Tony vagava per il suo ufficio senza sapere ancora bene cosa stesse cercando con esattezza.
Iniziò a pensare a quale potesse essere la soluzione al suo problema.. un modo per mettere fine ai suoi incubi.. ai suoi attacchi di panico.
Un'armatura di ferro intorno al mondo, una protezione per le persone che amava..
Era quello il suo tarlo.. voleva trovare un modo per proteggere tutti.. per non far rivivere alla popolazione di nuovo quell'inferno che aveva gettato New York nella distruzione pochi mesi prima.
Alzò lo sguardo verso gli scatoloni sistemati sopra gli scaffali, quelli dove custodiva i vecchi appunti di suo padre.
Effettivamente non apriva quegli scatoloni da anni, anzi alcuni erano ancora sigillati.. Forse gli appunti di suo padre lo avrebbero potuto aiutare come avevano fatto in passato.
Si avvicinò agli scaffali, prese una sedia e ci salì sopra. C'erano diversi scatoli che aveva già aperto e un altro più piccolo ancora chiuso e decise di aprire proprio quello.
Lo prese con cautela e lo poggiò sul pavimento
-"okay papà illuminami"- disse come se suo padre fosse lì con lui per sentirlo, si mise a sedere per terra e aprì lo scatolo.
Ma rimase del tutto sbigottito quando al posto di vedere progetti e diari.. la prima cosa che vide furono vecchie cartine geografiche e lettere dall'aria molto consumata.
Prese una delle mappe con cautela e lesse la leggenda Firenze, Tony corrucciò la fronte confuso
Cosa faceva suo padre a Firenze?
Poi iniziò a leggere la cartina.. e più che essere una semplice mappa, era più un disegno di una villa padronale che si trovava nelle pianure di Firenze, e il nome della casa era Villa Carbonella.
Non riuscì a controllarsi e un sorriso gli nacque sul volto.. non poteva crederci..
Andò più a fondo in quello scatolone e, oltre a vecchie lettere, lì c'erano anche custoditi vecchi vinili, libri e un portagioie con alcuni dei gioielli che sua madre amava di più.
Ora qui le cose erano due: o suo padre aveva custodito tutte le cose che sua madre amava di più.. oppure, più verosibilmente, quello scatolo non aveva niente a che fare con suo padre ma era solo qualcosa che sua madre stava conservando.
Probabilmente era la seconda.. anche se una parte di lui sperava che suo padre avesse conservato la parte più bella del suo carattere almeno alla donna che aveva sposato..
Cacciò fuori tutti gli oggetti che erano contenuti in quello scatolo e mentre li controllava uno ad uno, da un piccolo cofanetto cadde una collana con un medaglione in oro, il rumore del metallo che cadeva per terra riempì velocemente tutto il laboratorio. Incuriosito Tony raccolse la collana e lesse l'incisione sopra il medaglione
Il mio Piccolo Grande Amore
29 Maggio 1970Riconoscendo la sua data di nascita a Tony si fermò il cuore nel petto.. quel medaglione apparteneva a sua madre lo ricordava bene, ma non aveva mai letto l'incisione sopra e adesso poteva leggerlo..
Tony era il suo piccolo grande amore.. era la sua gioia.. glielo ripeteva spesso.. e lui l'aveva sempre dato per scontato.. ogni madre prova amore per il proprio figlio, ma qui era diverso.. Tony era l'unico amore che sua madre aveva..
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime..
In quel momento, sua madre gli mancava ancora di più.. la voleva sentire più vicina, aveva bisogno di lei.. del suo profumo.. della sua voce.
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Questo Piccolo Grande Amore - Stony Au
FanfictionDopo gli avvenimenti di Avengers, gli eroi più forti della terra iniziano una convivenza che piano piano li porta ad essere sempre più uniti. Soprattutto tra Tony e Steve, dopo i battibecchi iniziali, sembra essere nato un legame molto forte destina...