Capitolo 32 - Pigiama con gli unicorni

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Il Sole e la Luna, si
Fanno del bene a vicenda.

«Cosa hai intenzione di fare? Vuoi incontrarli?» chiese Dina, la madre adottiva di Yana.
«Io... penso di sì. Insomma, ho diritto a delle spiegazioni» rispose lei.
«Se vuoi, per stare più tranquilla, ti possiamo accompagnare noi quando vi incontrerete» le disse il padre sorridendole amorevolmente.
«No tranquilli, non c'è bisogno. Penso di farcela da sola... Grazie che vi preoccupiate per me»
«Sei nostra figlia, è ovvio che vogliamo starti accanto. Anche se non lo sei biologicamente, noi ti consideriamo tale. Ti vogliamo molto bene e se hai deciso di incontrare la tua vera famiglia, noi ti supporteremo sempre e comunque», le accarezzò la guancia la madre.

Yana sorrise, era così grata ad avere con sé dei genitori così dolci e amorevoli.
Nonostante non fossero la sua vera famiglia biologica, anche lei li considerava tali. Era praticamente cresciuta con loro e li voleva molto bene. Anche Jun ormai faceva parte della famiglia e adesso gli mancava... quanto avrebbe voluto rivederlo e abbracciarlo forte.
Una lacrima solcò sulla sua guancia.



Era pomeriggio e Yana decise di farsi una bella doccia per rinfrescarsi. Era ormai metà Giugno e il caldo si faceva sentire enormemente. Il sole scottava sulla pelle e il caldo era rovente.
Raccolse i capelli con l'asciugamano e si mise il pigiama per rimanere comoda. Ad un tratto sentì bussare alla porta e vide entrare la madre con un sorriso raggiante.
«Posso pettinarti e asciugarteli io i capelli?» chiese ridendo. Yana rimase sorpresa dalla richiesta totalmente inaspettata.
«Ma mamma, ormai sono cresciuta»
«Shh non si è mai troppo grandi per ricevere attenzioni dalla mamma» rispose lei togliendole l'asciugamano dai capelli e iniziando a pettinarli accuratamente. Dopodiché prese il Fon e glieli scompigliò cercando di asciugare l'intera cute.

«Ahia! Mi è arrivato un ciuffo nell'occhio» urlò Yana grattandoselo ma Dina continuò ad asciugarglieli ignorandola.
All'improvviso suonarono al campanello e Yana tirò un sospiro di sollievo. Probabilmente era arrivata a casa qualche amica della madre. Così poteva lavarsi i capelli da sola senza il rischio di cavarsi un occhio.
«Torno subito» disse la madre allontanandosi.
Poi però sentì una voce maschile provenire nel salotto.
«C'è Yana?» chiese. Non era possibile...
«Tesoro! È venuto a farti visita Saros, il tuo amico!» urlò la madre accompagnandolo al bagno per poi andarsene e lasciarli soli.

Saros le squadrò il pigiama e si mise una mano avanti alla bocca nell'intento di non ridere.
«Cosa trovi di tanto divertente?» chiese Yana a braccia conserte.
«Davvero osi chiederlo con quel pigiama da unicorno?» rise prendendola in giro.
«Ehi!! Non insultare il mio pigiama preferito!» esclamò Yana tirandogli uno schiaffo al petto.
«Si si, scusa... ti sei fatta la doccia?»
«Non si nota?» chiese Yana indicandosi i capelli bagnati e il bagno intorno a sé circondato di vapore.
«Hahah come siamo sarcastici oggi» commentò Saros dandole un piccolo bacio sul naso che la lasciò senza parole. Infatti non si accorse nemmeno che nel frattempo prese il Fon e lo accese posizionandosi vicino a lei.

«Cosa stai facendo?» chiese spaesata.
«Voglio asciugarteli io i capelli, posso?» chiese toccando delicatamente alcune ciocche.
Yana si limitò ad annuire lentamente incantata dal riflesso di lui allo specchio. Aveva il viso concentrato e lo trovava troppo buffo ma allo stesso tempo carino. Le toccava delicatamente i capelli come se fossero la cosa più preziosa al mondo.

«Saros sei venuto qui perché sai che sono triste per Jun, vero?» chiese Yana e lui alzò lo sguardo incontrandosi con gli occhi di lei attraverso il riflesso dello specchio avanti a loro.
«Sono venuto perché mi piace renderti felice»
«È carino da parte tua ma tranquillo pian piano mi sto riprendendo. Non c'è bisogno che continui a saltare ore scolastiche per stare con me»
«Ne avrò saltate solo 3 in tutto l'anno, queste non faranno la differenza»
«Saros...»
«Yana per me sei tu la cosa più importante, ok? Voglio stare con te».
Yana sorrise col viso arrosato.
Anche lei era contenta di stare con lui però non voleva che per colpa sua perdesse ore scolastiche importanti. Ormai era arrivato alla fine dello stage e gli ultimi giorni sono i più importanti essendo ricco di esami. Se gli abbassavano la media era soltanto per colpa sua. Però le aveva assicurato che aveva studiato tutto già giorni prima e che era pronto e preparato per fare gli esami. Eppure Yana si sentiva lo stesso in colpa.

«Mi piacciono molto i tuoi capelli» disse Saros facendola imbarazzare ancora di più.
«Dai smettila con queste smancerie altrimenti divento tutta rossa!» protestò Yana staccando la spina del Fon. «Ormai si sono asciutti» concluse poi.
«Ma hai ancora le ciocche bagnate»
«Fa niente, d'estate non c'è bisogno di asciugarli per bene»
«Ah va bene».
Uscirono dal bagno e lei andò in camera sua seguita da lui.

«Cos'hai in programma di fare oggi?» le chiese sedendosi sul letto.
«In realtà volevo stare comoda, mangiare una pizza e guardare Netflix». Saros aguzzò gli occhi sorpreso.
«Non ti facevo una ragazza da Netflix!!! Fammi indovinare... Ti vedi le serie romantiche e sdolcinate, vero? Magari riguardano anche gli unicorni che hai sul pigiama!» rise piegandosi in due.
«Divertente...» rispose Yana lanciandogli un cuscino addosso. «Comunque no, mi sono spiegata male. In realtà non ho Netflix però vedo i film che stanno sui siti».
«A ma quindi il pigiama con gli unicorni è una finta copertura...In realtà sei nel mondo della pirateria, ti vedi i film sui siti illegali!»
«Perché tu non lo fai?? Invece di insultarmi, aiutami a scegliere un film da guardare».

Iniziarono a leggere i titoli di vari film consigliati dal sito. Trovarono alcuni interessanti ma avevano gusti diversi. Saros amava i film gialli pieni di mistero mentre Yana quelli d'amore o di avventura.
«E se ci vedessimo Spiderman?» chiese lei sorridendo. Era l'unico personaggio della Marvel che amava tanto. Ormai conosceva tutti i film a memoria, dal primo all'ultimo.

«Quale? Chi dei tre attori recita?»
«Magari possiamo vederceli tutti. Iniziamo dal primo per poi finire con l'ultimo di Tom Holland»
«Quindi mi stai proponendo una serata maratona di tutti i film di Spiderman?»
«Certo»
«Allora accetto» sorrise e si misero comodi sul letto osservando il piccolo computer posto sul comodino sistemato avanti a loro.

Nel frattempo Yana cercava il primo Spiderman, Saros chiamò per ordinare la pizza che arrivò subito dopo una decina di minuti.
Se la misero in mezzo e videro il film mangiando e bevendo coca cola fino a riempirsi.
Yana non si era mai divertita così tanto. Finalmente si sentiva meno sola... solitamente i film li vedeva da sola o con la sua famiglia ma mai con un amico. Ed era felice di sapere come Saros stava mantenendo la sua promessa, ovvero:

"Sarò il primo di tante cose meravigliose che faremo insieme d'ora in poi, sarò sempre al tuo fianco"

Yana tolse il cartone di pizza, ormai svuotato, da mezzo a loro e si avvicinò con l'intento di abbracciarlo. Difatti Saros aprì il braccio così da potersi mettere dentro e appoggiarsi al suo petto.
«Com'è tenera oggi la mia Chups», sorrise.

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