kidnapping (3)

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Appena è andato via ho chiuso a chiave tutte le porte non ho nemmeno portato fuori crono sono troppo nervosa rischio quasi un attacco di panico dopo aver sentito parlare della mia famiglia in quel modo, devo assolutamente uscire e ascoltare la musica sarà mezzanotte ma non mi interessa metto alla svelta un cappello e esco non ho messo nemmeno la giacca mi avvio verso il viale scendendo per andare al parco inizio ad ascoltare atlantis e sto canticchiando la mia parte preferita: 'Cause in my heart and in my head
I'll never take back the things I said
So high above, I feel it coming down
She said, in my heart and in my head
Tell me why this has to end
Oh, no, oh, no..
Poi qualcuno mi mette una mano per tapparmi la bocca faccio finta che la abbia vinta per poi calpestargli il piede e dargli una gomitata e infine un gancio mi giro e vedo un uomo che ha circa 30 anni prendo lo spari al peperoncino che tengo sempre dentro la tasca e glielo spruzzo sugli occhi, dopo di che lo faccio cadere dandogli uno spintone
per avere un po' di vantaggio iniziando a correre senza una meta,mi fermo in un parco per bambini che mi sembra molto familiare poi mi ricordo, è la casetta dove mi nascondevo da piccola per non farmi trovare dal mio patrigno entro dentro la casetta e mi stendo sento gli occhi pesanti dopodiché mi addormento.
Sento qualcuno che mi scuote
"mamma adesso mi alzo"
dico facendo versi con la mano per lasciarmi in pace
"sei impazzita sai che ore sono"
mm dico ancora assonnata poi sento che qualcuno mi prende a sacco di patate e mi risveglio dal mio stato di trans
"ti porto a casa"
no ti prego ancora lui
"ci vado a piedi da sola non ho bisogno dell'aiuto di uno sconosciuto"
mi da una pacca sul sedere per farmi stare zitta
"lo sconosciuto in questione non ti sta rapendo ma aiutando"
dice con il suo solito sorrisetto
"ok ho capito ma ora mettimi giù"
dico muovendomi un po per farmi scendere
"mm non credo ragazzina mi piace questa visione"
ma che cazzo sta dicendo
"sei un pervertito un cazzo dì pervertito mettimi giù"
lo sento sbuffare
"siamo arrivati"
finalmente non potevo sopportare un altro po' le sue mani su di me
"mettimi giù"
ci sta pensando quando dice
"chiedimi per favore"
sto imprecando a me stessa quando decido di dargliela vinta "per favore puoi mettermi giù"
e cosi fa mi avvio verso casa ho un giramento di testa che quasi inciampo sui miei piedi sicuro per il freddo ma non lo faccio vedere, mi avvio verso porta ma non vedo crono strano di solito viene sempre a salutarmi, appena varco la cucina vado in sala quando l'uomo a qui avevo spruzzato lo sprai mi tappa la bocca mettendomi seduta su una sedia legandomi le mani e i piedi adesso sono troppo debole per fare qualsiasi cosa quindi gli mordo la mano e chiamo aiuto più forte che posso ma  l'uomo me la tappa subito per farmi stare zitta e inizia a darmi schiaffi e pugni in questo momento avrò la faccia piena di lividi io ansimante cerco di dire
"dov'è il cane"
lui in risposta dice che lo ha messo in una stanza e

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