.Pranziamo nello stesso modo in cui siano arrivati in cucina: silenziosamente. Sì sente solo il fastidioso rumore delle posate che stridono contro i piatti ed i respiri di tutti i presenti.
<Allora...> prende parola Luther voltando lo sguardo dal suo piatto a me.
<Perché sei andata da Handler?> chiede.
<Ve l'ho già detto. Le dovevo chiedere un paio di cose> gli rispondo, continuando a mangiare.
<E cosa le hai chiesto?>si intromette Diego.
Non mi giro per guardarlo in faccia, inghiottisco ciò che avevo in bocca e gli dico.
<Saranno affari miei, no?>rispondo.
<No Eden. Questa è casa nostra e tu non puoi stare qua senza il nostro permesso. Quindi, se non ci dici che cazzo hai detto a quella, puoi anche iniziare a fare le valige per andartene via.> dice con tono serio.
Sto per rispondere, ma una voce stanca me lo impedisce.
STAI LEGGENDO
both universes
Fanfictionmentre mi trovavo nelle note del mio telefono, mi sono imbattuta in una, dal titolo "capitolo 30". Presa dalla curiosità, sono entrata per leggerla e mi sono accorta che era l'ultimo capitolo che avevo scritto di una storia di settembre 2021. Dato c...