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SEQUEL di "Game of Gods. Discesa agli Inferi"
Da quando Haven ha incontrato la pazza famiglia Lively, la sua vita è cambiata. Dopo aver rinunciato all'incontro con Hades e ai soldi, la ragazza...
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"Colei che avanza tra le mura dell'Inferno, trova le chiavi del proprio Paradiso, nascoste lì dentro come semi nel terreno, pronti a sbocciare." (SEGOVIA AMIL)
— We'll make Heaven a place on earth
Ebbene, siamo arrivati all'epilogo. Breve messaggio solo per dirvi che dopo il capitolo troverete i ringraziamenti in fondo, non saltateli pls 😡 E vi ricordo che dalla settimana prossima inizierà lo spin-off di Ares, Game of Chaos, che trovate già nel mio profilo. Torneranno tutti i personaggi di GoG e GoT ma i fatti sono narrati da Ares e Hell. Buona lettura 🤍
👑 H A V E N ' S P O V
«Mi chiamo Malakai,» disse il bambino in un sussurro. «Io... Haven,» rispose lei, la voce tremolante.
«Hai paura?» Esitò prima di scegliere la sincerità. «Sì.» «Non preoccuparti. Un giorno tutto questo finirà e ce ne saremo dimenticati.»
«Mi dimenticherò anche di te?» «Credo di sì.» «E tu? Ti dimenticherai di me?» «Spero di no.»
Ci fu qualche attimo di silenzio, prima che Haven riprendesse la parola. «Mal...» Si interruppe. Sorrise appena. «Kai?» «Sì?» «Cercherò di non dimenticarti.»
Quando mi risveglio ho la bocca asciutta e una vaga sensazione di stordimento. So già di aver dormito più del normale, ma pur sempre il necessario che mi serviva a riprendere le forze. La camera è illuminata dai colori del tramonto, che gettano una luce aranciata, virante nel rosa, attraverso la portafinestra del balcone.
Mi metto seduta e mi guardo attorno. Hades non è qui con me. E se ho una priorità, questa è parlare con lui e fargli tutte le domande che aspettano una risposta. Ho ancora quel sogno impresso nella mente, e per quanto continui a ripetermi che non era la realtà, il solo ricordo mi fa venire le palpitazioni.
Mentre perlustro ogni angolo della stanza, qualcosa cattura la mia attenzione. Sul comodino è poggiato un pezzo di carta piegato. Allungo il braccio e lo afferro, per poi aprirlo e leggerne il contenuto.
Raggiungimi in spiaggia, appena ti svegli. Ma copriti, perché l'aria è fredda. Ti ho lasciato dei miei vestiti pesanti, nell'angolo sinistro del letto. Indossali e vieni da me. Hades
Sorrido. Sistemo il biglietto dentro il cassetto del comodino e cerco i vestiti. Li trovo dove Hades mi ha detto. Sono un paio di pantaloni neri e un maglione bianco, di lana, che solo al tatto mi dà la sensazione di essere la cosa più calda del mondo. Indosso tutto velocemente, smaniosa di scoprire il motivo di questo incontro in spiaggia.