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È il 8 settembre 2004, sono le 6:30 del mattino e a casa Stefanelli c'è completamente silenzio, tutti dormono fin quando il rumore del campanello e di un pianto non sveglia Ivan e Anna; vanno ad aprire e si ritrovano davanti una donna con in braccio un bambino che sta piangendo disperato perché ha fame.
Giulia : Buongiorno, chiedo umilmente scusa se vi disturbo a quest'ora del mattino, io sono Giulia la vostra nuova vicina, io e mio figlio ci siamo appena trasferiti nella casa difronte alla vostra, volevo chiedervi se per caso aveste del latte in polvere per mio figlio, purtroppo non l'ho trovato al supermercato ieri.
Anna: Buongiorno a lei Giulia, io sono Anna e lui è mio marito Ivan, accomodati pure in casa e scusaci se siamo entrambi in pigiama, non ti preoccupare per l'orario tanto stavamo per svegliarci, comunque sì ho una scatola nuova di latte in polvere,te la do molto volentieri tanto stamattina andrò a fare la spesa; se hai bisogno di qualcosa non ti fa problemi a venirci a chiedere le cose, come si chiama questo piccoletto qui?
Giulia: Grazie mille davvero e scusatemi ancora per l'intrusione in casa e per l'orario; lui è Mattia e ha quasi tre mesi, è nato il 18 giugno.
Mentre Anna e Giulia chiacchieravano intanto Ivan è andato in cucina a preparare il biberon per Mattia; quando è pronto torna di qua e insieme alle due donne vede anche sull'uscio della porta suo figlio che guardava il neonato in braccio a Giulia, lo osserva con occhi imbambolati, curiosi e lucenti poi pian piano si avvicina alle gambe del padre e ci si nasconde dietro e con la testolina affacciata guardava ancora l'altro bambino.
Ivan: Buongiorno amore di papà; Giulia ti presento nostro figlio Christian, ha 2 anni compiuti il giorno che è nato anche Mattia, il 18 giugno ma lui è nato nel 2002; Giulia vuoi che dia io il latte a Mattia mentre tu, Anna e Christian andate a fare colazione in cucina ?
Giulia: No, non ti preoccupare glielo do io, voi andate a fare colazione tranquillamente, se posso chiedervi, posso appoggiarmi sul vostro divano per dargli il latte ?
Anna: Ma certo che puoi, fai come se fossi a casa tua Giulia .
Poi se ne ando in cucina insieme ad Ivan e il piccolo Christian che prima di entrare nell'altra stanza mandò un' altro paio di sguardi incuriositi a Mattia; appena fini di bere il biberon con dentro il latte e i plasmon, fece una corsetta nell'altra stanza e si avvicino pian piano alle braccia di Giulia che tenevano il neonato da un lato e il biberon con l'altra mano, fisso per almeno 5 minuti, poi Giulia gli chiese se volesse sedersi sul divano e prenderlo in braccio, lui si avvicino ancora di più a lei, si attaccato alle sue gambe, si arrampico, poi prese coraggio e si sedette sul divano, Giulia mise da parte il biberon e poi gli diede Mattia; Christian prese Mattia tra le sue braccia e accarezzo lentamente la guancia paffuta, il neonato sentendo sul tocco apri lentamente gli occhi, colore smeraldo e li fisso sulla figura di Christian, si fissarono per un bel po' di tempo poi Mattia si accoccolò a Christian e pian piano si addormentò, poco dopo si addormentò anche Christian con sempre Mattia tra le sue braccia; quando i genitori di Christian se ne accorsero, presero Mattia e lo diedero a Giulia e li salutarono e poi loro se ne tornarono a casa e Christian invece venne messo nel suo lettino; ma quando poche ore più tardi si svegliò e si ritrovo nel suo lettino e affianco a lui c'erano solo i suoi pupazzi, si alzò dal suo letto con gli occhi verdi lucidi e corse per tutta casa senza più trovare Mattia ma solo sua madre in cucina, lui si precipito sulle sue gambe e inizio a piangere disperato; Anna preoccupata del motivo per cui suo figlio piangesse, lo prese in braccio e gli chiese se avesse fatto un brutto sogno o se fosse successo qualcosa; il bambino per quanto fosse piccolo riuscì a dire poche parole; "tia non è più qui.."; Anna avendo capito cosa volesse dirgli Christian, gli disse che: "amore, il piccolo Mattia è andato a casa a fare la nanna, se vuoi più tardi lo andiamo a trovare a casa sua", poi lo porto davanti alla finestra tenendo in braccio e gli disse: "Mattia abita lì amore, quindi possiamo andare da lui quando vuoi" , il bambino annui e poi si asciugo le lacrime e disse: "adesso", Anna lo guardo stupito, poi gli disse che avrebbe scritto alla mamma di Mattia per chiederle se fosse sveglio e lei le disse che si stava svegliando poi le chiese il motivo della domanda e Anna gli disse ciò che era successo e lei le disse che se voleva poteva venire a prendere Christian e portarselo a casa sua tranquillamente. Anna disse a Christian che la mamma di Mattia stava venendo a prenderlo e lui subito sorrise e si preparò ad uscire, quando il campanello suono lui provo ad aprire la porta ma non ci riuscì e allora chiamò Anna e si fece aprire poi la saluto e se ne andò via con Giulia, appena arrivo si mise sul divano e guardo i cartoni con sempre Mattia in braccio.

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