📆 04/04/22
Dopo aver passato il weekend a riposarmi, è difficile ritornare a lavoro però devo e voglio soddisfare le esigenze dei clienti, come adesso, che sono a casa della sorella di Mason a completare il lavoro in sospeso.«Come conosci mio fratello?» mi domanda Jasmine mentre siamo sedute sul divano a riposarci e mi ha offerto da bere.
«La mia migliore amica è fidanzata ufficialmente con Declan.» le rispondo e lei annuisce.
Passiamo un altro po' a chiacchierare e dopo aver salutato sia lei e sia la bambina, me ne vado, ritorno nel mio ufficio e ci resto fino a dopo pranzo.
Qualcuno bussa alla porta e dopo aver dato il permesso di entrare, il soggetto entra nel mio ufficio.
«La tua segretaria mi ha detto che non hai mangiato...» comincia a parlare ma si blocca e io lo incito a parlare.
«Ti porto a mangiare fuori.» mi dice.
«Tu fai merenda.» gli rispondo e lui nega con la testa.
«Faccio l'autista e il testimone, in questo modo mangi perché qualcuno mi ha detto che ogni tanto salti un pasto.» mi risponde.
«È entrata mia madre e non me ne sono accorta?» ribatto io scherzando e lui comincia a ridere.
«Non posso rifiutare, giusto?» gli chiedo e lui mi risponde con "esattamente", dopodiché prendo la borsa dopo aver chiuso tutto, avviso la segretaria e mi avvio verso la mia macchina.
«Con la mia macchina, Mount.» gli dico e lui sbuffa per poi seguirmi.
«Non ti fidi?» gli chiedo quando siamo in macchina.
«Volevo fare l'autista.» mi risponde per poi assumere il broncio.
«Devo mangiare io e decido io.» ribatto io e lui comincia a ridere.
«E poi ho voglia di mangiare cibo italiano...» gli dico mentre lo guardo approfittando del fatto siamo fermi a causa del semaforo rosso e lui sbuffa alla mia affermazione.
Arriviamo a destinazione dopo un po', il cameriere ci fa accomodare e gli comunico ciò che voglio.
«Tu non vuoi niente?» gli chiedo e lui nega con la testa.
«Mi fai sentire in imbarazzo, dai.» gli dico pregandolo, lui mi sorride ma nega con la testa.
«Pago io, tu però fammi compagnia.» continuo a pregarlo.
«Sono un gentiluomo, non ti farei pagare.» ribatte lui.
«No, sei uno stronzo perché non vuoi farmi compagnia.» gli ribatto e lui comincia a ridere.
«Il mio nutrizionista ti odierà.» mi dice dopo averlo convinto a ordinare qualcosa.
«Non saprà niente se non glielo dici.» gli rispondo e lui comincia a ridere di nuovo.
Quando arriva il cibo, cominciamo a mangiare mentre continuiamo a parlare di vari argomenti per conoscerci meglio. Dopo aver finito il primo pasto, io prendo il dessert ma lui no e mi guarda male.
«Vuoi assaggiare?» gli chiedo, lui scuote la testa ma vorrebbe farlo. Glielo chiedo un'altra volta dopo un po' ma nega di nuovo e allora mi godo il mio dessert mentre lui mi dice che io sia una stronza. Quando finisco, prendiamo una bibita tutte e due e nel frattempo continuiamo a parlare, dopo aver finito, pago di nascosto ed esco dal ristorante, seguita da lui.
Saliamo in macchina e ci avviamo al mio ufficio perché lui ha lasciato la sua macchina là, durante il tragitto ascoltiamo un po' di musica ma nessuno dei due parla e penso che, nonostante sia la prima volta che usciamo insieme, non sono in disagio a parlare o a stare affianco a lui, anche se lui abbia un profumo meraviglioso e vorrei poterlo odorare di più ma non posso farlo, anche perché siamo arrivati a destinazione, anch'io scendo dalla macchina e lui viene verso di me per salutarmi.
«La prossima volta pagherò io.» mi dice e poi fa una cosa inaspettata, mi abbraccia; rimango bloccata qualche secondo ma poi mi sciolgo e ricambio l'abbraccio, il suo profumo lo sento ancora più forte ed è diventata la mia indipendenza ma anche le sue braccia perché vorrei rimanere in questa posizione per il resto della mia vita.
Quando scioglie l'abbraccio, ci salutiamo e lo ringrazio del pomeriggio che mi ha fatto passare, lui mi sorride e ci avviamo tutte e due verso le nostre rispettive macchine, mi dirigo verso casa, anche perché è quasi ora di cena e ovviamente non mangerò ma passerò tutta la serata a pensare a lui e al suo profumo.
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ANOTHER LOVE | - Mason Mount
Fiksi Penggemar❝And I'd sing a song, that'd be just ours But I sang 'em all to another heart And I wanna cry, I wanna learn to love But all my tears have been used up.❞