you saved me(4)

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mentre stava levando la maglia sento qualcuno che bussa alla porta i miei occhi si spalancano sperando che fosse qualcuno che mi aiutasse ,

l'uomo mi fa segno di stare zitta e mette del nastro adesivo sulla mia bocca e si avvia alla porta, cerco in tutti i modi di liberarmi ma ha stretto troppo le corde dannazione
Sento l'uomo parlare dicendo
si sono il padre lei chi e lui risponde il suo ragazzo appena sento quella voce tento in ogni modo di far capire che sono in pericolo perciò faccio cadere la sedia così da creare un tonfo e urlare aiuto con scarso risultato dato che mi aveva tappato la bocca con il nastro adesivo

poi vedo che qualcuno tira su la sedia e appena vedo che è lo sconosciuto mi rilasso inizia a slegarmi le mani e i piedi per poi prendermi in braccio facendomi stende sul divano dove siamo stati oggi pomeriggio lo vedo girare intorno al tavolo per poi sbattere le mani sul tavolo
"cazzo"

impreca mi alzo di soppiatto e quasi mi gira la testa ma non me ne importa mi avvicino a lui e lo abbraccio
mi sembra che ne abbia bisogno in questo momento
"tranquillo è tutto okay non mi ha toccata"
a quelle parole si tranquillizza e mi riporta sul divano per farmi riposare

"puoi farmi un favore"
lui mi guarda e fa cenno di si con la testa
"puoi cercare crono lo dovrebbe aver messo in una stanza ma non so quale"
lo vedo alzarsi dopo qualche minuto vedo crono arrivare di corsa per vedere se sto bene, ho avuto paura che gli facesse del male ma ora sono tranquilla ,

poi vedo arrivare lo sconosciuto e si mette vicino a me e si stende ma non dice niente perché siamo entrambi scossi
"dove sono i tuoi genitori"
mi chiede dopo una decina di minuti "mio padre è all'ospedale con mia sorella" mi guarda stranito come se volesse sapere di più
"perché hanno fatto un incidente papà ne è uscito illeso mentre mia sorella no la stanno ancora curando"

restiamo in silenzio per un po' di tempo dopo di che si alza per preparare qualcosa da mangiare, vado di soppiatto in cucina per vedere cosa faceva e ho visto che stava tagliando gli odori per poi metterli dentro l'acqua ma appena mi vede si spaventa
"che ci fai qui"
mi chiede

"emm sono venuta a vedere che facevi"
dico leggermente un po' arrossata solo ora ricordo che dovevo prendere un'aspirina mi avvicino al lui con cautela e cerco di prendere l'aspirina ma noto che sta troppo in alto allungo la mano comunque ma non ci arrivo impreco a me stessa subito dopo vedo un braccio allungato davanti a me che prende il pacco dell'aspirina, fa per porgermelo ma poi lo ritrae velocemente
"prima ti vai a fare una doccia"

davvero mi sta facendo da mamma capisco di essere oscena in questo momento ma non è colpa mia ,arriccio il naso facendo la finta arrabbiata con passi pesanti mentre mi dirigevo verso il bagno,

appena ho visto il mio riflesso quasi mi sono spaventata ma come mi ha ridotto quel bastardo, levo il tutto e entro nella vasca mi rilasso per dieci minuti mi insapono con il mio shampoo allo zucchero filato e camomilla, appena ho finito di insaponarmi sento bussare alla porta
"ragazzina quanto ci metti è da un'ora che ti aspetto"
nemmeno un attimo di pace
"adesso arrivo"
esco dalla vasca e metto il mio accappatoio azzurro appena apro la porta per uscire

a perfect disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora