Nowhere (23)

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Detto questo ci dirigiamo all'uscita, se non sbaglio ci dovrebbe essere un campo da basket, appena metto un piede fuori un venticello ne troppo caldo ne troppo freddo mi scompiglia i capelli facendomi chiudere gli occhi distinto godendomi questa atmosfera rimanendo ferma per un pò di minuti poi sento che peter che mi tira la manica facendomi risvegliare dai miei pensieri
"Tutto bene ivy"
"Si mi stavo godendo l'atmosfera"
dico mostrandogli un sorriso sincero
"Andiamo allora"
dico mentre ci avviciniamo al campo da basket, ma peter si blocca di scatto notando la ragazza che prima gli stava sbraitando addosso

"Non andiamo li ho paura di lei"
"Ei ei ci sono io con te"
mi abbasso rimanendo in ginocchio per potergli parlare faccia a faccia gli dico dolcemente
"Non avere paura delle persone come lei anzi fagli vedere quanto vali e vedrai che non ti darà più fastidio"
mi alzo e gli scombino i capelli in modo affettuoso e ci dirigiamo dove eravamo diretti prima di fermarci a parlare, facciamo passo dopo passo finché non la superiamo ma sento che mi richiama
"Ei cameriera"
Mi giro incontrando i suoi occhi verdi
"Che vuoi"
dico
Si avvicina a me arrivandomi praticamente davanti, ma faccio un passo all'indietro

"Scusa ma non sopporto che le principesse mi vengano vicine"
"Lo sai che te la farò pagare per come mi hai risposto al bar"
"Oh povera, la principessa non sopporta che le ragazze gli rispondano a tono"
Dico facendo la finta dispiaciuta
"Ti posso far licenziare lo sai"
Mi avvicino a lei arrivando alla sua altezza
"Non dire cazzate principessa"
"Ah no conosco una persona che ti farebbe licenziare all'istante"
"Sai quanto cazzo me ne frega ci sono altri locali uguali non mi fa ne caldo ne freddo"
Peter mi richiama
"Ei Ivy andiamo"
dice non volendo far peggiorare la situazione

"Certo non perdiamo tempo con cose inutili"
mentre mi giro per andarmene la mano della principessa mi stringe il braccio e mi infilza con quelle che dovrebbero essere unghie
"Ripetilo se ne hai il coraggio"
Faccio un sorrisetto compiaciuto
"Non hai sentito cosa ho detto"
resto zitta per un secondo
"Inutile"

Ma succede una cosa che non mi sarei mai aspettata mi arriva uno schiaffo da parte sua giro la testa distinto ma non vedo peter mi guardo intorno per almeno 3 volte ma di lui nessuna traccia
"cazzo"

sussurro ad alta voce sarà andato al bar a chiedere aiuto
Mi giro senza degniare uno sguardo a quella pazza e inizio a correre, intorno a me c'è erba e alberi finché non vedo un bambino in mezzo alla strada e dall'altra parte una macchia, solo ora noto che è peter sta fermo immobile e non si sposta, corro come una disperata volendolo salvare mentre penso che è tutta colpa mia e non dovevo lasciarlo solo appena arrivo lo spingo dall'altra parte della strada ma in quel momento la macchina frena di botto e mi prende, ecco come la vita ti passa davanti ho sempre pensato di voler morire ma quando pensi che stai per morire pensi a tutte le cose che avresti voluto fare e anche perché soffrire significa sacrificio, ho capito che dare significato alla vita significa viverla completamente senza cercare di difendermi da lei,

adesso sono per stesa per terra e davanti a me c'è la macchina, mi tocco la nuca dato che ho un dolore atroce ma appena vedo la mano è ricoperta di sangue rimango pietrificata e rimetto la mano per terra non volendo vedere altro noto solo ora che peter correre verso di me sta piangendo talmente tanto che mi fa venir voglia di piangere anche a me ma non verso una lacrima mentre si china ad abbracciarmi
"Ei piccolo mi hai fatto prendere un colpo sai"
Si rialza
"perché lo hai fatto io non sono niente per te non dovevi salvarmi anzi dovevano investire me"

Gli metto una mano sulla guancia
"ma che dici, tu sei il mio piccolo spiderman"
Cerco di alzarmi con fatica poggio una mano sulla macchina per trovare un appoggio riuscendoci a malapena inizio a camminare andando verso il bar per chiedere aiuto
"Ei andiamo"
Dico a peter che è rimasto fermo a guardarmi, appena sono all'ingresso tutti mi guardano stupiti devo avere veramente una brutta cera
Mi guardo intorno ma fermo il mio sguardo su james
"Aiutatela forza"
Dice peter
Ma nemmeno il tempo che sento le forze svanire tutto d'un tratto, perdo l'equilibrio e mi appoggio ad un tavolo, poi sento un forte rumore di una sedia che striscia perterra e vedo James venirmi in contro velocemente ma non vedo più niente che svengo.

a perfect disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora