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Con Melanie in spalla non riuscivo ad alzare la moto e prima di fare qualcosa di sbagliato, pensai che sarebbe stata la cosa più giusta far sdraiare Melanie, mettere la moto in cavalletto e poi prenderla e salire, nel modo più sicuro possibile per non rischiare.
Prima di riprendere Melanie, però, presi anche il suo zaino nonostante avessi molto peso da portare.
Presi in braccio Melanie, mi avvicinai alla moto e provai a salire ma con scarsi risultati, perché appena ci provavo, rischiavo di cadere e fare ancora più male a Melanie, io non volevo.. visto che ne ho già fatto abbastanza con quella storia..
Decisi allora di prendere il mio telefono e di vedere quanta batteria mi restava.. era al 10% me ne restava veramente poca, ma abbastanza per provare a fare qualcosa.
Ero abbastanza agitato, non sapevo cosa fare.. non sapevo se chiamare aiuto o se cercare l'ospedale più vicino sulle mappe ma visto che gli aiuti non sarebbero mai stati in grado di aiutarci qui, optai per la seconda.
Nelle mappe notai che a circa 1km da qui, in mezzo alla campagna, c'era un'abitazione e, nonostante fossero quasi le 5 del mattino, guardai bene la direzione da prendere e decisi di prendere in braccio Melanie e dirigermi a piedi verso quella casa. C'era ancora molto buio, anche se mancava poco all'alba; mi stavo già dirigendo verso l'abitazione, con la torcia legata in qualche modo alla spallina dello zaino così che potessi tenere meglio Melanie e fare meno fatica. Nonostante il mio fisico allenato, non avevo forze, dovevo mangiare prima.. mi mancavano poco più di 500 metri ormai.. me ne accorsi perchè vidi quella casa enorme in lontananza, più che una casa sembrava una fattoria ma ok. Mi avvicinai alla porta e con un pò di timore suonai il campanello, nonostante fosse l'alba. Vidi la luce accendersi e intravidi, attraverso il vetro della porta, una sagoma avvicinarsi; un signore anziano ci aprì subito la porta, nonostante fossimo sconosciuti e fossero le 6 del mattino.

-''Chi siete voi? cosa ci fate qui?'' chiese l'uomo perplesso e un pò intimorito vedendomi vestito da moto e con una ragazza in braccio.

-''Salve, ci scusi per il disturbo, mi chiamo Matt e questa è la mia ragazza Melanie.. non è cosciente e penso sia ferita, ho bisogno di aiuto.'' risposi.

Nel frattempo si avvicinò una signora, penso sua moglie.

-''Jeremy cosa succede?'' disse la moglie.

-''Amelia, questa ragazza ha bisogno di aiuto.. per favore prepara un posto per farla riposare''. concluse Jeremy.

Mi fece cenno di entrare, era una casetta piccola e piena di oggetti da arredo ma accogliente; dovetti salire delle scale per poi arrivare in una stanza degli ospiti, misi Melanie sul letto e mi accasciai sul pavimento ai piedi del letto. Appoggiai la testa sul materasso e rimasi  li a fissare Melanie con la speranza che si svegliasse il prima possibile.

-''Ragazzo come ti chiami? vuoi che ti porti una sedia?'' mi disse preoccupata Amelia.

-''Mi chiamo Matt, signora.. e lei è la mia ragazza Melanie.. no grazie non serve, sto qui con lei..'' risposi.

-''Come desideri Matt, se ti serve qualsiasi cosa chiedi pure..'' concluse Amelia.

Feci un cenno con la testa per ringraziare, poco dopo si allontanarono entrambi e si ritirarono nella stanza accanto.. quanto è dolce quella signora?

Tornai a guardare Melanie, la mia dolce Melanie.. perchè sei scappata..? non me lo sarei mai aspettato da lei, di solito chiariamo sempre nel migliore dei modi. Le feci qualche carezza sul viso nel frattempo ma la stanchezza si fece sentire sempre di più e pian piano mi addormentai.

Innamorata di Un Crossista.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora