Capitolo 9

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Quando tornò alla villa la prima cosa che fece fu andarsi a buttare sotto la doccia, aveva davvero bisogno di scrollarsi quella giornata da dosso.

Si lavò con calma e dopo essere uscito dal box si legò un'asciugamano in vita.

Lasciò i capelli asciugarsi all'aria, si mise a sedere alla scrivania e si incantò a guardare l'alba.

Da quando era in Italia non aveva più affrontato quello stato di angoscia perenne che si era ritrovato ad attraversare a New York.. forse era perché quella città lo ricollegava troppo a quei ricordi.. non lo sapeva bene, ma quello di cui era certo era che adesso stava bene..

Sicuramente era ancora provato da quei momenti.. ma adesso riusciva ad aggirare quell'ansia e a eliminarla quasi.. o almeno ci era andato davvero vicino grazie a Steve..

Sbuffò in preda alla frustrazione, come aveva potuto rovinare tutto così velocemente?

Restò seduto lì per molto tempo, fino a quando non vide il sole alto nel cielo.. si andò a vestire e scese giù in salone per fare colazione.

Laura era già in piedi e stava preparando il caffè e seduti al tavolo c'erano Steve, Natasha e Clint.

-"buongiorno"- disse mentre si metteva a sedere il più lontano possibile da Steve

-"giorno"- dissero Nat e Clint.. Steve invece, come era previsto, non rispose.

Laura posò la moka bollente sul tavolo -" fate attenzione la macchinetta è bollente"- disse mentre si metteva a sedere anche lei

Nat cominciò a versare il caffè a tutti e in silenzio iniziarono a fare colazione

-" stasera c'è una festa in paese.."- disse Laura dopo minuti interminabili di silenzio

-" che tipo di festa?"- chiese Clint

-" è San Lorenzo oggi.. "- disse Laura con fare ovvio -" non lo sapete?"-

Tony sentendo quel nome si congelò per un secondo.. ripensò a sua madre e a quel famoso Lorenzo..  a quell'amore mai vissuto.. si voltò per un secondo verso Steve.. e il ragazzo ricambiò lo sguardo, i suoi occhi erano così belli così vicini.. eppure sembravano così lontani ora.

Clint scosse la testa -"non abbiamo queste tradizioni in America, come mai è così importante?"-

-" stanotte cadranno un sacco di stelle cadenti.."- rispose Tony mentre spostava lo sguardo sulla sua tazza -" Si racconta che quelle stelle sono le stesse lacrime infuocate piante dal Santo durante il suo martirio.."-

Lo guardavano tutti con attenzione.. in effetti era strano che lui sapesse storie del genere..

-" mia madre era italiana.. e mi raccontava molte cose.."- rispose rimanendo sul vago

-" quindi stasera cosa si fa in paese?"- chiese Natasha

-" ogni anno si organizza una piccola festa con musica, cibo e tanto vino, e poi ci si ferma a guardare le stelle, sperando di vederne una cadente."- disse Laura mentre girava lo zucchero nel suo caffè-" avevo pensato che magari sarebbe bello andare, siete sempre chiusi qui.."-

-" è un'ottima idea Laura"- disse Steve -" lo diremo anche agli altri."-

Durante il resto della giornata Tony restò chiuso in casa a sistemare i diari di sua madre in valigia, aveva intenzione di portarli con sé a New York per averli come ricordo. Ne lasciò solo uno fuori,  quello che stava attualmente leggendo.. la pagina era aperta a pochi giorni dal matrimonio di sua madre con suo padre.. ed erano pagine in cui sua madre cercava di ricordare la sua Italia e di Lorenzo.

Questo Piccolo Grande Amore - Stony AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora