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Avevamo finalmente organizzato una quarantena e tutte le persone che non erano infette apparte me e Octavia erano costrette a rimanere fuori dalla navicella.

La mia amica si stava occupando della cena, assieme ad altri due ragazzi che erano riusciti a cacciare qualche animale.

Io mi trovavo accanto a Bellamy.

Gli stringevo la mano, anche se dormiva, speravo che si sarebbe sentito meglio.

Senti un ragazzo tossire al piano di sopra e dovetti lasciargli la mano per andare a controllare che stesse bene.

Sali velocemente le scalette e vidi Murphy che con un panno soffocava un ragazzo.

Rimasi zitta sperando che non mi avesse e visto e mi voltai per scendere le scalette.

Dovevo correre e avvertire gli altri.

Murphy:" dove credi di andare, so che mi hai visto"

Io:" io.. non ho visto nulla"

Murphy:" certo come no "
disse per poi prendere un fucile da una scatola che si trovava lì vicino

Io:" o mio dio, ti prego fermo, io ti ho salvato la vita, non farmi questo"

Murphy:" hai ragione ma non posso rischiare"

Octavia sali le scalette di corsa e si lanciò addosso a Murphy strilllando, proprio come facevano i terrestri prima di attaccare.
Murphy inizio a sparare alla ceca colpendo più volte il pavimento e il soffitto.
Senti delle urla al piano di sotto e mi precipitai verso le scalette.

Octavia riusci a prendere il fucile al ragazzo e glielo tirò in testa. Murphy svenne.

Mi sbrigai a scendere le scalette e raggiunsi Raven che era a terra in una pozza di sangue.

Io:" O mio dio Raven, ti ha colpita, Octavia! corri a chiamare Clarke"

La ragazza fece come le avevo chiesto.

Raven continuava ad ansimare in preda al panico.

Io:" Raven ascoltami, tieni questo panno sulla ferita, Clarke arriverà presto"

Raven:" ok" disse tra un respiro e l'altro.

Urlo non appena il panno entro in contatto con la pelle.

Io:" ok, ok è tutto finito, tieni premuto" dissi sperando che Octavia tornasse presto.

Clarke entro nella stanza e si avvicinò a Raven.

Mi alzai e corsi verso Octavia. Dovevo ringraziarla. mi aveva salvato la vita.

Io:" grazie, grazie mi hai salvato la vita" dissi tra una lacrima e l'altra mentre la stringevo.

Octavia:" tu l'hai fatto il primo giorno, al fiume, e mi conoscevi da nenache un ora"
sussurrò mentre ancora ci stringevamo.

𝕴𝖑 𝖕𝖔𝖕𝖔𝖑𝖔 𝖉𝖊𝖑 𝖈𝖎𝖊𝖑𝖔 || 𝕭𝖊𝖑𝖑𝖆𝖒𝖞 𝕭𝖑𝖆𝖐𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora