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Il primo anno di asilo di Mattia andò tutto benissimo, si fece tanti amici che fece conoscere tutti a Christian, si diverti molto, si trovo molto bene con tutti, il rapporto si rafforzava sempre di più ogni giorno fin quando non arrivo il loro compleanno, in quel giorno cambio tutto tra loro, ma andiamo con calma.
Era il 18 giugno, erano le 9:30 del mattino quando Christian si svegliò con affianco il più piccolo che dormiva ancora, erano a casa di Mattia, come da tradizione di ogni anno da quando si conoscono, dormire a casa di Mattia la sera prima del giorno del loro compleanno; Christian lo inizio a coccolare un po' e poi pian piano lo sveglio con calma e delicatezza, Mattia mugolò qualcosa di incomprensibile e poi si stiracchio e accoccolò al petto del più grande;

Christian: Buongiorno e auguri  Tia , hai dormito bene Tia?
Mattia: buongiorno e tantissimi auguri Chrichri, sisi ho dormito benissimo, tu hai dormito bene Chri?
Christian: si diciamo di si
Mattia: ho fatto la cozza e non ti ho fatto dormire?
Christian: hai fatto la cozza ma sai che a me piace quando dormiamo abbracciati anche se ci sono 30°  quindi non ti preoccupare, non è colpa tua e che ho un pensiero in mente da un paio di giorni e non sono riuscito a dormire ma tu stai tranquillo
Mattia: sei sicuro che sia tutto okay?, è un paio di giorni che ti vedo abbastanza pensieroso e che mia mamma e i tuoi genitori sono strani, come se nascondessero un segreto
Christian; sisi tranquillo piccolo, io sto bene lo giuro e si comunque concordo con te riguardo hai miei genitori, sono strani, parlano continuamente al telefono ; ma non ci pensiamo, godiamoci il nostro compleanno in santa pace; andarono al piano di sotto a fare colazione e ci trovarono la mamma di Mattia e entrambi i genitori di Christian, che fecero gli auguri ad entrambi con abbraccio e un bacio a testa; fecero colazione, poi andarono a scartare i regali da parte di tutti e tre i genitori per entrambi,
Christian ricevette un completo per fare calcio e un pallone da parte di Giulia e invece i genitori gli regalarono l'abbonamento per iniziare a giocare a calcio per la squadra dei piccoli del Napoli; Christian all'inizio era felicissimo ma poi ci ripenso; loro vivevano a Torino come poteva andare ad allenarsi e giocare a Napoli;

Christian:ma come faccio ad andare a Napoli ogni giorno scusatemi? Ma dovete dirci qualcosa a me e a Matti??
Ivan: Christian Matti so che in questo momento non starete capendo nulla, mi dispiace dirvelo così e proprio oggi che è il vostro compleanno ma fra una settimana ci trasferiamo a Napoli Chri per sempre..., tua mamma a trovato un locale dove può aprire finalmente la scuola di danza che sogna da sempre...

Pov Christian
Mio padre continuo a parlare ma io non ascoltami più, mi era appena crollato il mondo addosso, mi sarei dovuto trasferire 890 km da il mio piccolo Tia..., avrei perso il mio Tia per sempre per colpa dei miei genitori che cercano un nuovo lavoro perché con questo non si trovavano bene....
Guardai la persona al mio fianco e la vidi completamente pallida, io non avevo forza di dire qualcosa a mio padre ma una cosa la feci, portarlo via da qui adesso; lo presi in braccio lui si attacco a cozza e io iniziai a correre, non sapevo dove stavo andando, non vedevo nulla a causa delle lacrime che iniziarono ad uscire dai miei occhi, quella notizia mi aveva distrutto dentro, io non posso perderlo, non posso andarmene, non adesso che stava andando tutto per il meglio, non è il momento giusto; cercai un posto per portare lui al sicuro, per riprenderci dalla notizia e per parlare senza che nessuno ci disturbasse.
Arrivati al parco che avevamo vicino casa che in quel momento è vuoto,ci mettemmo seduti nella casetta che era sullo scivolo, mi sedetti per terra e Mattia era ancora attaccato a me e stava tremando;

Christian: Matti guardami per favore, dimmi che stai bene piccolo ti pregooo
Mattia: Chri non voglio tu vada, per favore non andartene, non abbandonarmi anche tu, mi avevi promesso che saremo cresciuti insieme chri, era una promessa..una promessa che non potrai mantenere dato che te vai così dal nulla... Matti si allontanò dalle sue braccia e inizio a piangere
Christian: Matti... non fare così ti prego... Piccolino se potessi ti porterei con me.. ma non posso; ritorna qui per favore, ho bisogno del tuo profumo e di tenerti al sicuro, permettimelo per favore, facendo così stiamo peggiorando le cose e lo sai, quindi adesso prendiamo un respiro profondo, ci tranquillizziamo e proviamo a riflettere su cosa fare; Mattia torno sulle sue gambe e si rimise a cozza come prima, Christian gli accarezzo la schiena e lo senti rilassarsi un po; Christian chiese a Mattia di guardalo, si guardarono e poi si abbracciarono ma questo non era un abbraccio come tutti gli altri, questo non esprimeva gioia, felicità e spensierata, questo abbraccio esprimeva dolore, tristezza,  abbandono.. si staccarono con due lacrime che scendeva dagli occhi di Matti e due da quelli di Christian, si guardarono poi se le asciugarono a vicenda;
Mattia: Chri torniamo a casa proviamo al meglio per quel che possiamo questo giorno e tutti quelli che ci rimangono insieme, poi penseremo a tutto ciò che c'è dopo questi giorni, proviamoci, rimarrai a dormire da me tutte le notti così almeno in quei giorni dormiremo bene, che ne dici  Chrichri?, Christian non rispose subito, riflette su ciò che aveva detto il suo Mattia ed aveva ragione questa era la cosa giusta da fare adesso,godersi i momenti;
Christian: hai ragione Tia, facciamo così come hai detto tu, andiamo a casa; anche se io a casa ci sono già quando ti ho tra le braccia mio piccolino, supereremo tutto insieme come sempre.

Se ne tornare a casa, Mattia sempre in braccio a Christian, metre tornavano il più piccolo si accolto di più e si addormentò e infatti quando tornarono a casa si misero nel letto e dormirono insieme, abbracciati così che nessuno li potesse separare per ora; quando arrivo il pomeriggio i due bambini si svegliarono si vestirono bene per la festa e scesero, non parlarono con nessuno appena iniziarono ad arrivare gli invitati si misero a giocare, a divertirsi, a festeggiare facendo finta che andasse tutto bene, ogni tanto si guardavano di sfuggita e si facevano segno a vicenda di sorridere; il pomeriggio andò bene poi arrivò il momento delle due torte, fecero le foto poi soffiarono sulla candelina ma non prima di essersi guardati e dati la mano, soffiarono in contemporanea, fu ciò che successe dopo questo che sconvolse e emozioni tutti, si guardarono scoppiando entrambi a piangere, per la consapevolezza che questa fosse l'ultima volta che potevano soffiare guardandosi e tenendosi per mano... Christian parlo prima che tutti se ne andassero dalla festa;

Christian:ciao a tutti e grazie mille per essere qui, in questo giorno importante sia per me che per Matti, vi chiedo se potreste ascoltarmi e sedervi 5 minuti non vi rubo di più; come ben sapete tutti questo è stato il mio ultimo compleanno qui a Torino, tra una settimana mi trasferirò per sempre a Napoli, non è facile accettare ciò, non quando devi abbandonare il posto dove sei nato e cresciuto, dove hai trovato delle bellissime perone come voi, degli amici fantastici come i vostri figli ma soprattutto non è facile lasciare andare una persona come lui, lui che non è un bambino come gli altri per me, lui è il mio fratellino, è la mia casa, il mio primo pensiero quando non l' ho accanto, che capita raramente che io non lo abbia intorno, lui che è la mia felicita, il mio rifugio, la mia ombra e il mio sorriso, dove posso trovare il coraggio di abbandonare il posto dove ho trovato gli occhi più belli e luminosi del mondo, gli occhioni color azzuro cielo che ti guardano come se fossi il suo sole, la sua aria, il suo mondo, io non ho il coraggio di lasciarlo andare ora ma devo farlo purtroppo perché non sempre si può avere o fare ciò che desideriamo, ogni tanto bisogna scegliere cosa fare, cosa sia più giusto,io in questo caso non sto scegliendo la cosa più giusta da fare ma sto semplicemente lasciando andare l'unica persona che meriterebbe di restare con me, sto lasciando il mio piccolo Tia al nulla....








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