Capitolo 20

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Tony, Bruce e Nat passarono tutta la notte ad escogitare un piano che non avesse falle od intoppi, dovevano mettere la sicurezza di Steve al primo posto.. e di sicuro l'HYDRA adesso si sarebbe aspettata un loro attacco per cercare di recuperarlo.. quindi di conseguenza sarebbe stato troppo rischioso partire direttamente con l'attacco. Natasha aveva suggerito di entrare sotto copertura nella loro base, ma solo una persona non avrebbe mai potuto farcela.

Tony si mise a sedere meglio sulla sedia e controllò di nuovo l'ora, erano quasi le tre del mattino, si stiracchiò la schiena allungandosi sulla sedia e si stropicciò gli occhi, sentiva lo stomaco in fiamme.. in tutta la sua vita non aveva mai sperimentato uno stato di angoscia misto a terrore così grande, nemmeno quando lui stesso era stato fatto prigioniero in Afghanistan. Pensava costantemente a Steve.. se stesse bene, se fosse ferito..

Non riusciva a sopportare il fatto di non riuscire a capire dove fosse, non avere sue notizie.. ma la cosa più brutta era il non sentire la sua voce.. o la sua risata.

Si grattò la barba e sbuffò spazientito.. quella situazione lo stava facendo impazzire, restare con le mani in mano era diventato insostenibile.

-"vado un attimo in camera.. chiamatemi se avete delle notizie"- disse alzandosi e uscendo dal laboratorio. Si avviò in camera sua, ma la sua attenzione venne catturata dalla porta della camera di Steve.

Restò fermo lì avanti per qualche secondo.. gli mancava così tanto.. più pensava a lui più sentiva una morsa attorno al cuore.. prese un grosso respiro e aprì la porta. Appena entrò nella stanza il profumo di Steve gli invase le narici.. quel profumo così indimenticabile che sapeva così tanto di estate.. si sembrava assurdo.. ma ogni volta che pensava al profumo di Steve tutto quello che gli veniva in mente era una giornata di piena estate passata vicino al mare..

Si avvicinò alla sua scrivania e vide che quel piccolo quaderno pieno dei suoi disegni era ancora aperto su un disegno che ancora doveva completare.. assomigliava molto al paesaggio vicino al fiume in Italia.. e tra le acque vide che aveva disegnato due persone mentre nuotavano. Il disegno non era finito.. ma era più che palese per lui che rappresentava quella notte in cui entrambi andarono al fiume per la prima volta.. al primo sigaro di Steve e alle loro chiacchiere davanti al fuoco.

Sorrise accarezzando lentamente quel disegno.. come se avesse paura di rovinarlo.. indietreggiò di poco e si mise a sedere sul letto e sentì gli occhi iniziare a gonfiarsi di lacrime.. non ne poteva più.. ogni secondo senza di lui era come avere un coltello piantato tra le costole. Si stese piano sul letto, strinse forte il cuscino tra le braccia inspirando forte il suo profumo e piano piano chiuse gli occhi fino ad addormentarsi completamente.

Si svegliò dopo poche ore ma non per sua volontà.. la sveglia di Steve era da sempre impostata per suonare alle sei di mattina. Si svegliò di scatto e si stropicciò gli occhi voltandosi verso la sveglia e spegnendola con un colpo fin troppo violento.

Scese di fretta dal letto e andò di nuovo in laboratorio.

Con sua grande sorpresa trovò lì Bruce e Nat.. con ancora i vestiti del giorno prima

-"siete rimasti qui tutta la notte?"-

-"si abbiamo finito per addormentarci qui.."- rispose Nat

-"Clint?"- chiese

-"Fury lo ha chiamato.. abbiamo delle notizie probabilmente"-

-"era ora.. ragazzi dobbiamo fare qualcosa, sono stanco di stare qui senza fare nulla"- disse

Bruce alzò lo sguardo dalle mappe che stava studiando -"e che cosa dovremmo fare? andare in Sokovia senza un piano?"-

-"quando mai uno dei nostri piani ha davvero funzionato? improvvisiamo sempre alla fine!"-

Questo Piccolo Grande Amore - Stony AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora