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Un'altra giornata ebbe inizio, mi alzai, trucco, vestiti, zaino.. scesi le scale, colazione veloce perché poi dovevo correre in garage dalla mia bimba.
Andai in garage, finalmente, e cercai nell'armadio il mio vecchio casco nero dell' Airoh.
Lo trovai, me lo misi incastrato nel braccio, accesi la moto e quando era calda partii.
Mi fermai dal benzinaio a qualche chilometro prima di arrivare a scuola. Preparai il misurino con l'olio per fare miscela.. rigorosamente al 2% forse un po' di più tipo 2,5% perché era autunno ormai e si avvicina il freddo.
Misi 5€ nella macchinetta e selezionai la pompa numero 4. Feci benzina e poi misi l'olio.. le ultime gocce di benzina rimaste le usai per sciacquare il misurino, riposi la pompa e scossi la moto per miscelare bene il tutto.. mi sistemai e andai verso scuola.
Fuori scuola c'era un sacco di gente, passai tra la folla un po' in imbarazzo ma è del tutto normale.. mi passò quando notai Sarah che mi sbracciava in lontananza con un sorriso a 32 denti, mi stava aspettando nel posto dove parcheggio la moto di solito.
Arrivai nel mio solito parcheggio e non capii perché lei mi aspettò lì, ma ne ero felice, non me l''aspettai.
Fin che ci pensai scesi e neanche tempo di mettere il cavalletto, che mi abbracciò forte.
Mi girai verso di lei, togliendo la maschera.. la guardai stranita e mi sorrise contentissima.
-"Ciao Melanie!! Come stai? Ti ho aspettato!" Mi disse.
-"C-ciao Sarah.. si tutto bene.. che sorpresa! Ah-ah non me l'aspettavo sinceramente." Le dissi.
-"Ah immagino, beh l'ho fatto con piacere!" Mi disse sorridendo.
Le porsi il casco..
-"Questo è tuo, è per dopo."
Lo prese ed era ancora più contenta ed emozionata.. stava saltando di gioia fregandosene che tutti la stessero guardando.
Quella ragazza vive a tremila all'ora ahaha.
Guardò la moto e mi chiese se fosse biposto..
Le risposi di si, ma che non avevo le pedane per il passeggero.. ma le spiegai come fare per stare attaccata. Era confusa ma continuava ad essere felice ed emozionata.

La mattinata passò molto lentamente.. alla lavagna solo formule, numeri e lettere, non ce la facevo più. La porta era aperta per far prendere un po di ossigeno alla stanza e fui distratta dalle persone che passavano davanti alla classe, solo che vidi di sfuggita Matt passare nel corridoio.. non avrei voluto vederlo, mi sprofondò il mondo addosso.. ero molto a disagio.
Sarah lo notò e si mise davanti a me così che lui non mi vedesse e non potesse crearmi disagio.
-"Sai vero che l'ha fatto apposta? Non è mai salito senza motivo e la sua classe è al primo piano.. fatalità è salito fino al terzo.." mi disse Sarah
Io lo guardai quasi schifata, ero ferita ma non mi importava quasi nulla di lui, addirittura mi infastidiva la sua presenza.

Suonò la campanella, preparai lo zaino, presi le mie cose e uscii a braccetto con Sarah, mi porse lei il braccio, non voleva che Matt in qualche modo mi "appartasse" per parlare.
Ormai eravamo una persona sola.

Arrivai alla moto presi le chiavi e la misi nel blocchetto per poi accenderla e farla scaldare, nel mentre mi misi il casco e guanti e aiutai Sarah che era un po' impacciata ad allacciarsi il casco, normale le prime volte.
Finito questo, salii sulla moto e aspettai che salisse anche lei, le spiegai che doveva mettersi a "koala" e restare attaccata forte.
Partimmo e nel tragitto mi spiegò la strada a gesti e anche un po' urlando per il rumore.

Dopo qualche chilometro arrivammo a casa di Sarah. Era una casetta semplice ma molto carina, non troppo lontano dalla scuola, mi dava buone aspettative per l'interno anche se a me non interessavano ste cose, mi incuriosiva scoprire posti nuovi.
Entrammo e sua mamma si presentò subito in modo molto accogliente, sembrava la copia di Sarah.
Sarah abita solo con sua mamma.
Ci prese le cose e le mise da parte, in un ripostiglio.
Nel frattempo noi ci lavammo le mani e ci sedemmo a tavola.
La mamma di Sarah aveva preparato un delizioso pranzo, preferisce cucinare vegano, infatti ci ha preparato una deliziosa pasta con le verdure. Io mangio poca verdura e se posso la evito ma questo piatto l'ho mangiato molto volentieri.
Nel mentre parlai e feci conoscenza con la mamma di Sarah, molto simpatica e una bella persona devo dire.
Finito di mangiare Sarah mi portò in camera sua per prepararci, un po' mi dispiaceva lasciare sua mamma da sola.
Sarah mi fece vedere tutte le cose che collezionava, poster, disegni e foto del suo cavallo. Guardai tutto silenziosamente e con attenzione e poi dissi:
-"Sai.. anche io andavo a cavallo.. ho smesso per un infortunio.. anche li.. e soprattutto perché mio zio si trasferì lontano da qui."
-"Sul serio? Potremmo andarci un giorno! Oppure ti porto al mio maneggio!" Mi rispose lei.
-"Si potrebbe fare." Le dissi.
-"Secondo me ti farebbe stare meglio." Concluse lei.
Per l'ennesima volta rimasi bloccata a pensare.
Quella ragazza ha la capacità di farmi ragionare, mi piazza le parole nella mente.
Non è possibile che ogni volta che dica qualcosa ha sempre una "lezione" o qualcosa da farmi capire, assurdo.

Finita la chiacchierata e il tour della camera, ci sistemammo un attimo, make-up innanzitutto , sempre leggero, un po' di profumo, una sistemata ai capelli e stop.
Finito il restauro scendemmo per andare via, stavo andando alla moto ma Sarah mi bloccò perché c'era sua mamma che ci stava aspettando in macchina.
Va bene dai, per una volta posso anche andare in macchina.
Notai che durante il tragitto, mentre Sarah mi parlava, sua mamma ci guardava dallo specchietto retrovisore ed era molto felice.
Non mi infastidiva il fatto che ci guardasse, anzi non avevo nemmeno ansia ad essere osservata o altro.

Innamorata di Un Crossista.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora