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- " Matt... caro... lo so benissimo che daresti il mondo a quella ragazza pur di vederla felice... figuriamoci farle del male, non ti passerebbe neanche per sbaglio per la testa, non la metteresti nemmeno sulla moto da ferma se sai che sarà una giornata storta." Disse la mamma.
Ci fu un attimo di silenzio e un forte sconforto, una strana tensione avvolse la stanza.
- "Adesso cosa dirò a papà? Lui ci teneva... infondo è la figlia del suo migliore amico...."
- "Non so Matt, secondo me dovresti spiegarlo come hai fatto con me, d'altronde litigare è normale se ci tieni.. non ti preoccupare." Disse la mamma.
Matt non rispose, ma aveva la testa piena di pensieri e dubbi, una sola cosa lo imprigionava... la paura.
-" Oggi devo fare delle commissioni, se vuoi venire.. poi ci fermiamo a mangiare un gelato o andiamo al negozio a prendere quello che serve per la pista." Disse la mamma.
-"Mmh.. va bene, tanto... cos'ho da perdere...?"
-" Non dire così" rispose la mamma.
Mia mamma se ne andò di sotto, in cucina molto probabilmente, rimasi un po' sul letto con lo sguardo perso, ma poi trovai la forza di "reagire" e di andare in garage a vedere cosa mi servisse per correre.
Scesi in garage e mi misi a rovistare nelle mie cose ormai in disordine
-"Olio c'è.. gomme.. lubrificanti catena.. forse dovrei prendere un filtro, una mascherina e dei guanti nuovi... e magari più avanti fare un nuovo completo personalizzato..." dissi tra me e me.
Il completo, seppur rovinato, non lo volevo fare... lo rimandavo sempre perché è stato firmato da Melanie... so che posso tenerlo comunque ma pensavo non mi avesse più portato fortuna.
Mi distrasse il rumore della porta, era mia mamma che stava venendo a prendere la macchina per andare.
Salii in macchina.
-"Matt sei sicuro di venire vestito così?"
Ero un po' perso, ma tornai un attimo in me per rispondere..
-"eh? Si si non mi sono vestito male.."
In realtà non mi importava, avevo dei cargo corti color verde militare, rigorosamente sporchi di terra, le mie Nike non dico in che condizioni sono che è meglio e la t-shirt aveva uno strappo sulla manica... molto probabilmente per gli alberi, ma va bene così.
Lungo il tragitto guardai sempre fuori dal finestrino, raramente guardavo il telefono in caso mi fossero arrivate notifiche.. ma niente; non usavo mai il telefono se non per rispondere a lei.
Ora non ho motivo di guardarlo.. lascio le notifiche attive e aspetto nella speranza che mi scriva.
Non prestavo particolare attenzione al paesaggio, alberi.. alberi.. campi e ancora campi; lo guardavo un po' annoiato e di solito pensavo a come fosse stato bello arare quei campi con la mia moto.. invece niente.

Innamorata di Un Crossista.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora