DAL 16 APRILE 2024 IN LIBRERIA ❤️
SEQUEL di "Game of Gods. Discesa agli Inferi"
Da quando Haven ha incontrato la pazza famiglia Lively, la sua vita è cambiata. Dopo aver rinunciato all'incontro con Hades e ai soldi, la ragazza ha un'ultima opportuni...
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"Presso i greci, fu la versione negativa che di Ares diede Omero nell'Iliade a prevalere, dove è descritto come una divinità irrazionale e sanguinaria. Ragione per cui non godeva di una grande considerazione presso questo popolo. Grandissima, al contrario, è la considerazione che di lui avevano i Romani, presso i quali era chiamato Marte e considerato secondo solo a Giove, nonché protettore della città e padre di Romolo e Remo."
— Made a wrong turn, once or twice Dug my way out, blood and fire B a d decisions, that's alright Welcome to my silly life
Questo capitolo è molto importante. Nella prima parte, ad alcun* di voi potrá venire voglia di chiudere wattpad e maledirmi. Andate avanti e fidatevi di me.🙏🏻
🍏 A R E S ' P O V
Stupido idiota. Maledetto stronzo. Emerito coglione che non sono altro.
Cosa mi è saltato in testa quando ho detto a Cohen quella frase? «E se non fossero provocazioni ma dei veri e propri desideri?». Perché l'ho fatto? Perché non ho la capacità di tenere la bocca chiusa? Ci sono persone che sanno separare perfettamente i pensieri da tenere nella testa e quelli da dire a voce alta. Io non sono tra quelli. Qualsiasi cosa mi passi per la mente, devo rigettarla fuori creando casini.
Un giorno ti si ritorcerà contro. Maledetta Jennifer Benson. Più passa il tempo, più il suo rimprovero si rivela fondato. Continuo a sentire la sua fastidiosissima voce nasale che ripete le stesse parole all'infinito.
«Stai zitta, Jennifer,» sibilo, come se fosse qui con me.
«Chi è Jennifer?» domanda Liam, seduto accanto a me. Ha in mano un bicchiere in vetro con un liquido rosato dentro, un ombrellino di carta e una cannuccia gialla.
Faccio una smorfia. «Cosa diamine stai bevendo?»
Liam prende un sorso del suo cocktail. «Un sex on the beach, la specialità della casa.»
Non potevo aspettarmi altro dalla sala giochi di Poseidon, in effetti. Drink da adolescenti alle prese con le prime sbornie, musica pop e ragazze e ragazzi in costume.
Zeus, alla mia destra, è più fuori luogo di una suora in uno strip club. Con il suo solito cappotto nero e la mascella perennemente rigida, sorseggia un drink azzurro come se fosse del whiskey. Immagino sia qualcos'altro in stile Poseidon.
Come a leggermi nel pensiero, inarca un sopracciglio. «Il mio si chiama Piccola Sirenetta.»
Mio fratello ha messo piede qui da una sola ora e ha già dettato legge con le sue stronzate.
«Ma Poseidon dov'è?» chiede Liam.
Mi volto in direzione di uno dei palchetti addobbati con coralli, pesciolini e conchiglie. Poseidon se ne sta in piedi, attaccato a un palo, con una finta coda da sirena e il petto muscoloso ricoperto di brillantini. È ubriaco fradicio, ondeggia con gli occhi chiusi e un'espressione che è tutt'altro che felice.